Favole, racconti e storie di Natale

Buon Natale, Nadir

 

C'era una volta un bambino, che veniva da un paese lontano, nel quale le feste erano diverse dalle nostre. Per questo il bambino non sapeva cos'era il Natale.

"Natale", "Buon Natale", il bambino incontrava questa parola dappertutto. Nelle strade illuminate a festa erano in vendita dolci di Natale, biglietti di Natale, candele di Natale, regali, pacchetti, persino fiori che si chiamavano stelle di Natale. Nelle piazze, cori di uomini e donne in costume intonavano canzoni di Natale. All'ingresso del centro commerciale si trovavano centinaia di alberi di Natale, piccoli e grandi, pronti per essere venduti. Le vetrine traboccavano di oggetti e la bambina straniera non capiva come mai la gente avesse bisogno di tutte quelle cose.

Il bambino si chiamava Nadir. Aveva i capelli crespi e la sua pelle era marrone scuro.

Una sera sentì qualcuno parlare di lui: "Ma chi è quel ragazzino nero? Dove abita? Da dove viene?."

Nadir veniva da un paese in cui regnava la guerra e dove tante persone erano perseguitate e soffrivano la fame. Un piccolo profugo, questo era Nadir.

All'inizio di dicembre, la maestra mise sulla cattedra una ghirlanda di rami d'abete, riccamente decorata con noci dorate e quattro candele, una per ogni settimana dell'Avvento. Avvento...

Nadir non aveva mai sentito nemmeno questa parola. Certamente l'Avvento doveva avere a che fare con il Natale, questa festa che tutti gli altri bambini aspettavano con tanta impazienza.

Così, quando la maestra accese la prima candela della ghirlanda, Nadir raccolse tutto il suo coraggio e, finalmente, si azzardò a chiedere: "Ma che cos'è il Natale?"

"Il Natale? Già, cos'è veramente?", chiese anche la maestra un po' sorpresa.

I bambini si misero a ridere: come poteva esistere al mondo qualcuno che non sapeva cos'era il Natale?

E tutti insieme gridarono: "E' Natale quando decoriamo la casa! E' Natale quando dipingo tante stelle sulle finestre! E' Natale quando la mamma prepara un sacco di biscotti! E' quando posso scrivere la mia lista dei desideri! E' quando arriva Babbo Natale! No, è quando andiamo in vacanza! E' quando mi regalano la bicicletta nuova! Per me Natale è quando il babbo addobba l'albero!"

Ai bambini venivano in mente idee sempre nuove, ma Nadir non era ancora riuscito a capire che cos'era il Natale.

"Per me", disse la maestra, "è Natale quando tutti insieme, nel teatro della scuola, rappresentiamo la storia della nascita di Gesù. La storia di Maria e Giuseppe alla ricerca di una locanda e dell'oste senza cuore che non li fece entrare. La storia dei pastori, a cui apparve un angelo nella notte. La storia di una stella, che dalle lontane Terre d'Oriente guidò a Betlemme i tre re Magi: uno di loro, Melchiorre, aveva la pelle scura come Nadir."

Nadir ascoltava attento.

"Quest'anno", continuò la maestra, "quando reciteremo insieme questa storia, non dovremo pensarci troppo per trovare chi farà la parte di Melchiorre." Si fece silenzio.

La bambina vicino a Nadir lo guardò e appoggiò con dolcezza la mano sui suoi capelli crespi.

"Adesso so che cos'è il Natale!", disse Nadir.

"Natale è quando io sono felice!"

 

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