Corso di Restauro Pietro Edwards, prof. Vanni Tiozzo
E’ evidente che nell’intervenire sull’arte, soprattutto sull’arte contemporanea, bisogna evitare la splendor formae, ovvero il raggiungimento di una perfezione d’essere, esegesi di un testo sacro nella “actuosa participatio” d’arte, tipico di chi non legge l’arte come costruzione materiale ma come puro messaggio estetico senza curarsi (salvo in prezzolati “espertise”) di criteri come:
- originale, replica, copia, riproduzione, falso;
Concetti a prima vista riferibili solo alle opere del passato, tuttavia il passato incombe su tutto ciò che sopravvive, quindi su cui sarà valso ragione d’essere intervenuti, con la considerazione che la riproduzione di opere deperibili, purché ciò sia nella consapevolezza dell’atto “no originale”, è comunque un fatto positivo, altrimenti è falso.
«havendo veduto questo anno 1566 in Milano l'originale di Lionardo tanto male condotto che non si scorge più se non una Macchia abbagliata: onde la pietà di questo buon padre rendea sempre testimonianza in questa parte della virtù di Lionardo»
Giorgio Vasari, Le vite de' più eccellenti Pittori, Scultori e Architetti, scritte da M. Giorgio Vasari Pittore e architetto Aretino, Secondo, et ultimo Volume della Terza Parte. Nel quale si comprendono le nuove Vite Dall'anno 1550 insino al 1567, Giunti, Firenze, 1568, p.558-9