L'antica
Rhegion sorgeva sulla riva destra dell'Apsias, l'attuale Calcopinace in una posizione strategica
che, assieme alla città di Zancle, odierna Messina, doveva assicurare il controllo delIo stretto,
un passaggio obbligato nelle principali rotte commerciali del Mediterraneo antico. L'estensione
della città moderna coincide purtroppo con l'area dell'abitato greco, quindi molti reperti
archeologici di straordinaria importanza rimangono interrati sotto la città nuova, rendendo
difficile il recupero.
Potente colonia d'origine calcidese, fu fondata ai tempi della guerra messenica, anche con
l'apporto di alcuni nobili Messeni: gli ecisti ricordati dalle fonti letterarie sono Antimnestos di
Zancle ed Artimedes di Calcide. La Messenia, regione occidentale del Peloponneso, era stata sottomessa da Sparta dopo due lunghe guerre svoltesi tra il 743 ed il 628 a.C. Fu
proprio a causa di quelle guerre che un consistente nucleo di profughi si unì ai Calcidesi, provenienti dall’isola di Eubea, raggiungendo per mare le terre della Magna Grecia,
fondando gli uni Zancle, e gli altri Rhegion. I messeni ebbero sempre un importante ruolo politico e militare nell’antica Reghion, ruolo che conservarono fino al V° secolo, quando
nacque la “stella” di Anassilao.
La città, tra il VI e il V a.C., estendendosi su una superficie di 70 ettari, arrivò a contare
20.000 abitanti.
La tirannide di Anassilao realizzò l'unità politica con Zancle e nel V a.C. la città fu provvista
di una prima cinta muraria in mattoni crudi. Nel 387 a.C. venne distrutta da Dionisio che, per
reprimere una rivolta, dopo averla assediata ed espugnata, ne deportò gli abitanti a Siracusa, dal
270 a.C. Reggio entrò nell'orbita romana, assumendo poi il nome di Rhegium Iulium.
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