Il Museo da poco restaurato è ospitato sin dal 1969 in una palazzina di via Risorgimento a pochi passi dal castello di Carlo V e in pieno centro storico. Sono qui confluiti i tantissimi
reperti ospitati prima nel piccolo Museo Civico, e le ricchissime collezioni Lucifero, Albani, Berlingeri, Sculco e Sabatini, organizzate su due piani:
Piano terreno: Nel giardinetto esterno posto all'ingresso del museo, si trovano due grossi vasconi termali in pietra labra provenienti dal carico di un bastimento ritrovato nelle acque di Punta Scifo, provenienti dall'Asia Minore e datati
III° secolo d.C. Sul piano terreno è ospitato un piccolo Bookshop di fianco la biglietteria. I reperti sono esposti secondo un ordine cronologico che parte dalla fase preistorica che espone ascie ed armi litiche, un cranio umano e strumenti
per l'agricoltura. L'età del ferro propone ricchi corredi funerari e manufatti provenienti dall'area Provinciale, una sezione dedicata alla produzione vascolare greca (corinzia, calcidese, attica e italiota) presenta vasi e anfore di rara
fattura e bellezza.
Piano primo: Sul primo piano sono esposti con criterio topografico i ritrovamenti effettuati nell'area urbana di Crotone con grafici e piante che riproducono perfettamente il posto preciso dei rinvenimenti e degli attuali scavi cittadini.
Una sala è dedicata al Tempio di Hera Lacinia ed al suo Tesoro costituito da oggetti votivi in oro, bronzo, marmo e terrecotte rinvenuti nell'area del Parco Archeologico di Capo Colonna (il più importante è il famosissimo Diadema Aureo).
Un'altra sezione è dedicata ai rinvenimenti di Krimisa (Cirò Marina), con i capitelli del Tempio di Apollo, terrecotte votive e marmi decorativi di porte e travi. |