Circa 100.000 sardi, su una popolazione di 850.000 abitanti, parteciparono alla "Grande Guerra" e tra questi le vittime furono 13.602, in proporzione il numero più alto rispetto alle altre regioni italiane. Ai reduci di guerra, dopo la vittoria, furono promesse terre e benefici ma essi ebbero tante medaglie e nessuna ricompensa. La maggior parte dei soldati sardi era arruolata nella "Brigata Sassari", uno dei reggimenti più decorati per atti di eroismo: erano pastori e contadini che non erano mai usciti dall'isola. In questa grande tragedia vi fu, però, qualche aspetto positivo, infatti i sardi che tornarono a casa erano cambiati: avevano conosciuto altra gente, altre mentalità ma soprattutto si erano conosciuti meglio tra loro e le antiche divisioni furono cancellate. Il dopoguerra
Tornati nell'isola, i reduci si organizzarono nel Movimento dei Combattenti che ebbe quasi 5000 iscritti. Nelle prime elezioni politiche del dopoguerra tre combattenti vennero eletti al Parlamento. |
Testo elaborato dai bambini delle quinte A e B di via Cagliari