L'ULTIMO VIAGGIO |
L'ISOLA
DELLE CAPRE Indi
più lungi navigò, più triste, E
corse i flutti nove di la nave or
col remeggio or con la bianca vela. E
giunse alfine all'isola selvaggia ch'è
senza genti e capre sole alleva. E
qui vinti da sonno e da stanchezza dormian
sul lido a cui batteva l'onda. Ma
con la luce rosea dell'aurora vide
Odisseo la terra dei Ciclopi, non
presso o lungi, e gli sovvenne il vanto ch'ei
riportò con la sua forza e il senno, del
mangiatore d'uomini gigante. Ed
oblioso egli cercò l'Aedo per
dire a lui: Terpiade Femio, il sogno dolce
e dimenticato io lo risogno: era
la gloria... Ma il vocale Aedo dormia
sotto le stridule aspre foglie, e
la sua tetra là cantava al vento il
dolce amore addormentato in cuore, che
appena desto solo allor ti muore. E
l'Eroe disse ai vecchi remiganti: Compagni,
udite. Qui non son che capre; e
qui potremmo d'infinita carne empirci,
fino a che sparisca il sole. Ma
no: le voglio prendere al pastore, pecore
e capre; ch'è, così, ben meglio. È
là, pari a un cocuzzolo silvestro, quel
mio pastore. Io l'accecai. Ma il grande cuor
non m'è pago. Egli implorò dal padre, ch'io
perdessi al ritorno i miei compagni, e
mal tornassi, e in nave d'altri, e tardi. Or
sappia che ho compagni e che ritorno sopra
nave ben mia dal mio ritorno. Andiamo:
a mare troveremo un antro tutto
coperto, io ben lo so, di lauro. Avessi
ancora il mio divino Aedo! Vorrei
che il canto d'Odisseo là dentro cantasse,
e quegli nel tornare all'antro sostasse
cieco ad ascoltar quel canto, coi
greggi attorno, il mento sopra il pino. E
io sedessi all'ombra sua, nel lido! Disse,
e ai compagni longiremi ingiunse di
salir essi e sciogliere gli ormeggi. Salirono
essi, e in fila alle scalmiere facean
coi remi biancheggiare il flutto. E
giunti presso, videro sul mare, in
una punta, l'antro, alto, coperto di
molto lauro, e v'era intorno il chiuso di
rozzi blocchi, e lunghi pini e quercie altochiomanti.
E il vecchio Eroe parlava: Là
prendiam terra, ch'egli dal remeggio non
ci avvisti; ch'a gli orbi occhio è l'orecchio; e
non ci avventi un masso, come quello che
troncò in cima di quel picco nero, e
ci scagliò. Rimbombò l'onda al colpo. Ed
accennava un alto monte, tronco del
capo, che sorgeva solitario.
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