E' finita la scuola: grazie maestra!

 

E’ finita ormai la scuola

e con l’ultima campanella

se n'è andata anche la bidella.

La maestra tutta sola

è rimasta nella classe

niente urla o voci grosse.

Alla cattedra si siede

ma nessuno più le chiede:

"Posso andare al gabinetto?"

"Chi mi presta un fazzoletto?"

Non più bimbe e bimbi in guerra

niente lapis giù per terra

niente somme da sommare

niente compiti da dare.

Non più accenti e divisioni

non può dire: "State buoni!"

perché lì non c’è nessuno

non si sente neanche un suono.

Neanche un bimbo che l’ascolta

e poi per l’ultima volta

lei cancella la lavagna

chiude gli occhi, quindi sogna.

Sogna una scuola infinita

che coincide con la vita

dove lei è sempre maestra

che insegna, educa e addestra.

Col trascorrere degli anni

nella classe dei suoi alunni

che con lei si fanno adulti

crescono, diventan molti

e nei banchi stan vicini.

I più grandi ed i bambini

genitori accanto ai figli

tutti attenti ai suoi consigli

e la classe ormai somiglia

a una grande e allegra famiglia... 

Riapre gli occhi la maestra

li stropiccia perché vede

che sul vetro della finestra

c'è una scritta a cui non crede

fatta con un grande pennarello:

"Ciao maestra! E’ stato bello!

Ci vediamo a settembre!"

La maestra fa un saltello

quindi balla, o almeno sembra,

passeranno tre mesi appena

e poi tutti di nuovo in scena.

Con un po' di nostalgia inizia la vacanza

mentre la maestra esce dalla stanza.

 

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