Caro
Babbo Natale
scusa
se alla mia sorellina
talvolta
dico che è una sciocchina.
Scusa
se a volte faccio i capricci,
ma
recito ogni sera una preghierina.
Dico
"Scusi" alla maestra
"Grazie"
"Prego" "Per favore".
Solo
una volta ho sbadigliato
in
presenza del direttore.
Babbo
Natale mio,
non
portarmi libri che ho già letto
e
scusa se sempre mi scordo
di
riordinare la stanza da letto.
Però
voglio che tu sappia
che
quest'anno son stato buono.
e
anche per quel che non ricordo
Babbo
Natale, ti chiedo perdono.
Candeline
di Natale illuminate,
un
pupazzo di neve a braccia allargate,
un
trifoglio con bacche rosse,
una
torta con uve passe,
un
ramo di vischio da appendere in alto,
gli
stivaletti che tengono caldo,
dentro
un vasetto qualche caramella,
una
macchina azzurra, oh che bella!
Un
albero di Natale pieno di luci,
un
camino con legna che bruci,
allegri
campanellini,
sorprese
con fiocchi e nastrini,
biscotti
a forma di abeti e stelline,
topi
di cioccolato ripieni di cremine,
un’oca
e un tacchino,
fischietti
e un cappellino,
un
coro intonato,
un
budino al cioccolato,
una
casetta dolce da mangiare,
calze
appese ad aspettare,
Babbo
Natale che arriva pian pianino,
una
ballerina e un soldatino,
una
stella cometa che indica la via
da
fare…
alle
renne di Babbo Natale.
Babbo
Natale caro,
puoi
portarmi qualche regalo?
Tutti
o in parte, vedi tu,
ecco
quelli che amo di più:
una
bambola parlante,
un
anello scintillante,
un
giochino da montare,
un
tamburo da suonare,
un
bel libro sulle fate,
delle
penne colorare,
una
torcia per la sera,
se
la trovi una scacchiera…
Ma
una cosa non ti ho detto:
non
c’è il camino sul mio tetto.
Puoi
trovare un’altra via
per
entrare a casa mia?
Ti
prometto di esser buonina
Baci
a abbracci
La
tua bambina
Al
Nord dove cade la neve
vive
un grande pupazzo di neve.
Non
teme di sciogliersi,
né
di squagliarsi,
né
di dissolversi, né di disfarsi…
Nevica
tanto, per lungo tempo,
fa
molto freddo, e tira vento.
Il
grande pupazzo di neve seduto
guarda
la neve: è compiaciuto.
Osserva
i fiocchi a mulinello
come
un festoso carosello.
Sai,
quel pupazzo è fortunato
a
viver lassù, nel paese incantato.
Il
calendario dell’avvento
Dietro
la finestrella
ci
sarà una candela,
un
abete, una stella,
un
piccolo animale
o sarà
Babbo Natale?
Dietro
la finestrella
c’è
uno zoccolo di legno,
un
lume, una tortorella,
un
biglietto augurale,
ma
non c’è Babbo Natale!
Dietro
la finestrella
c’è
uno gnomo, uno stivale,
una
rossa coccinella
e,
guarda, chi è quel tale?
Finalmente
è Babbo Natale!
Rifletteva
un abete:
Ho
lasciato la neve,
dei
boschi la quiete,
il
vento, i ruscelli,
il
canto degli uccelli.
In
cambio ho trovato
una
casa accogliente
e
mi sono agghindato
di
palle, di ghiande,
di
luci e ghirlande.
Bambini
in pigiama
mi
fanno festa
così
io non penso
alla
cara foresta.
Tutto
sommato è un bel destino,
essere
abete o un verde pino.
Dov’è
nato?
Non
in una chiatta,
né
in una carovana,
non
in un capanno,
né
in una tenda indiana.
Non
è in un nido,
nemmeno
in un castello,
non
dentro l’igloo,
neanche
in un battello.
Non
in una roulotte,
non
sotto una tettoia…
Ma
allora dove?
Nella
mangiatoia!
E’
là che è nato
Il
divin piccino
tra
il bue e l’asinello
c’è
Gesù Bambino
Quando
sarò molto vecchio
sarò
Babbo Natale,
vivrò
in alto nel cielo
sotto
un arcobaleno.
Avrò
le mie botteghe
tra
nubi e nuvoloni
e
da lassù
vedrò
chi sono i bimbi buoni.
Ma mi
ricorderò
di
quando ero piccino,
dicevo
le bugie
e
facevo il malandrino.
Avrò
il mio sacco pieno
per
buoni e per monelli:
porterò
ad entrambi i dolci
e i
giocattoli più belli!
In un
paese molto lontano
dove
il freddo non è mai siberiano
non
ci sono pini, non c’è un abete,
è
molto caldo, hai sempre sete.
Non
c’è la neve, nemmeno un igloo,
non
hai bisogni di stufe laggiù.
E
vivi nudo in una capanna,
sotto
le stelle puoi fare la nanna.
Quando
poi giunge atteso il Natale,
facciamo
insieme la festa al sole
e
decoriamo rami giganti
di
piante alte e lussureggianti.
Perché
questo paese è africano…
Non
c’è un abete, né un pino nano!
L'anno
vecchio se ne va, e mai più ritornerà,
io
gli ho dato una valigia di capricci e impertinenze,
di
lezioni fatte male, di bugie e disubbidienze,
e gli
ho detto: "Porta via! questa è tutta roba mia".
Anno
nuovo, avanti avanti,
ti
fan festa tutti quanti,
tu la
gioia e la salute porta ai cari genitori,
ai
parenti ed agli amici rendi lieti tutti i cuori,
d'esser
buono ti prometto, anno nuovo benedetto.