Riesci a immaginare un paesaggio senza neppure un albero?
Sicuramente no.
Gli alberi crescono dappertutto, tranne nei deserti, dove non
piove mai. Li trovi anche nelle grandi città: ornano le vie e le
piazze. Nel bosco gli alberi crescono fitti fitti. Lungo le
strade e i fiumi, invece, sono piantati in fila. In campagna si
possono trovare i frutteti dove vengono coltivati gli alberi da
frutto, le siepi, lungo i campi e lungo i sentieri. Nei giardini
ali alberi sono diversi da quelli del bosco.
Gli alberi sono le
piante più grandi del mondo. Possono vivere molto a lungo e
diventare grandissimi. Un albero cresce durante tutta la sua
vita: non come noi! Le radici profonde lo tengono saldamente
ancorato al suolo.
La quercia è la regina del bosco. Le sue
foglie larghe e piatte cadono in autunno: è una latifoglia.
Altri alberi hanno foglie a forma di aghi che conservano anche
d’inverno: sono le conifere, come l’abete o il pino. Le pigne
contengono i semi, il legno produce una sostanza appiccicosa, la
resina, che funge da “antigelo”.
Un albero non si muove, non fa
rumore, eppure vive. Si nutre come noi. Assorbe dal suolo acqua
e alimento. La linfa circola in minuscoli tubicini come il sangue
nel nostro corpo. Gli alberi, come tutte le piante che
contengono clorofilla, trasformano, con l’aiuto del sole,
l’acqua e l’anidride carbonica dell’aria in sostanze nutritive e
in ossigeno: è la fotosintesi.
Le foglie degli alberi traspirano
quando fa caldo: per questo nei boschi l’aria è sempre umida.
Più una quercia invecchia più sono gli animali che essa accoglie
e nutre. Se non viene abbattuta dalla tempesta, o tagliata dai
boscaioli, la quercia muore un po’ alla volta.
Un ramo rotto
provoca una ferita: vi penetrano allora piccoli insetti che
depongono le uova e il legno imputridisce. I picchi bucano il
tronco e nei buchi crescono i funghi.
Osservando da vicino un
vecchio ramo caduto si vedranno millepiedi nascosti, insetti che
scavano gallerie e anche alcune lumache attirate dai fughi. E’
probabile trovare anche un riccio addormentato... in quel caso
meglio non disturbarlo!
In aprile il sole sveglia gli alberi
ancora addormentati dal gelo dell’inverno. Al suo tepore, le
gemme si schiudono e lasciano uscire le foglie. Le foglie che
attendevano tutte raggomitolate all’interno delle gemme devono
soltanto distendersi: gli alberi, previdenti, le avevano
preparate per tempo.
Compaiono i primi fiori della quercia.
Sono di due tipi: in cima ai rami queste palline diventeranno
ghiande; mentre le ghirlande che pendono, gli amenti, fabbricano
il polline.
Fa molto caldo, gli insetti ronzano ed è estate. Le
foglie degli alberi sono tutte spuntate. I frutti maturano. Le
foglie nutrono migliaia di insetti, come ad esempio il bruco. I
pidocchi bucano le foglie per succhiare la linfa. Le coccinelle
mangiano i pidocchi, così non fanno troppo male agli alberi.
Arriva poi anche l’autunno, profumo di pioggia e di funghi. Le
foglie ingialliscono e muoiono sugli alberi. Cadono al primo
soffio di vento. Rimangono le gemme in cima ai rami, pronte per
la primavera. I semi sono nei frutti e i più leggeri, ad
esempio come quelli del tiglio, voleranno molto lontano. I più
grossi viaggiano grazie agli scoiattoli e ai topi campagnoli:
questi raccolgono ghiande e noccioline nei loro nascondigli, per
mangiarle d’inverno... ma poi le dimenticano!
Arriva anche
l’inverno, tutto tace persino gli uccelli infreddoliti. Gli
insetti si nascondo sotto le foglie morte e gli alberi si
addormentano. Ma le foglie dell’agrifoglio, del vischio,
dell’olivo, dell’abete, restano verdi. Grazie al manto
impermeabile formato da scaglie gommose, si riparano dal freddo
e dalla pioggia.
In montagna crescono soprattutto alberi con
foglie aghiformi. Ogni specie ha il suo posto! I larici hanno
bisogno di molto sole e vivono in montagna tra i 400 e i 1300
metri. All’abete bianco piace vivere tra la pioggia e la nebbia.
L’abete rosso, quello che normalmente è chiamato albero di
natale, cresce sia all’ombra che al sole, fino a 2000 metri. Il
pino silvestre non vive solo in montagna. Ce ne sono un po’
dappertutto, dove non è troppo caldo. I pioppi, lungo i corsi
d’acqua e gli abeti in montagna, crescono molto in fretta. La
quercia, invece, fa le cose con calma. Un pioppo di 50 anni è
grande come una quercia di 100 anni!
Il tronco di un albero
tagliato rivela la sua età. Il legno è fatto di cerchi chiari e
scuri. Ogni anno si forma un nuovo cerchio intorno al tronco,
proprio sotto la corteccia. Il numero dei cerchi corrisponde
agli anni dell’albero. Attorno al tronco la corteccia protegge
il legno vivo come la pelle protegge il nostro corpo e se la
scorza subisce una ferita, l’albero non è più protetto. Allora
gli insetti e i funghi attaccano il legno. Non tagliare mai la
corteccia con un coltello e non piantare chiodi nell’albero.
Esistono anche alberi nani. Si tratta di salici che strisciano
al suolo e che non sono più alti di un dito. Anche se sono
piccolissimi hanno tronco e rami e vivono molti anni.
La sequoia
degli Stati Uniti, invece, è un gigante. Può essere alta più di
100 metri, come una casa di 35 piani! Gli alberi più grandi del
mondo vivono in Messico. Sono una varietà di cipresso. Per
riuscire ad abbracciare il loro tronco occorrono ben 25 uomini
che si danno la mano.