L'inizio
della gravidanza, spesso, non è dei migliori: quasi tutte le future
mamme devono sopportare fastidiose nausee che insorgono la mattina, con
un senso di spossatezza, oppure che sopraggiungono mentre si sta
viaggiando in auto o in bus.
E che dire poi del sonno che coglie in qualsiasi momento della giornata,
facendo addormentare le gestanti persino con la testa sul tavolo, dopo
cena?
Queste
sensazioni possono dare alla futura mamma un po' d'ansia, perché la
fanno sentire debole, le fanno perdere in parte l'efficienza fisica e
mentale... insomma il corpo della mamma, che fin dalle prime settimane
si predispone per il nuovo compito di creare una vita, sottrae energie
alle attività che quotidianamente una donna è abituata a svolgere.
I
sentimenti allora possono essere contrastanti: felicità per la nuova
vita che si sta formando, ma anche insicurezza per tutto quello che sta
capitando al proprio corpo, specie se è la prima gravidanza, e
molti dubbi su cosa sia "essere mamma".
I nove
mesi di gravidanza sono speciali per la coppia dei futuri genitori ma
soprattutto per la donna, perché vive un periodo d'intimità molto
particolare, con la propria femminilità, il proprio corpo, la propria
capacità di generare.
La
futura madre si prende cura del bimbo attraverso se stessa, dedicando
attenzione e devozione al proprio pancione...
Per le emozioni che entrano in gioco, per un modo diverso di guardarsi e
di percepire il proprio corpo, per le esperienze che ciascuna donna ha o
non ha in fatto di gravidanza e bimbi... ciascuna gravidanza è unica!
E' un
po' come un viaggio, che tiene le future mamme sospese tra una
condizione passata di donna e una completamente nuova di donna e mamma,
e che contemporaneamente le fa sognare: immaginare il proprio bambino,
immaginarsi nel ruolo di mamma, seguire col pensiero la crescita del
futuro bebè... così che il bimbo reale che cresce nella pancia è
accompagnato da un bimbo immaginario frutto dei desideri, dei sogni
delle fantasie dei suoi genitori.
Questo
bimbo immaginario è molto utile nei momenti di stanchezza e
di sconforto della gestante, perché ridimensiona i problemi, aiuta la
mamma a ricordare che anche i malesseri presenti sono temporanei e che
tutto il suo corpo è impegnato a dare vita a una nuova creatura.
1°
mese:
L'epoca gestazionale si calcola sempre a partire dal
giorno dell’inizio dell'ultima mestruazione e contando i mesi di
calendario.
Il primo mese di gravidanza, dunque, per metà non è
di gravidanza: il concepimento, cioè si verifica circa 14 giorni dopo
l'inizio dell'ultima mestruazione ed è questa la vera data d'inizio
della gestazione.
Essendo però piuttosto difficile fissare con
certezza il giorno dell'ovulazione (ed ancor più quello della
fecondazione), si preferisce datare la gravidanza a partire da un
momento facilmente riconoscibile com'è appunto la mestruazione.
Il primo mese costituisce uno dei periodi più
delicati dell’intera gravidanza. Le fasi che dalla fecondazione
conducono all’impianto della blastocisti (così si chiama l’ovulo
fecondato al momento dell’annidamento) in utero, richiedono il
sincronismo perfetto di diverse funzioni biologiche, oltre all’integrità
anatomica dell’apparato riproduttivo femminile. Basti pensare
alle esigenze nutrizionali della stessa blastocisti, che altro non è se
non un ammasso di cellule in fase di rapida moltiplicazione, con l’aspetto,
al microscopio, di una mora.
Ebbene, nei suoi primi giorni di vita la blastocisti
si accontenta delle sostanze che trova nei fluidi tubarici ed uterini
(acqua, zuccheri e poco altro). Al settimo giorno, però, la mora è
cresciuta tanto da necessitare assolutamente di un nutrimento ben più
sostanzioso: il sangue materno!
Ecco spiegata l’urgenza dell’annidamento, serve
per procurare il sangue alla piccola camera gestazionale.
Dopo
aver compiuto il giusto cammino lungo la tuba
a questo punto si ritroverà proprio nell’utero materno.
Ma come sta la mamma? E come vive in genere
questi giorni? Nella maggior parte dei casi non si accorge di nulla,
almeno fino alla mancanza mestruale.
Semmai in seguito, col classico "senno del
poi", forse riuscirà a ricordare qualche strana sensazione, un
leggero malessere. E’ ancora presto per assistere a modificazioni evidenti
o a disturbi significativi nell’organismo della neo-mamma.
Piuttosto a questo punto è importante che la donna
goda di buona salute o che almeno sappia d'essere affetta da patologie
che possono pregiudicare l’esito della gravidanza.
E' importante annotare il peso corporeo in modo da
poterne controllare l’andamento nei mesi che verranno.
Evitare, se possibile, di sottoporsi a radiografie
nella terza e quarta settimana dopo l’ultima mestruazione.
Le radiazioni X potrebbero danneggiare gravemente un
uovo appena fecondato di cui se ne potrebbe ignorare l’esistenza.
I kit in vendita in farmacia sono molto sensibili ed
affidabili già dopo pochi giorni di ritardo. Conviene farlo al più
presto, anche per cominciare subito a rivedere abitudini di vita
(fumo, alcool, orari strani), ritmi lavorativi ed impegni vari... e poi si potrà festeggiare!
2° mese:
Fatto
il test di gravidanza sei certa di aspettare un bambino, che grande
novità! Si apre ufficialmente un periodo importante e particolarissimo
della tua vita.
Il
primo cambiamento è giunto improvviso: è la mancanza mestruale, dovuta
all’azione di un ormone, l’HCG, che è prodotto da quella parte
della blastocisti da cui si formerà la placenta.
L’HCG
è il primo messaggio biochimico che l’embrione manda alla sua mamma
per chiederle di accoglierlo. Servirà, infatti, a mantenere elevata la
produzione ovarica di progesterone, il cosiddetto ormone della
gravidanza, in modo che non avvenga lo sfaldamento mestruale e che l’uovo
possa trovare il suo nutrimento dentro l’utero.
Il secondo
segnale giunge dalle mammelle che diventano più consistenti, tese,
talora dolenti, le areole assumono una colorazione più intensa.
E non
sorprenderti se dai capezzoli dovesse venire qualche goccia di latte: la
prolattina, l’ormone della lattazione, è già al lavoro per il tuo
bambino! Con la certezza dello stato di gravidanza si scatena poi una
serie complessa di reazioni emotive, specie nei primi mesi: da una parte
la soddisfazione per la realizzazione di un sogno bellissimo, dall’altra
l’incertezza economica, la paura per i mesi che verranno e per il
parto, nuovi equilibri da ricercare col partner. Se a tutto questo si
aggiungono gli effetti biologici della cosiddetta "tempesta
ormonale" si comprende come le condizioni psico-fisiche di alcune
gestanti può risultare delicato.
Ecco
allora le tipiche nausee, anche a digiuno; il vomito, favorito dal
rallentamento dello svuotamento gastrico e dalla relativa incontinenza
del cardias; la scialorrea, una salivazione abbondante e fastidiosa;
cali pressori talora accompagnati da svenimenti; lievi dolori
addominali.
Tutti
fenomeni neurovegetativi, spesso su base psichica,
destinati a risolversi spontaneamente entro il quarto mese non
in grado di condizionare seriamente l’evoluzione della gravidanza.
Alcuni
accorgimenti saranno comunque utili:
1) frazionare
l’alimentazione giornaliera in numerosi piccoli pasti;
2) evitare
di bere a tavola e piuttosto abbondate con succhi di frutta e tisane
lontano dai pasti;
3) ridurre
al minimo il consumo di the o caffè;
4) abolire
alcolici, bevande gassate e sigarette;
5) non
andare a letto subito dopo mangiato;
6) integrare
la dieta con vitamine B6 e B12.
In un
numero limitato di casi, per il protrarsi degli episodi di vomito, si
potrà rendere necessario un breve ricovero in ospedale per monitorare l’equilibrio
idro-elettrolitico ed integrare la dieta. Spesso la stessa
ospedalizzazione è risolutiva nel giro di 24-48 ore per il semplice
fatto che allontana la donna dal suo contesto familiare e le consente un
vero riposo psichico e fisico
3° mese:
Il
bambino adesso è lungo 5 cm e pesa circa 10 gr. La testa, che comincia
a distinguersi dal torace, mostra gli abbozzi di naso, orecchie e
mandibola e nell’insieme costituisce 1/3 del volume totale dell’embrione.
Il corpo embrionale presenta gli abbozzi di ossa, muscoli, nervi e
grossi vasi. La parete addominale contiene già lo stomaco, il fegato,
il pacchetto intestinale e due organi che successivamente migreranno
nella cavità toracica. Il cuore è già attivo dalla sesta- settima
settimana. E’ in corso la differenziazione sessuale nel senso
determinato dal genotipo, XX oppure XY. Per la precisione, la presenza
del cromosoma Y nelle cellule germinali primordiali provocherà da una
parte la formazione dei testicoli e delle relative vie escretrici, dall’altra
la regressione degli organi genitali femminili (tube, utero e tratto
vaginale superiore) che sono abbozzati anche nell’embrione XY; l’assenza
dello stesso cromosoma Y, al contrario, orienterà le gonadi primitive
in senso femminile e favorirà il pieno sviluppo delle tube, dell’utero
e della vagina.
In un
certo senso, quindi, "nasciamo" tutti femmine, almeno
potenzialmente, in grado di acquisire i caratteri sessuali secondari
femminili: solo la presenza o meno di una sostanza di origine
testicolare (MIF) potrà negare o confermare, entro la dodicesima
settimana di gestazione, tale orientamento di fondo. Il fenotipo (cioè
l’aspetto esteriore) maschile o femminile sarà comunque valutabile
dall’ecografista solo più tardivamente, intorno alla quindicesima
settimana, quando si renderanno evidenti i genitali esterni.
Intanto
nella zona dove l’uovo si è annidato adesso è al lavoro un tessuto
molto speciale che cresce rapidamente erodendo la parete uterina. E’
la placenta, un disco a struttura connettivale che al termine della
gravidanza raggiungerà il diametro di 16-20 cm. e il peso
di 500-600 gr. (circa 1/6 del peso fetale), con una faccia
rivolta verso il feto ed una aderente alla parete uterina. La placenta
è l’organo deputato agli scambi respiratori e nutritivi tra madre e
feto, una sorta di vasca in cui il sangue fetale, passando, rilascia le
sue scorie e si rifornisce di ossigeno e nutrienti che la mamma gli
cede. E tutto questo senza che ci sia mai un contatto diretto tra le due
circolazioni, in modo da proteggere il più possibile il feto dal
rischio di trasmissione di eventuali infezioni materne. Tutti gli scambi
avvengono infatti attraverso una sottile membrana di origine fetale che
non permette mai il passaggio di sangue ma solo la diffusione da un
versante all’altro, delle sostanze che dal sangue sono veicolate. La
placenta è anche una grossa ghiandola endocrina in grado di rimpiazzare
degnamente, a partire approssimativamente dall’ottava settimana, la
funzione del corpo luteo ovarico. Per la verità la placenta fa
molto di più, nel senso che concorre alla costituzione della cosiddetta
unità materno-feto-placentare, un insieme complesso che, grazie ad un
corredo enzimatico ben assortito, produce in quantità industriali sia
ormoni di natura proteica (gonadotropina corionica, lattogeno
placentare, tireotropina ecc.), che ormoni steroidei, cioè derivati
dalla struttura fondamentale del colesterolo (estrogeni, progesterone ed
i loro precursori). Si tratta di molecole preziosissime ai fini della
regolare evoluzione della gravidanza, ognuna con una funzione peculiare
nel delicato equilibrio fra i metabolismi materno e fetale. Il lattogeno
placentare (HPL) ad esempio, da una parte prepara la ghiandola mammaria
in vista dell’allattamento, dall’altra stimola la crescita fetale
diminuendo nella madre la sensibilità all’insulina e deviando perciò
verso il feto cospicue scorte di zuccheri ed aminoacidi. Il
progesterone, invece, gioca un ruolo importante proprio nel mantenimento
dello stato di gravidanza (ed è detto "ormone della
gravidanza") in quanto inibisce la contrazione del muscolo liscio
della parete uterina e ritarda così l’insorgenza del travaglio. E
questo mentre gli estrogeni, attivando la sintesi proteica, stabiliscono
nuove connessioni intercellulari proprio a livello dell’utero e, nelle
ultime settimane, preparano il terreno in vista dello stesso travaglio
di parto.
La
placenta è collegata al feto dal cordone ombelicale, un'altra struttura
di natura connettivale che a termine di gravidanza avrà un diametro di
15-20 mm. ed una lunghezza di 50-60 cm., con un caratteristico aspetto a
spirale. Nel calibro del funicolo scorrono tre grossi vasi: una vena
ombelicale, che trasporta sangue arterioso, ricco di ossigeno, dalla
placenta al feto, e due arterie ombelicali che al contrario portano via
dal feto alla placenta sangue carico di scorie, in modo che possa
riossigenarsi. La vena è 2-3 volte più voluminosa delle due arterie
che, una volta giunte nella placenta, si ramificano in una serie di
villi coriali sempre più sottili attraverso le cui pareti si verificano
gli scambi metabolici e respiratori fra il versante materno e quello
fetale. Gli stessi villi, poi, ripercorrono la strada inversa fino ad
originare la vena ombelicale. La placenta è un organo speciale, sia per
l’intensa attività proliferativa che per le numerose funzioni che
assolve. Lo stesso si può dire, in un certo senso, per il cordone
ombelicale che da qualche anno si è rivelato preziosissimo anche dopo
la gravidanza, quando il bimbo ha già visto la luce e si nutre del tuo
latte! Dal funicolo può infatti essere prelevata facilmente una
discreta quantità di sangue fetale, le cui cellule, essendo poco
differenziate, sono dotate di una formidabile capacità proliferativa.
Ebbene, questa proprietà può rivelarsi utilissima in alcune condizioni
particolari, soprattutto nei pazienti affetti da tumori ematologici
(spesso bambini) che vengono sottoposti a pesanti cicli di
immunosoppressione del midollo osseo in vista del trapianto. La
trasfusione di sangue fetale immunocompatibile, in questi casi, può
servire a ridurre i gravi rischi infettivi ed emorragici che questi
pazienti corrono.
Anche tu puoi contribuire, acconsentendo al
prelievo del sangue cordonale, operazione semplice e del tutto priva di
rischi sia per te che per il tuo bambino
4° mese:
Col
primo trimestre si è chiuso un periodo critico della gravidanza, quello
in cui è massimo il rischio di aborto (10-15% di tutti i concepimenti),
quello in cui l'assunzione impropria di farmaci ed alcune malattie
infettive possono arrecare i danni più gravi ai tessuti
embrionali ancora poco differenziati.
Questi tessuti possiedono infatti una straordinaria capacità
proliferativa: dunque qualunque "guasto" al corredo
cromosomico di una cellula si ripeterà in tutte le generazioni di
cellule figlie, compromettendo in buona parte la funzionalità
dell'organo interessato.
Dal quarto mese, in genere, anche i fenomeni neuro-vegetativi materni
(nausee, vomito, scialorrea, vertigini, ecc.) tendono a regredire,
segnalando così il raggiungimento di un migliore equilibrio
psico-fisico nella futura mamma e l'apertura di una fase nuova.
Si va pian piano realizzando e stabilizzando una serie di preziosi
meccanismi di adattamento dell'organismo materno nei confronti dello
stato di gravidanza.
I
potenti stimoli endocrini hanno già indotto un notevole sviluppo delle
fibre muscolari uterine che si sono allungate ed ispessite. L'ulteriore
aumento di volume dell'utero sarà dovuto adesso alla crescita del feto
e dei suoi annessi che determinerà una vera e propria espansione
dell'organo in tutte le direzioni, soprattutto in
senso longitudinale.
Prima della gravidanza l'utero era lungo 6-7 cm. e pesava circa 80 gr.
Alla fine della gestazione supererà i 30 cm. di lunghezza e peserà
circa 1 kg.
Dal
quarto mese in poi l'utero non può essere contenuto entro il bacino e
la sua estremità superiore può essere palpata in addome: la misura
dell'altezza del fondo uterino fornirà al ginecologo di mese in mese un
indice indiretto dell'accrescimento fetale.
Inoltre
l'organo comincia a ruotare da sinistra verso destra, dislocato in tal
senso dalla presenza, nel bacino a sinistra, del retto-sigma, l'ultimo
tratto di intestino.
Anche
il collo uterino subisce delle modificazioni morfologiche e funzionali.
L'aumentato afflusso di sangue gli conferisce una consistenza pastosa ed
una colorazione cianotica caratteristica, uguale peraltro a quella della
vulva. Le ghiandole del canale cervicale intanto aumentano notevolmente
la loro produzione di muco fino a formare un vero e proprio tappo
mucoso, piuttosto denso, sistemato davanti all'ingresso della cavità
uterina per proteggerla dai microrganismi patogeni che dall'ambiente
esterno penetrano in vagina.
In
gravidanza il collo dell'utero ha poi un altro ruolo, ancora più
prezioso e tipico della specie umana. Esso funge da supporto meccanico
per la camera gestazionale: opponendosi alla forza di gravità che
tenderebbe ad espellerla, le consente di crescere indisturbata senza che
il suo stesso peso laceri le membrane amniocoriali o stacchi la placenta
dalla sua area d'inserzione sulla parete uterina. Tutto questo grazie ad
una robusta trama di fibre connettivali, pronta ad allentarsi e
sciogliersi solo in prossimità del travaglio di parto: il massimo
dell'efficienza!
Anche
l'aumento di peso della futura mamma adesso è più evidente. Se finora
l'incremento è stato di 1 kg. circa, d'ora in poi procederà al ritmo
approssimativo di 400 gr. a settimana, fino a realizzare, se non ci sono
particolari restrizioni dietetiche, un aumento al termine della
gestazione di 12 kg. circa.
A cosa è dovuto l'aumento di peso in gravidanza?
E' facile intuire che sono diversi i fattori responsabili, primo fra
tutti il feto con i suoi annessi: un bimbo di 3400 gr., per esempio,
porterà con sé al momento del parto una placenta di 600 gr. e
liquido amniotico per 800 gr. circa.
Il secondo elemento più importante è la ritenzione idrica da parte di
tutti i tessuti, in particolare di quello connettivo.
Essa è
dovuta ancora una volta all'azione degli estrogeni e può comportare
anche edemi alle gambe.
L'utero
cresce di 1 kg., rimangono da ricordare le mammelle ed il sangue:
quest'ultimo, diluendosi, aumenta la sua massa liquida di
1-1,5 litri e quella di globuli rossi di 200-400 ml.
Il tutto per soddisfare le accresciute esigenze di un circolo che adesso
comprende anche il distretto placentare.
Un'ultima
nota. E' ormai chiaramente dimostrato che incrementi ponderali
eccessivi, specie se associati ad altri fattori di rischio, sono
correlati alle più temibili complicanze del terzo trimestre (gestosi, distacco intempestivo di placenta, ecc.).
Dunque d'ora in poi occhio alla bilancia e… al carrello della spesa.
5° mese:
Il
bambino si muove molto e la madre può già sentirlo.
L'aumento
delle cellule nervose è giunto a termine e, a partire da questa
settimana, il suo cervello crescerà di 90 gr. al mese.
La
pelle continua ad essere raggrinzita perché non contiene ancora dei
grassi. Sui polpastrelli delle dita, ci sono già le impronte digitali e
le unghie sono formate del tutto.
L'evoluzione del sistema respiratorio continua e la differenziazione
sessuale è completa.
Verso
la fine del 5° mese egli è coperto da un leggero strato di peli, ha un
po' di capelli ed appaiono le prime ciglia e sopracciglia ma, per il
momento, esse sono bianche. Il pancreas comincia a produrre insulina.
Il
futuro bebè pesa 650 gr. e misura 30 cm.
Sviluppa
i suoi sensi: prima il tatto e poi l'odorato, il gusto, l'udito e la
vista.
Adesso
potrà succhiare il dito ed esercitarsi così per perfezionare il
riflesso di suzione che mette in pratica quando deve succhiare, una
volta venuto al mondo.
Alla
fine del 5° mese, il cervello ed il midollo osseo sono completamente
formati e da questo momento e fino alla fine della sua vita adulta, egli
non svilupperà alcun neurone in più. Il feto dorme la maggior parte
del tempo: a volte cade in un sonno molto profondo ed altre volte più
leggero. Quando non dorme, più o meno due ore al giorno, è molto
attivo. Se è una bambina, si formano la vagina e le ovaie, che
contengono 6 milioni di cellule primitive.
Vivrai
un periodo meraviglioso nel quale, normalmente, ti sentirai molto bene
perché la fatica e le nausee dei primi giorni sono finite. Inoltre, non
avrai un ventre troppo voluminoso e quindi potrai sentirti molto attiva,
con una grande voglia di muoversi e di fare tante cose. Il bebè è ben
installato e non ci sono minacce d'aborto.
Per
questo motivo è il momento migliore per fare viaggi, escursioni,
passeggiate e per decorare la cameretta del bebè, perché no?
Sentirai
la temperatura corporea aumentare e, a volte, suderai di più. Questo
succede perché l'ipofisi lavora di più ed il corpo ha bisogno di
liberare l'eccesso di residui che produce.
Poiché
dovrai respirare più in fretta (per ossigenare il bambino e liberarlo
dall'anidride carbonica), ti stancherai prima del solito. Avrai più
difficoltà a respirare perché l'utero è cresciuto ed ha spostato la
massa addominale verso l'alto.
E' il
migliore momento per iniziare gli esercizi di controllo della
respirazione che ti saranno molto utili per la preparazione al parto.
E'
possibile che tu abbia più fame. E' una risposta naturale al
cambiamento che si è prodotto nel vostro metabolismo. Puoi mangiare in
maggior quantità, ma non sotto il pretesto che devi mangiare per due.
Devi controllare il peso per evitare dei problemi e seguire una dieta
ricca e completa.
E'
anche il periodo di varici, smagliature, emorroidi e cellulite.
Questo
è dovuto ad una cattiva circolazione. Per migliorare la situazione, è
bene che tu metta le gambe in alto, che non resti troppo tempo in piedi
e che non faccia dei bagni caldi o ti depili con la cera a caldo.
Per
quanto riguarda i sintomi fisici, abbiamo: movimenti fetali, un flusso
più abbondante, l'aumento dei battiti del polso, cambiamenti nella
pigmentazione della pelle, mal di schiena, crampi alle gambe, acidità
di stomaco.
Per
quanto riguarda i sintomi emotivi c'è l'accettazione della realtà
della gravidanza, minori sbalzi d'umore, distrazione ed una certa
irritabilità.
Se
decidi di fare un viaggio, è bene consultare il medico prima di partire
per verificare che tutto è in ordine perché, anche nel caso di
gravidanza a basso rischio, un viaggio a grande distanza non è
consigliato.
I
viaggi durante il secondo trimestre sono un'occasione perfetta per
profittare di un soggiorno con il proprio compagno e distrarsi prima
della nascita del bebè.
Dopo
aver ottenuto il permesso del medico, dovrai pianificare il viaggio e
prendere qualche precauzione affinché tutto vada bene. E' necessario
rispettare la dieta perché il bebè continua ad avere bisogno degli
stessi alimenti. Non bere acqua del rubinetto se vai in un Paese
straniero; cerca di
urinare
più volte al giorno ed è importante che ti muova durante il tragitto,
per non avere problemi circolatori.
6° mese:
Il
bambino comincia ad essere talmente cresciuto da poter essere quasi in
grado di vivere fuori dal ventre materno.
La sua
attività continua e la madre lo sente: ogni mezz'ora fa dei movimenti
ma sempre con delle variazioni poiché alcuni li fa mentre è sveglio ed
altri mentre dorme.
In
questo periodo rimane sveglio per quattro ore. Comincia a reagire ai
rumori esterni.
Nel suo
viso si possono vedere le ciglia e le sopraciglia, il naso, le orecchie
sono più grandi ed anche il collo si fa più visibile.
Con
grande frequenza si succhia il dito e, a volte, ha anche il singhiozzo.
I
polmoni hanno raggiunto uno stadio di sviluppo rilevante, ma sarà
soltanto a partire dall'8° mese che saranno pronti per funzionare
correttamente.
Il
bambino pesa 1 chilo e misura 37 cm. La sua pelle è sottile e non
grassa, le impronte digitali sono visibili. Le palpebre iniziano e
separarsi e gli occhi si aprono.
La
differenziazione degli organi sessuali si è completata. Il numero
totale di neuroni si acquisisce definitivamente ed a partire da questo
momento non si divideranno più.
Inghiotte
sempre più del liquido amniotico. Una piccola parte è rigettata dalla
pelle ed il resto attraversa le vie digestive e viene espulsa sotto
forma di urina dopo essere stata filtrata dai reni. Egli respira questo
liquido che lo aiuta a fare in modo che le pareti polmonari rimangono
separate e non si uniscano.
Adesso
potrai mostrare un ventre rotondo.
Sentirai
il peso ed tenderai a buttarti all'indietro per compensarlo. Le curve
che avevi sono sparite e puoi usare i vestiti premaman.
Ciò
che sentirai oggi è " male ai reni " ma in realtà si tratta
di mal di schiena provocato dallo spostamento del centro di gravità che
ti fa adottare posizioni diverse per mantenere l'equilibrio.
Per
prevenire questi mali, la cosa migliore è usare delle scarpe basse e
comode.
In
questo periodo avrai più difficoltà ad addormentarti. E' possibile che
tu non abbia questo problema quando vai a letto, ma potrai svegliarti
durante la notte e non riuscire più a dormire. Il fatto è che il
bambino si è svegliato e ti impedisce di dormire con i suoi movimenti.
C'è
anche la paura del parto, qualche malessere o disturbo.
Non
dovrai mai prendere sonniferi senza prescrizione medica. La cosa
migliore che potrai fare è di bere del latte o una tisana prima di
andare a letto o fare qualche esercizio di rilassamento. Oltre al mal di
schiena, potrai sentirti più gonfia, avrai forse dei crampi alle gambe,
varici o emorroidi o un aumento del volume del seno. Sul piano emotivo,
avrai dei cambiamenti di umore, distrazioni frequenti o angosce per il
futuro. Fino a qualche anno fa, dire che una donna si stava preparando
all'arrivo di un bambino, significava avere la cameretta pronta, con
mobili, vestitini ben in ordine e la valigia già pronta per andare
all'ospedale.
Oggi,
preparare l'arrivo del bambino significa prepararsi per il momento
della
nascita. I
futuri genitori leggono decine di libri, cercano delle informazioni su
Internet e partecipano alle visite prenatali. E'
quindi normale vedere le giovani coppie che prendono lezioni per la
preparazione al parto.
La
maggior parte di questi programmi si basa su:
1) un'informazione
dettagliata per ridurre le paure ed aumentare la capacità per far fronte al dolore;
2) apprendimento delle tecniche speciali di rilassamento,
distrazione, controllo muscolare ed attività respiratoria;
3) sviluppo di una relazione di lavoro effettiva tra la futura madre
ed il suo compagno che potrà aiutare la madre a ridurre la propria
ansia ed usare i propri sforzi nella maniera migliore.
Queste
lezioni di preparazione al parto presentano numerosi vantaggi per le
coppie che le seguono, ma è anche vero che ci sono coppie che ottengono
migliori risultati di altre.
Tutto
sta nell'essere a proprio agio nel gruppo e nel sentire il desiderio di
condividere le proprie esperienze e sentimenti con altre coppie.
I
vantaggi sono:
1) una
maggiore partecipazione del padre alla gravidanza;
2) possibilità
di un parto più breve e migliore, grazie ad una maggiore comprensione
del problema;
3) l'opportunità
di ricevere delle istruzioni pratiche sulle tecniche di
respirazione
e rilassamento.
7° mese:
I
movimenti respiratori del feto sono sempre più regolari. Gli occhi si
aprono del tutto e gli organi, come lo stomaco e l'intestino, funzionano
normalmente, anche se non saranno del tutto pronti fino al momento del
parto.
L'udito
definitivo è già pronto dalla fine del 6° mese ed il feto è
sensibile ad i suoni e lo manifesta: quando c'è un rumore forte (ad
esempio una porta che sbatte) il feto si muove e se ascolti la musica
classica, si rilassa.
Alla
fine del 7° mese, il futuro bebè è talmente cresciuto che l'utero
comincia ad essere troppo stretto ed egli non può più muoversi come
prima. Alla fine di questo mese il bebè pesa più di un chilo e mezzo e
misura 42 cm.
In
questo mese il feto succhia spesso il suo dito, può avere il
singhiozzo, percepire il gusto dolce ed amaro, rispondere agli stimoli
(dolore, luce e suono inclusi). La funzione della placenta inizia a
diminuire allo stesso modo del liquido amniotico.
In
questo periodo ti sentirai più "voluminosa". Non solo il feto
è cresciuto e si è sviluppato quasi del tutto, ma anche tutti gli
organi del vostro corpo, salvo il fegato, sono aumentati di volume. Il
tuo cuore batte più in fretta ed il volume sanguigno circola più
rapidamente. La pigmentazione della pelle continua. Potresti notare una
linea che attraversa l'addome, dall'ombelico fino al pube e ciò è
dovuto all'aumento di un ormone che è secreto dall'ipofisi. Le
ghiandole mammarie, che erano atrofizzate iniziano a prepararsi per la
futura lattazione.
Se
quando ti svesti noti delle macchie all'altezza dei seni, non
preoccuparti, è dovuto al colostro che esce spontaneamente e che viene
prodotto dalla prolattina o ormone da latte (che è anche responsabile
della sintesi).
Se
scegli l'allattamento al seno per il tuo bebè, il colostro sarà il
primo latte che il bambino prenderà. E' ricco di anticorpi e dà al
bambino una prima protezione.
L'utero
continua ad aumentare di volume, supera l'ombelico di 4-5 cm. e, per
questo motivo, la sensazione di pesantezza aumenta e voi avete tendenza
a sentire una sorta di peso ai polmoni.
Anche
al 7° mese puoi sentire una serie di cambiamenti di ordine fisico ed
emotivo. Nel primo gruppo ci sono difficoltà ad addormentarti, varici,
emorroidi, mal di schiena, congestioni nasali, mal di testa o perdite
vaginali più abbondanti.
Potrai
anche sentire una crescente apprensione per la maternità, la salute del
bebè ed il parto, avere maggiori distrazioni, aumento della sonnolenza,
aumento della sensazione di pesantezza ed infine ansia. Tra i bebè che
nascono prematuramente, un terzo dipende dalla dilatazione che è
iniziata molto presto, un terzo dal fatto che le membrane si rompono ed
un terzo per problemi materni o fetali.
Tuttavia
i progressi della tecnica hanno ridotto il numero di parti prematuri.
Esistono
molti fattori che possono aumentare il rischio di un parto prematuro.
Se la
madre infatti ha dei fattori a rischio, avrà più possibilità di avere
un parto prematuro, anche se oggi in alcuni casi si riesce a portare a
termine la gestazione.
Alcuni
fattori di rischio sono: il fumo, l'alcol, l'abuso di medicinali, lo
stress, l'età della madre, una nutrizione insufficiente, gestazioni
multiple, squilibrio ormonale, ecc....
Alcune
volte, senza presentare nessuno di questi fattori, la madre può entrare
in una dilatazione prematura, senza alcuna ragione apparente.
Quando
ci sono dei rischi, si può ridurre l'incidenza delle nascite premature
con l'educazione ed il controllo dell'utero.
Se la
dilatazione inizia troppo presto, è possibile ritardare la fase di
espulsione fino al momento in cui il bebè è più maturo, perché anche
un piccolo ritardo può essere benefico.
Se hai
sintomi quali crampi simili a quelli delle mestruazioni, nausee o
indigestioni, dolore o pressione nella parte bassa della vostra schiena,
cambiamento delle perdite vaginali o rotture delle membrane, consultate
il vostro medico o andate all'ospedale. Il momento di portare il tuo
bambino al mondo si avvicina e non sarebbe male iniziare i corsi di
preparazione al parto. Questa preparazione deve essere orientata al
controllo della respirazione affinché possiate superare questo momento
senza paura e partecipare attivamente alla nascita del tuo bambino.
È una
pratica che deve cominciare il più presto possibile affinché i
riflessi che possono crearsi possano essere applicati quando si vuole.
"Il
parto indolore" non ha per obiettivo di eliminare tutto il dolore,
ma controllarlo. Questo metodo permette alla madre di affrontare la
nascita con serenità: poiché conosce le tappe che ci saranno fino al
momento di avere il bambino tra le braccia, la mamma non ha più paura
ed i muscoli si rilassano e rispondono meglio agli stimoli. In questo
modo la madre soffre meno.
8° mese:
Il tuo
bebè sta per concludere la sua preparazione per vivere una nuova vita
fuori di voi.
Tra
poco potrai vedere il suo viso che hai sognato da 8 mesi.
E' il
momento di preparare le ultime cose della sua cameretta, la valigia per
la maternità e le tue lezioni di rilassamento.
L'ottavo
mese è il momento in cui il feto sceglie la posizione per nascere.
Normalmente
con la testa verso il basso ed il sedere verso l'alto. Le ossa
continuano ad allungarsi.
Il
futuro bebè inghiotte molto liquido amniotico ed urina molto.
La
placenta ha acquistato dimensioni più grandi a causa del grosso volume
che ha ed il bambino non ha più spazio per muoversi.
Il
bambino migliora il proprio aspetto con uno strato di grasso che copre
la sua pelle.
A poco
a poco questo strato sarà sostituito da un altro strato di protezione
(vernice), che poi sparirà.
Grazie
all'ultima ecografia, il medico saprà che posizione ha adottato il
bambino per nascere.
La
musica e le parole (soprattutto quelle del padre, che hanno un tono più
basso) faranno battere più forte il cuore del bambino. Il livello di
calcio nel sangue del bebè è più alto di quello di sua madre. Ora si
formano le macchie sulla pelle. Non sono il risultato di un
trauma, né di una voglia insoddisfatta.
Qualsiasi
parte del corpo può esserne colpita, ma più spesso si tratta del viso,
del collo e della schiena.
Alcune
di queste macchie restano per tutta la vita, altre si modificano con il
tempo ed altre ancora spariscono del tutto durante la crescita.
Adesso
il bebè pesa 2,5 kg. e misura 47 cm.
Visto
che il tuo bambino assorbe molto calcio, devi consumarne di più per
proteggere le vostre ossa ed i denti.
Consuma
latticini e formaggi in genere per avere il calcio di cui hai bisogno.
Dato
che l'utero è aumentato di volume di almeno 10 volte, sentirai come i
tuoi polmoni si comprimono.
L'ombelico
tira ed potrebbe anche attorcigliarsi.
In
questo periodo potresti avvertire delle contrazioni, ma questo non vuol
dire che il parto si avvicina.
Se le
contrazioni non sono regolari, non preoccuparti, anche se è sempre bene
consultare il tuo ginecologo.
Sul
piano emozionale, invece, puoi continuare a sentire le stesse sensazioni
di quando eri al settimo mese, anche se adesso il parto si avvicina
veramente.
Continuerai
a perdere o dimenticare le cose, ad essere ansiosa per il momento del
parto, per la tua salute e quella del tuo bebè. Sul piano fisico,
sentirai la mancanza di fiato dovuta all'ingrandimento
dell'utero,
delle varici ed emorroidi, al colostro, problemi di costipazione, mal di
testa o di schiena.
Durante
le prime due settimane dell'ottavo mese è obbligatoria una visita
ginecologica.
E'
necessaria per verificare che la crescita del feto sia normale, per
controllare il collo dell'utero e la tua salute.
Questa
visita serve inoltre a sapere se la posizione del bebè è corretta
(perché il bebè adotta la posizione definitiva in questo periodo) ed a
determinare se potrai avere un parto naturale o se avrai bisogno di un
cesareo.
Nello
stesso tempo sarà praticata una radiopelvimetria per determinare le
dimensioni del basso ventre: si farà un prelievo di urina, si misurerà
il tuo peso e la sua pressione sanguigna, oltre ai battiti del cuore.
Quando
sei nell'ultima settimana di gravidanza, hai bisogno di riposo.
Ti sei
occupata della casa, hai lavorato e nutrito il bebè che porti in
grembo.
Sei
stanca perché il tuo ventre pesa, la circolazione sanguigna non è
molto buona, gli organi sono compressi e non puoi respirare come
vorresti.
E'
normale che adesso tu faccia tutto con più calma e che ti rilassi, in
modo da arrivare tranquilla al grande giorno.
Durante
questo periodo, cerca di evitare i lavori pesanti ed i grandi sforzi.
Definisci gli ultimi dettagli della cameretta del bebè e prepara una
lista di conoscenti che ti possano aiutare nei primi giorni del ritorno
a casa.
I tuoi
amici e la tua famiglia saranno molto contenti di poterti aiutare.
9° mese:
Arrivata
al nono mese di gravidanza non dovrai aspettare molto per poter
abbracciare il tuo bambino.
E' è
già pronto a nascere, tutti gli organi si sono sviluppati, anche se
alcuni di essi avranno bisogno di più tempo per essere del tutto
funzionali.
La
pelle è liscia, lo strato di vernice è parzialmente caduto e galleggia
nel liquido amniotico.
Il
cranio non è del tutto ossificato: le due fontanelle si formeranno
qualche mese dopo la nascita.
Il
cervello continuerà il suo sviluppo fino al momento in cui il bambino
avrà 18 o 20 anni e si formerà grazie alle esperienze di vita di tutti
i giorni.
Il
bebè espelle tra i 25 ed i 30 ml di urina ogni ora.
L'urina
viene espulsa nel liquido amniotico, dove si bagna il bebè. Quando si
rompono le acque, il liquido esce dal collo dell'utero che è in fase
dilatatoria, in modo da fungere da lubrificante per facilitare il
passaggio del bambino.
Nelle
ultime settimane, il bebè cresce, diventa più forte ed ingrassa. Non
riesce quasi a muoversi (anche se continua a dare qualche calcio nel
pancione) e sarà molto contento di poter uscire.
Alla
fine di questo mese pesa in genere 3 kg. e misura 50 cm.
Dato
che stai vivendo la fase finale della gravidanza, è possibile che ti
sentirai tirare la parte bassa del ventre e avrai dei dolori diffusi in
tutto il corpo, che si prepara per il parto. E' dunque normale che i
legamenti facciano male.
Il bebè è pesante ed adotta una posizione per nascere, sentirai quindi
più che mai il suo peso.
Sul
piano fisico, hai gli stessi sintomi dei mesi precedenti ma adesso che
il bebè è pronto a nascere, puoi respirare più facilmente.
E'
possibile che avrai più difficoltà ad addormentarti.
Sul
piano emotivo, sei eccitata, ansiosa, impaziente ed immagini molte cose
riguardanti il tuo bebè.
Non sei
tranquille e ti mostri irascibile nei confronti di persone che ti
bombardano di domande sulla tua gravidanza, che non sembra finire mai.
Grazie al loro istinto, le donne si rendono conto del momento esatto per
andare in ospedale o per telefonare al medico.
Non si
sa esattamente cosa provochi il parto ma si pensa che si tratti di una
serie di sostanze naturali prodotte dal corpo e chiamate prostaglandine
perché stimolano l'attività muscolare uterina e provocano la
liberazione di ossitocina, entrambi fattori importanti della
dilatazione.
I cambiamenti fisici del pre-parto sono:
. sensazione
crescente di pressione sull'osso sacro e sul retto;
. perdita di peso o cessazione dell'aumento del peso;
. perdite
rosacee o di sangue;
. aumento
delle contrazioni ;
· diarrea
Il parto non è ancora iniziato se hai questi sintomi:
· le
contrazioni non sono regolari e non aumentano di intensità;
. le
contrazioni spariscono quando cambiate posizione;
· le
perdite sono di colore marrone.
Tuttavia,
quando le contrazioni del pre-parto iniziano a farsi più frequenti e
dolorose, puoi domandarti se è il buon momento.
Sarai allora pronta per il parto se:
· le
contrazioni si intensificano quando cambiate posizione o se non
spariscono;
. il dolore inizia nella parte bassa della schiena e va verso la parte
inferiore dell'addome e verso le gambe;
· queste
contrazioni possono essere accompagnate da diarrea;
. le contrazioni sono progressivamente più frequenti e dolorose;
. hai delle perdite rosacee o di sangue;
. si
sono rotte le acque.
Nella
maggior parte dei casi, il parto si svolge senza complicazioni
dell'ultimo minuto. Tuttavia, se sarà necessario, la medicina moderna
dispone di strumenti che l'équipe medica utilizzerà per portare al
mondo il bambino.
L'episiotomia
è un'incisione nella parete vaginale e nei muscoli del perineo,
praticata dai medici nel momento dell'espulsione. Alcuni medici la
praticano sistematicamente, mentre altri solo in caso di necessità.
Si fa
quando la testa del bebè è già fuori, durante una contrazione. Non è
necessario procedere con l'anestesia ma, dopo il parto, dovrà essere
fatta per ricucire la ferita.
Dopo il
parto, dovrai aspettare tra le tre e le quattro settimane perché la
ferita si cicatrizzi.
I primi
giorni sono in genere dolorosi, soprattutto quando ti siedi. L'igiene è
indispensabile ed i rapporti sessuali devono essere evitati ad ogni
costo (in ogni caso alcune settimane dopo il parto).
Il
forcipe è una pinza con le estremità a forma di cucchiai che si adatta
alla testa del bebè e che viene impiegata per farlo uscire dal ventre
della mamma, qualora ci fossero dei problemi.
Attualmente
questo metodo non presenta problemi per la madre o il bambino. Viene
utilizzato quando il bebè è troppo grosso, quando è prematuro
(affinché non faccia sforzi per nascere), quando si è fatto ricorso ad
una peridurale o se si vuole evitare un parto lungo.
Il cesareo consiste nel fare un'incisione all'addome, ai muscoli e
all'utero della madre per facilitare la nascita del bebè quando non si
riesce per vie naturali. In molti casi i motivi che implicano un cesareo
sono di tipo fisico e, in altri casi, si tratta di ragioni legate al
problema della madre: diabete, herpes genitale.
In
tutti questi casi, il cesareo è stato deciso prima del parto e la madre
si è dunque potuta preparare.
Il
cesareo si realizza sempre più spesso sotto anestesia peridurale in
modo che la madre possa assistere alla nascita del suo bebè. Il
postoperatorio
non dura molto più di un parto normale. L'indomani la madre può
alzarsi ma dovrà restare in ospedale ancora per qualche giorno.
Anche
se il parto è legato al dolore e questo non può eliminarsi del tutto,
la medicina moderna ci offre delle soluzioni in grado di ridurre o
controllare il dolore.
Tutte
le madri si sentono angosciate ed hanno paura del momento del parto,
soprattutto se diventeranno madri per la prima volta.
Se
affronti questo momento in piena sicurezza e se hai seguito i corsi di
preparazione al parto, avrai l'impressione che sia più facile.
Al
contrario, se arrivi angosciata e stressata, avrai la sensazione di
vivere un vero incubo.
Ogni
donna ha un modo diverso di resistere al dolore. Per questo motivo è
necessario che per le donne che ne hanno bisogno vi sia una soluzione.
Oggi la soppressione o attenuazione del dolore è legata all'uso di
tecniche controllate.
L'anestesia
generale viene usata quando lo stato di ansia e di paura della madre, la
fatica o il dolore possono impedire che il parto si svolga
tranquillamente. Normalmente non dura più di un'ora. E' sempre meno
utilizzata poiché è stata sostituita dalla peridurale. I casi nei
quali è ancora utilizzata sono: l'urgenza di praticare un cesareo, il
bisogno di utilizzare il forcipe per separare la placenta o perché la
donna presenta un impedimento fisico (come per esempio una malformazione
della colonna vertebrale).
L'anestesia
peridurale è praticata frequentemente. Presenta molti più vantaggi di
quella generale poiché rende insensibile la parte inferiore del corpo e
permette che la donna sia allo stesso tempo cosciente per assistere alla
nascita. La peridurale è praticata quando il collo dell'utero ha
raggiunto una dilatazione di 3 cm e richiede la presenza continua di
un'anestesista.
L'anestesia
viene iniettata tra la terza e la quarta vertebra lombare ed arriva fino
ai nervi che partono dal midollo osseo.
E'
consigliata per i parti lunghi e molto dolorosi, quando la dilatazione
non avanza o nei casi di donne diabetiche per evitare loro un parto
cesareo.
Tuttavia, l'uso della peridurale provoca mal di testa e dolori lombari
nei giorni che seguono il parto. Può anche richiedere l'uso del forcipe
perché il ventre è insensibile e la donna non riesce a spingere.
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