Il 26 Aprile 1915 Sonnino (Ministro degli esteri) strinse con la Triplice Intesa (formata da Francia, Inghilterra, Russia) un'accordo segreto: Il Patto di Londra che impegnava l'Italia ad entrare in guerra nel giro di un mese in cambio di concessioni territoriali: il Trentino, il Tirolo Meridionale, Trieste, Gorizia e l'Istria con l'eccezione di Fiume e parte della Dalmazia.
dal punto di vista istituzionale fu un abuso del potere esegutivo nei confronti del parlamento che fu messo di fronte al fatto compiuto.Il dibattito parlamentare sull'entrata in guerra si svolse in un clima incandescente da grandi manifestazioni di piazza organizzate dai nazionalisti, con atti di intimidazione nei confronti (secondo la definizione di D'Annunzio: Le Gionate de Maggio "Radioso")