Nel
III° secolo a.C. a designare l’Italia meridionale venne in uso il nome di "Megàle Hellàs" o
“Magna Graecia” come dissero più tardi i Romani, che simboleggiava il contrasto tra la vastità delle nuove terre coloniali e la
“piccola” madrepatria, la Grecia; l’organizzazione statale delle colonie rispecchiava quella delle poleis
elleniche, fondate in pratica sul concetto di città-stato autonome rette da un’aristocrazia
variegata. In effetti i contatti tra le colonie e la madrepatria rimasero sempre molto fitti sia dal punto di vista commerciale, sia dal punto di vista propriamente culturale e sociale. La partecipazione continua degli atleti
"coloniali" ai giochi sportivi che si tenevano in Grecia (Olimpia, Delfi) confermano questi possenti scambi culturali e spirituali con l'Ellade. Lo splendore culturale della Magna Grecia
durato sino al III secolo a.C. ebbe ripercussioni determinanti sulla futura società Etrusco-Latina, alla quale vennero tramandati gli aspetti più significativi dell'arte,
dell'architettura, della scienza e della religione ellenica nel momento in cui le due società entrarono
in contatto, proprio nell'Italia meridionale. Nel sito sono
contenute informazioni indispensabili per approntare un itinerario storico-culturale alla ricerca dei tesori e delle testimonianze lasciate in Calabria dagli antichi greci. |