L'ULTIMO VIAGGIO 

  XXIII

 

IL VERO

 

Ed il prato fiorito era nel mare,

nel mare liscio come un cielo; e il canto

non risonava delle due Sirene,

ancora, perché il prato era lontano.

E il vecchio Eroe sentì che una sommessa

forza, corrente sotto il mare calmo,

spingea la nave verso le Sirene

e disse agli altri d'inalzare i remi:

La nave corre ora da sé, compagni!

Non turbi il rombo del remeggio i canti

delle Sirene. Ormai le udremo. Il canto

placidi udite, il braccio su lo scalmo.

E la corrente tacita e soave

più sempre avanti sospingea la nave.

E il divino Odisseo vide alla punta

dell'isola fiorita le Sirene,

stese tra i fiori, con il capo eretto

su gli ozïosi cubiti, guardando

il mare calmo avanti sé, guardando

il roseo sole che sorgea di contro;

guardando immote; e la lor ombra lunga

dietro rigava l'isola dei fiori.

Dormite? L'alba già passò. Già gli occhi

vi cerca il sole tra le ciglia molli.

Sirene, io sono ancora quel mortale

che v'ascoltò, ma non poté sostare.

E la corrente tacita e soave

più sempre avanti sospingea la nave.

E il vecchio vide che le due Sirene,

le ciglia alzate su le due pupille,

avanti sé miravano, nel sole

fisse, od in lui, nella sua nave nera.

E su la calma immobile del mare,

alta e sicura egli inalzò la voce.

Son io! Son io, che torno per sapere!

Ché molto io vidi, come voi vedete

me. Sì; ma tutto ch'io guardai nel mondo,

mi riguardò; mi domandò: Chi sono?

E la corrente rapida e soave

più sempre avanti sospingea la nave.

E il Vecchio vide un grande mucchio d'ossa

d'uomini, e pelli raggrinzate intorno,

presso le due Sirene, immobilmente

stese sul lido, simili a due scogli.

Vedo. Sia pure. Questo duro ossame

cresca quel mucchio. Ma, voi due, parlate!

Ma dite un vero, un solo a me, tra il tutto,

prima ch'io muoia, a ciò ch'io sia vissuto!

E la corrente rapida e soave

più sempre avanti sospingea la nave.

E s'ergean su la nave alte le fronti,

con gli occhi fissi, delle due Sirene.

Solo mi resta un attimo. Vi prego!

Ditemi almeno chi sono io! chi ero!

E tra i due scogli si spezzò la nave.  

 

 

L'ULTIMO VIAGGIO 24-CALYPSO