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Arturo Foresto-Val di Susa (fotogramma da filmato girato da Valeria Allais)

V I S I O N I
State leggendo la poesia"La Torre del Ragno " di Arturo Ferrara Viotti, già apparso in Iperspazio Racconti del sito Arte e Letteratura . i


arturo ferrara "Evocazione"pastelli a cera e china, formato a4

Tutti questi NON SONO. Per questo "sono stati". Ed in verità SONO perché "sono stati". Medito su questa APPARENTE contraddizione chiamata VITA e sull'APPARENTE SEGRETO chiamato MEMORIA.
(da miei Pensieri)


arturo ferrara
"Oltre" olio su tavola formato 30 x40


La Torre del ragno
di

Arturo Ferrara

La solita torre,con l’orologio
eternamente fermo,
beffa di un tempo
che fugge veloce.
(Il ragno tesse nei nostri cuori
folli trappole)

Ricordi.... il fiume scorreva,
guardavo i miei sogni
ad uno ad uno arenarsi....
Tu ed io, da opposte sponde,
vie e vite parallele,
senza speranza d’incontro,
in un torbida danza
di parole, gesti, pensieri e onde.
(Non lo sapevamo ancora
Il ragno nella nostra mente
aveva eletto dimora)


Fuggivano, intorno a noi,
ombre di persone pensose,
labili sull’acqua poco chiara.
Fantasmi di un passato,
mai completamente raccontato
scomparivano ancora,
in un ciclo mai compreso....

Eppure , non m’ero arreso:
pensavo ad un ponte,
che ci unisse ad ogni ora,
lasciandoci immobili e uguali

(Poi, non ingenua preda,
sei scomparsa dal sogno,
per guadagnare,come tutti,
un reale, assurdo spazio
una forma, un ruolo, un’identità)

Ricordi....bambina sbriciolavi la terra
e piantavi vite
che qualcuno aveva sradicato o calpestato.
Ma perchè, come, non è nato
e dov’ è il nostro fiore?
La pianta non è germogliata.

Bambino.... dall’alto del monte
guardavo ogni cosa
piccola e lontana
e la realtà come ora,
non mi sembrava
illusoriamente assente e strana

Non lo sapevamo.....
ma la vita passava su se stessa,
come quelle lancette ferme su di noi,
sempre in ritardo,
né la nostra intesa le muoveva,
né il nostro sguardo.

La solita torre con l’orologio,
eternamente fissata l’ora,
se non un istante, la via,
la vita per noi un tempo solo,
diverso (inspiegabilmente)
per ognuno, ma uguale
(da segreti accessi il ragno,
ormai non più sorpesa,
attende chi,ormai,
non si cura dell’ attesa)


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