Era la notte della
vigilia di Natale e Babbo Natale si stava preparando per partire.
Tutti i regali
erano nel grande sacco, già pronto sulla slitta.
Babbo Natale aprì
l'armadio per prendere il suo bel vestito rosso, ma... che disastro!
Le tarme l'avevano
"mangiucchiato" tutto e il vestito era pieno di buchi!
La sveglia faceva
tic tac.
"Devo trovare
qualcos'altro da mettermi, e anche alla svelta!", pensò Babbo Natale in preda al
panico.
Frugando
nell'armadio di Mamma Natale, tirò fuori l'abito rosa delle grandi occasioni,
tutto pizzi e balze.
"Beh... mi
accontenterò di questo."
E lo indossò.
Poi si precipitò
al piano di sotto e aprì l'armadio all'entrata.
"Stivali, stivali,
stivali! Ho bisogno di stivali!", brontolò tra sè sparpagliando tutt'intorno le
briglie per le renne e i cappotti degli Elfi.
Ma riuscì a
trovare soltanto le sue vecchie pantofole di peluche con i ponpon.
"Sempre meglio di
niente...", sospirò.
Poi le mise ai
piedi e corse in cucina .
"Fa freddo
fuori...", pensò Babbo Natale passando accanto alla finestra della cucina.
"Dovrò coprirmi
bene."
La sua sciarpa a
righe e il cappello di lana erano appoggiati sullo schienale della sedia.
Avvolse la sciarpa
attorno al collo e lasciò cadere il cappello sui riccioli bianchi.
"In questa notte
gelida non posso certo guidare la slitta senza guanti", gemette Babbo Natale,
"le mie povere
dita congelerebbero!"
Sbirciando un po’
in giro, vide i guanti di gomma di Mamma Natale appoggiati al lavandino, accanto
a una pila di piatti...
"Perfetto! Giusto
quello che mi serviva!", e li indossò sorridendo.
Poi, pronto per la
partenza, Babbo Natale corse verso la slitta, e proprio allora Mamma Natale
comparve sulla porta di casa.
"Ciao, caro! Ma
dove vai così conciato? Ti ho cucito un nuovo vestito, quello vecchio era
ridotto in stracci..."
Babbo Natale
l'abbracciò felice.
"Oh, uno splendido
vestito rosso, comodo e caldo, una meravigliosa cintura brillante e un paio di
stivali nuovi fiammanti!", esclamò sorridendo.
"Adesso sì che è Natale!"
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