I MEZZI

  I mezzi a disposizione dei briganti sono scarsi. "...ci condussero nei tenimenti di Bisaccia, ed avendo essi una vettura soverchia mi obbligarono a mondare su di essa...", racconta un sequestrato .

Sulla consolare che porta a S. Severino, nel territorio di Forino vengono sequestrati due individui che viaggiano "in calesse, che poi eran riconosciuti per tali Antonio Siniscalchi di Baronissi ed Arace Luca negoziante di parimenti di Avellino di che tratta il parziale rapporto del giorno 2, n. 255 dal sottoscritto diretto al Sig. Ministro dell'Interno. Il  primo veniva rilasciato qualche giorno dopo perchè miserabile e dichiarava che i briganti appartenevano alla comitiva Manfra ed erano al numero di nove. L'altro era trattenuto per aver i malviventi chiesto il riscatto di £ 1700. Nella circostanza le assidue perlustrazioni eseguite dalle Guardie Nazionali dé mandamenti di Monteforte, Baiano e Lauro, non che dà Distaccamenti di truppa e Carabinieri, riuscivano prive di effetto".

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