Fu
la più antica colonia achea d'Italia, fondata nel 730-720 a.C., secondo Strabone, da Is di Helike,
a 200 stadi da Crotone, tra due fiumi, il Crathis (Crati) e il Sybaris (Coscile), che allora
sfociavano separati nello Ionio; il nome Sybaris era quello della capitale della Colchide.
Dopo Crotone e Taranto, fu in assoluto la più grande città della Magna Graecia, con i suoi 100 000
abitanti distribuiti in 510 ettari: le fonti ricordano un circuito murario di 50 stadi (ca. 10 km).
Nel 530 a.C., con la distruzione di Siris, la potenza di Sibari raggiunse l'apice, tanto da farle
vantare un dominio su un territorio vastissimo (4 popoli e 25 città, dice Strabone), che si
estendeva nell'interno e sul Tirreno: le emissioni degli splendidi stateri incusi in argento segnano
questo particolare momento in cui, alla ricchezza agraria, si affiancò un'attività commerciale di
largo respiro, fino a includere rapporti con la lontana Mileto, in Asia Minore.
Nel 510 a.C. la rivale Crotone seppe ben sfruttare il momento di disordine politico di Sibari,
suscitato dall'avvento al potere del tiranno Telys, che aveva abbattuto il governo aristocratico:
500 nobili furono accolti dai Crotoniati che, guidati dall'atleta Milone (vincitore a Olimpia),
colsero l'occasione per muovere contro i Sibariti, sconfiggerli sul fiume Traente (Trionto) e
distruggere la loro città. I superstiti, rifugiatisi nelle colonie di Poseidonia, Laos e Skydros,
tentarono di rifondare la città: una prima volta, con l'aiuto di Siracusa, nel 476 a.C., una
seconda nel 448 a.C., ma trovarono, in entrambi i casi, la ferma opposizione di Crotone. Finalmente
nel 444 a.C, grazie all'intervento di Pericle, il centro risorse con il nuovo appellativo di
Thourioi, dal nome della vicina fonte Thouria: pur trattandosi di una fondazione panellenica, cui
parteciparono molte città del Peloponneso, grande peso ebbero gli Ateniesi, giunti con 10 navi
sotto la guida di Lampon e Xenocritos; tra i fondatori si annovera il celebre storico Erodoto di
Alicarnasso, che qui terminò la sua fatica letteraria; un amico di Pericle, il filosofo Protagora
di Abdera, si occupò di redigere la costituzione democratica. Al progetto urbanistico attese
l'architetto Ippodamo da Mileto, già autore del piano urbanistico del Pireo, il porto di
Atene.
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