L’orso ha un’aria simpatica, con quel suo testone rotondo.
Eppure, sotto quell’aria pigra e quella folta pelliccia,
nasconde una grande agilità e una forza incredibile! Per gli
uomini preistorici l’orso delle caverne era più pericoloso del
leone o del mammut anche se era di dimensione ridotta rispetto
alla media attuale. Da allora il suo aspetto è cambiato. La
zampa dell’orso è un’arma terribile, che termina con cinque dita
munite di poderosi artigli. L’orso cammina appoggiando le zampe
ben piatte al suolo: è un plantigrado. Cammina e corre a quattro
zampe, ma può anche fare qualche passo in piedi.
L’orso bruno è il più diffuso nel mondo, tuttavia non ci sono
molte probabilità di incontrarlo: vive da solo nel cuore delle
foreste, in territori selvaggi lontano dall’uomo. I maschi e le
femmine si incontrano solo in primavera, nella stagione degli
amori. L’orso bruno mangia erba e tutti i frutti che riesce a
trovare e poi pesci, topi e insetti. Apre gli alveari per
succhiare il miele, anche se le api gli pungono il muso. Alla
fine dell’autunno l’orso ha mangiato così tanto che è diventato
grasso. Ai primi freddi dell’inverno si scava un buco sotto una
roccia o un albero caduto e imbottisce il pavimento di foglie
secche. Ci entra prima che cada la prima neve, in modo da non
lasciare tracce che rivelino il suo nascondiglio. Tutto
acciambellato si addormenta aspettando la primavera. Al sicuro
nella sua tana, mamma orsa mette alla luce da due a sei piccoli
che pesano neppure trecento grammi: poco più di un gattino!
Questi però crescono in fretta, a tre mesi pesano già cinque
chili. Arriva anche la primavera e mamma orsa non ha mangiato
niente per tutto l’inverno ed ora ha fame: esce dalla tana per
nutrirsi e per far conoscere il mondo ai suoi piccoli. Da mamma
orsa imparano a riconoscere le radici buone da mangiare, a
sventare i formicai, a raccogliere bacche e mirtilli con gli
unghioni. Si tuffano nell’acqua e si arrampicano sugli alberi:
questo è un esercizio che serve per raccogliere la frutta, per
trovare i nidi e per scappare dai nemici come il lupo e la
tigre. Agli orsetti piace soprattutto giocare. Rotolano
nell’erba, corrono dietro alle farfalle, fanno la lotta, e ogni
tanto mamma orsa interviene per calmarli. Trascorreranno ancora
un inverno con la mamma, poi se ne andranno ognuno per conto
proprio. Alcuni orsi vivono fino a cinquant’ani.
Il grizzly è un orso bruno molto grande. Quando si alza in piedi
misura più di tre metri ed è pesantissimo: può arrivare sino a
900 chili! Perchè si chiama cosi? Perchè il suo pelo prende
spesso un colore grigio argento e grizzly è un termine inglese
derivato di grizzle che vuol dire appunto grigio. Il grizzly si
muove su vastissime estensioni di foreste, che conosce
perfettamente: lascia dei segni graffiando la corteccia degli
alberi e da un anno all’altro ritrova le tracce del suo
passaggio. E’ molto curioso: poveri i campeggiatori a cui decide
di far visita! Il grizzly mangia soprattutto bacche e piccoli
animali, come per esempio gli scoiattoli. Tuttavia attacca anche
il caribù e il muflone: li uccide a zampate e nasconde le
carcasse sotto rami e foglie, per mangiarle in seguito. I
grizzly si ritrovano sulla riva del fiume per pescare i salmoni
che risalgono la corrente per andare a deporre le uova, in
autunno. Ogni anno i grizzly vengono ad aspettarli: quando i
pesci saltano, li afferrano al volo! Così ingrassano rapidamente
in vista dell’inverno. Ma tutti gli orsi pescano, non solo i
grizzly.
L’orso nero o baribal, ha trovato altro sistema per mangiare
senza fatica. Nelle riserve dell’America del Nord aspetta che i
turisti gli portino ogni sorta di prelibatezza! Ma non c’è da
fidarsi della sua aria gentile: se non si ha niente da dargli, è
meglio chiudersi in macchina. E’ in grado di annusare da lontano
le provviste dei campeggiatori e far fuori tutto quello che
trova. Come tutti gli orsi ama molto l’acqua: fa il bagno anche
per annegare le pulci.
L’orso dagli occhiali è più tranquillo. Non ce ne sono due che
abbiano lo stesso disegno di pelo bianco intorno agli occhi.
Mangiano frutta e germogli di palma. Sono molto agili e di notte
si arrampicano sugli alberi dove dormono tra i rami.
L’orso malese invece si riposa sulle palme: non pesa più di
sessanta chili. Ha il pelo liscio come una foca e il palmo delle
zampe è nudo in modo da aderire meglio alla corteccia degli
alberi. Ruba noci di cocco e canne da zucchero, di cui è goloso.
Inoltre cerca fessure nel tronco degli alberi per cibarsi dei
vermi.
L’orso labiato ha le labbra che pendono come quelle di un cane
da caccia. Ghiottissimo d’insetti, perfora i nidi delle termiti
e le aspira con la sua lingua lunghissima, facendo un rumore che
si sente a più di duecento metri. Purtroppo i cacciatori lo
scoprono grazie a questo rumore.
L’orso bianco può pesare fino a settecento chili. Abita i mari
ghiacciati attorno al Polo Nord. Quando le foche escono a
respirare dai loro buchi nel ghiaccio, l’orso le arpiona con una
zampata. In primavera mamma orsa cattura soprattutto foche
appena nate, che divide con i suoi piccoli. Passa l’inverno al
calduccio nei ripari scavati nella neve, dove anche vengono alla
luce i piccoli. L’orso maschio va in letargo raramente.
Nuotare nell’acqua gelata non è un problema per l’orso polare,
ben protetto dal pelo e da un abbondante strato di grasso. E’
molto rapido anche sul ghiaccio: si arrampica veloce sui pendii
ghiacciati grazie ai peli che ha sotto le zampe e che gli
impediscono di scivolare. Ogni anno intraprende dei lunghi
viaggi a nuoto o lasciandosi portare alla deriva su dei pezzi di
ghiaccio.
Un tempo non si era sicuri che il panda fosse una specie di
orso, ma oggi gli studiosi sono tutti d’accordo, anzi viene
considerata la specie più rara. Il panda è il beniamino di tutti
gli zoo. Il panda mangia solo bambù, almeno dodici chili al
giorno. Raccoglie delicatamente le foglie e i germogli con le
zampe anteriori: una specie di sesto dito gli permette di
afferrare anche i pezzetti più piccoli. Gli piace giocare,
scivolare sull’erba, fare le capriole. E’ molto bravo ad
arrampicarsi sugli alberi grazie alle sue dimensioni ridotte e
dopo mangiato riposa. Rischia di scomparire perchè le foreste di
bambù dove vive vengono abbattute giorno dopo giorno.
Fino a poco tempo fa gli orsi ammaestrati venivano portati in
giro per villaggi e città e facevano ogni sorta di esercizi. Gli
orsi sono molto intelligenti e sono capaci di imparare anche
esercizi molto difficili. Come tutti gli animali selvaggi, in
gabbia sono tristi. E’ una specie protetta. Salviamo gli orsi!