Arturo
Foresto-Val di Susa
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V I S I O N I
State
leggendo il poemetto "Verso la Luna" di Arturo Ferrara Viotti,
già apparso in Iperspazio Racconti del sito Arte
e Letteratura . i
arturo
ferrara "Evocazione"pastelli a cera e china, formato a4
Tutti
questi NON SONO. Per questo "sono stati". Ed in verità SONO perché "sono
stati". Medito su questa APPARENTE contraddizione chiamata VITA e sull'APPARENTE
SEGRETO chiamato MEMORIA.
(da miei Pensieri)
arturo
ferrara
"Oltre" olio su tavola formato 30 x40
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Verso
la Luna
di
Arturo Ferrara
Un
sogno di Arturo
Primo
viaggio
Una notte di pene , e poi sfuggiti al corpo con l 'anima smarrita
in infiniti tempi e spazi, cercando forse un volto o una voce; insomma
qualcosa, QUEL QUALCUNO che già da tempo aveva chiamato, slanciati
nel nulla da cui si era partiti sentendosi come arrivati . Un desiderio
e poi la fine dei desideri. Soli con l 'aspirazione divenuta forma
a non esserlo più .
La galleria
Allora è proprio vero: uno stretto cunicolo attraverso. Tra voci
di bimbo e disperati pianti e poi risate assurde e grida disumane.
Io credevo di salire, ma non precipitavo forse?
Il silenzio
Sono passato tutto è passato qui dove il presente è futuro. Ora
sono in un silenzio assurdo di una oscurità densa di anime invischiate.
Anime terribili e silenziose solo apparse, mai vissute. Occupano
un assente spazio nella mia mente come un vuoto di memoria divenuto
forma e materia e storia, confine. La paura è sentire il nulla così
vicino il punto di non ritorno a venire.
Tu
dove sei ?
E' possibile, dimmi è vero non ci sei nel mio sogno tu che sei il
sogno. Dove sei luce che mi riscaldi e voce che mi attraversi per
ritornare. La tenebra è più buia senza te ed il freddo è ghiaccio
in cui sono congelato senza il tuo calore.
Capelli di luna e occhi di cielo senza di te voglio ritornare. Fermate
se potete con un pensiero il mio cammino. Perché lo specchio mi
ha dimenticato ?
Perché
pensare a me?
Perché pensare, e poi…. a me ? O magari tornare…. ma sono già troppo
lontano .Troppi mondi ed ere sono passate sotto di me non sono ghiaccio,
ma fuoco, che incautamente hai acceso nei secoli dei secoli, meteora
proiettata, pianeta sfuggito alla sua orbita.
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