C’era una volta un piccolo bambino, che nelle notti d’estate in
braccio alla sua mamma, col nasino all’insù, guardava il cielo e
le stelle che brillavano.
Ad un tratto ne vide due che cominciarono a rincorrersi, giocare nel
cielo e poi sparire.
Il bambino stupito e meravigliato sgranò gli occhioni ed esclamò: "Mamma,
ma anche le stelle giocano tra di loro?"
E tutte le sere, quando scendeva la notte, non vedeva l’ora di andare a
guardarle.
Un giorno però disse: "Mamma, ma perché si rincorrono nel cielo e non
scendono a giocare con me? Come possiamo prenderne una?"
E allungava la manina cercando di fermarle... ma loro birichine, quando
stavano per essere prese, scappavano via.
Una stellina, piccola, udì le sue parole e volle scendere a giocare con
lui...
Ma ahimè, il viaggio era lungo e quando arrivò ormai era giorno.
"Devo
fare più in fretta", disse la stellina, "altrimenti, quando
arrivo non mi vede!"
Ma prova e riprova arrivava troppo tardi.
La stellina si disperava, ormai lei voleva bene al bambino,
voleva giocare con lui, ma era piccola e non poteva correre di
più.
Un Angelo che passava di lì, la vide piangere e le disse:
"Aggrappati alle mie ali e io ti porterò."
Ma arrivati sulla terra la stellina si accorse che non riusciva
più a correre e giocare.
L‘Angelo allora prese dalle sue ali due piccole piume e le
regalò alla stellina.
"Tieni,
le disse, con queste potrai volare."
Così lei volò dal bambino e giocarono insieme.
Allora, aiutate dagli Angeli, tante altre stelline vollero
scendere sulla terra per far felici altri bambini, e nelle notti
d’estate, quando si vedono tante piccole luci volare, accendersi
e spegnersi nella notte sono le stelle che sono scese dal cielo
per giocare.
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