Quel pomeriggio il piccolo
Tommasino, che non si sa perché tutti chiamavano Tonino, faceva
i capricci. Non voleva saperne di fare il suo sonnellino
pomeridiano…
La mamma aveva portato fuori
all’ombra del ciliegio il suo passeggino e aveva portato con sé
il ricamo che doveva terminare; aveva sistemato un riparo
tutt’attorno, in modo che gli insetti non disturbassero il suo
sonno...
E ra una bella giornata d’estate, il sole era caldo e
spirava un bel venticello: l’ideale per fare un sonnellino nel
prato.
Ma Tonino non voleva saperne,
voleva che la mamma continuasse a cullarlo, ma lei non poteva
perché doveva terminare il suo lavoro e intanto gli parlava
dolcemente...
" Dormi Tonino, ora devi fare
il tuo sonnellino e quando ti sveglierai potremo andare a vedere
il gattino che la nonna ti vuole regalare e potremo scegliere il
nome e portarlo a casa."
Passò di lì per caso una
farfalla e mentre volava di fiore in fiore, vide Tonino e
muovendo le sue ali variopinte si posò proprio sulla sua mano...
si guardarono e si studiarono a vicenda.
Iridina era una bellissima
farfalla, le sue ali avevano tutti i colori dell’arcobaleno, per
questo si chiamava Iridina, e le piacevano i bambini con gli
occhi azzurri come Tonino... Nei suoi occhi vedeva il colore del
cielo, il cielo in cui le piaceva tanto volare... Tonino la
osservò incuriosito volare qua e là, meravigliato di quei colori
fantastici che aveva sulle ali e la farfalla guardava gli occhioni color del cielo di Tonino.
Si sa, nelle fiabe succedono
cose strane…improvvisamente la farfalla sbatté le sue ali, fece
un piccolo volo, si posò sulla spalla di Tonino e parlò...
" Ciao bel bambino, io sono
la farfalla Iridina…e tu come ti chiami? Perché non vuoi fare il
tuo sonnellino? "
Tonino la guardò stupito... La
farfalla parlava... possibile?
" Mi chiamo Tonino", rispose,
"vorrei che la mamma mi raccontasse ancora una fiaba."
" E’ un bellissimo nome,
disse Iridina,
"ma forse la tua mamma non può accontentarti
ora... vuoi che te ne racconti una io?"
" Si,"
rispose Tonino,
"raccontami quella del gatto con i guanti..."
Iridina, si stupì, fece un
piccolo volo e intanto pensava...
Il gatto con i guanti? Mai
sentito dire... con gli stivali si, ma i guanti... forse Tonino
si sbaglia... e io adesso che racconto? Qua bisogna improvvisare...
" Ma certo! Ma lo sai, ora che
mi fai pensare, che io conosco un gatto che sembra che abbia
davvero i guanti? E si chiama proprio Tony, quasi come te... Pensa, è tutto quasi bianco ma ha la coda marrone... il musetto marrone...
il naso marrone, le orecchie anche marroni... le zampette
marroni... si, è proprio il gatto coi guanti... e ha gli occhi azzurri
come i tuoi! Ti piacerebbe vederlo? Ecco, chiudi gli occhi e
lo vedrai..."
Piano piano Tonino al suono
della voce della farfalla e curioso di conoscere Tony, chiuse
gli occhi e si addormentò, e sognò un gattino come quello
descritto da Iridina. Proprio sembrava avesse i guanti e quando
si risvegliò la mamma lo portò a vedere il micetto che la nonna
voleva regalargli, mentre Iridina gli volava intorno, tutta
allegra e curiosa.
Quando giunsero dalla nonna,
un piccolo gattino gli venne incontro... un piccolo gattino
siamese...
Tonino e Iridina si fermarono
stupiti... ma era tale e quale come l’aveva descritto Iridina e
sognato... col nasino, le orecchie, il musetto, la coda e le
zampine tutte marroni... e gli occhi azzurri... e sembrava avesse i
guanti... mancava solo il nome...
" Lo chiamerò Tony... come ha
detto Iridina..."
Lo prese in braccio e lo
accarezzò mentre lo chiamava e gli parlava... Si guardarono...
Tony
si accoccolò fra le sue braccia facendo le fusa... lo osservò e lo
studiò bene coi suoi occhi azzurri e pensò: "Questo è il mio amico, il
mio compagno di giochi, starò sempre con lui..."
Capì che la
parola che sussurrava era il suo nome e che poteva fidarsi e
col suo musetto marrone si strofinò contro il suo viso... e fu
amore a prima vista.
Tonino lo portò a casa e non
si lasciarono più, e al pomeriggio all’ora del sonnellino,
Tonino volle dormire col suo amico vicino, il suo piccolo gatto
coi guanti, sognando giochi e avventure, mentre Iridina vola di
fiore in fiore nel suo cielo azzurro.
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