La figura di Cristo è centrale e da essa tutta la composizione trae luce. Cristo non è "appeso" alla croce: "sta" in piedi. I suoi occhi sono aperti: è vivo. Essi sono molto grandi, mentre la bocca è piccola e le orecchie quasi invisibili. Gesù contempla il Padre, noi contempliamo il Crocifisso: basta osservare e amare. Gli occhi, inoltre, sono puntati tra il delo e la terra: il suo sguardo d'amore è contemporaneamente per il Padre, per i discepoli e per il mondo. Gesù crocifisso è rivestito di un semplice velo di lino orlato d'oro, come si usava per le vesti sacerdotali nell'AT. È lui il sommo ed eterno sacerdote, che offre se stesso al Padre per tutti noi.

La sua testa è drcondata da una corona di luce, in cui è tratteggiata una croce. Ma il volto e la corona di g!oria, leggermente inclinati, creano un velo d' ombra che copre anche il collo. Come la gloria di Dio nell ' AT era velata dalla nube, ora essa è velata dall'umanità di Gesù. Il petto, la gola e il coIlo sono molto pronunciati; sulla croce infatti Gesù "soffia", dà ai discepoli lo Spirito Santo, inizio della nuova creazione.

Le piaghe delle mani, dei piedi e del costato sono come sorgenti che danno con abbondanza il sangue vivo dell' Agnello di Dio sugli angeli e sul discepolo amato e irrora la terra e genera continuamente nuovi figli. 

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