L'ULTIMO VIAGGIO

X

 

LA CONCHIGLIA

 

Il malvestito non volgeva il capo

dal mare alterno, ed al ricurvo orecchio

teneva un'aspra tortile conchiglia,

come ascoltasse. Or all'Eroe rispose:

O Laertiade fulgido Odisseo,

so la tua casa. Ma non io pitocco

querulo sono, poi che fui canoro

eroe, maestro io solo a me. Trovai

sparsi nel cuore gl'infiniti canti.

A te cantai, divo Odisseo, da quando

pieno di morti fu l'umbratile atrio,

simili a pesci quali il pescatore

lasciò morire luccicando al sole.

E vedo ancor le schiave moriture

terger con acqua e con porose spugne

il sangue, e molto era il singulto e il grido.

A te cantavo, e tu bevendo il vino

cheto ascoltavi. E poi t'increbbe il detto

minor del fatto. Ascolto or io l'aedo,

solo, in silenzio. Ché gittai la cetra,

io. La raccolse con la mano esperta

solo di scotte un marinaio, un vecchio

dagli occhi rossi. Or chi la tocca? Il vento.

Or all'Aedo il vecchio Eroe rispose:

Terpiade Femio, e me vecchiezza offese

e te: ché tolse ad ambedue piacere

ciò che già piacque. Ma non mai che nuova

non mi paresse la canzon più nuova

di Femio, o Femio; più nuova e più bella:

m'erano vecchie d'Odisseo le gesta.

Sonno è la vita quando è già vissuta:

sonno; ché ciò che non è tutto, è nulla.

Io, desto alfine nella patria terra,

ero com'uomo che nella novella

alba sognò, né sa qual sogno, e pensa

che molto è dolce a ripensar qual era.

Or io mi voglio rituffar nel sonno,

s'io trovi in fondo dell'oblio quel sogno.

Tu verrai meco. Ma mi narra il vero:

qual canto ascolti, di qual dolce aedo?

Ch'io non so, nella scabra isola, che altri

abbia nel cuore inseminati i canti.

E il vecchio Aedo al vecchio Eroe rispose:

Questo, di questo. Un nicchio vile, un lungo

tortile nicchio, aspro di fuori, azzurro

di dentro, e puro, non, Eroe, più grande

del nostro orecchio; e tutto ha dentro il mare,

con le burrasche e le ritrose calme,

coi venti acuti e il ciangottìo dell'acque.

Una conchiglia, breve, perché l'oda

il breve orecchio, ma che il tutto v'oda;

tale è l'Aedo. Pure a te non piacque.

Con un sorriso il vecchio Eroe rispose:

Terpiade Femio, assai più grande è il mare!

 

 

L'ULTIMO VIAGGIO 11-la nave in secco