BLOCCO 7

PIANOTERRA

Le condizioni abitative, sebbene differenti nei vari periodi di esistenza del campo, furono sempre disastrose. I detenuti arrivati con i primi convogli dormivano sulla paglia sparsa sul pavimento di cemento, successivamente si usarono pagliericci. In una sala che poteva contenere a fatica 40 - 50 persone, dormivano circa 200 persone. I pancacci a tre piani in-trodotti successivamente non migliorarono le condizioni abitative; per ogni piano dei pancacci dormivano in genere due detenuti. Per coprirsi erano disponibili soltanto di ritagli di coperte sporche e lacere. Di migliori condizioni abitative godevano i prigionieri addetti a funzioni amministrative, ai quali di norma venivano assegnati locali separati. Nel campo madre la maggior parte degli internati abitava in blocchi in muratura ad un pia-no, a Birkenau, invece di baracche senza fondamenta, direttamente sulla terra acquitrino-sa. Il frammento di baracca in muratura realizzato in scala 1:1, mostra le primitive condi-zioni abitative di Birkenau.

SALA 6, PRIMO PIANO

Le fotografie ed i modelli dei due tipi di baracche di Birkenau (in muratura e di legno), mo-strano le condizioni abitative e sanitarie nel campo di concentramento.

SALA 7, PRIMO PIANO

Il clima malarico di Oswiecim, le pessime condizioni abitative, la fame, il vestiario insuffi-ciente ed impotente contro il freddo, non cambiato e non lavato per lunghi periodi, i topi e gli insetti erano la causa della diffusione di malattie ed epidemie che decimavano i prigio-nieri nel campo. Molti malati non venivano accettati in ospedale per il troppo affollamento; in tale situazione i medici delle SS conducevano periodicamente delle selezioni, sia tra i malati ed i convale-scenti in ospedale, sia tra gli internati alloggiati in altri blocchi. I pił deboli e coloro che non davano speranze di pronta guarigione erano portati nelle ca-mere a gas, oppure soppressi in ospedale con iniezioni di fenolo al cuore. Anche per que-sto i detenuti spesso chiamavano l'ospedale "anticamera del crematoro".
Come in altri campi di concentramento anche nel KI Auschwitz i medici delle SS eseguirono molti esperimenti criminali sui prigionieri. Il prof. Dott. Carl Clauerg al fine di elaborare un metodo per lo sterminio biologico dei popoli praticava nel blocco 10 sulle donne ebree criminosi esperimenti di sterilizzazione.
Il Dott. Joseph Mengele, nell'ambito delle sue ricerche genetiche ed antropologiche, sottoponeva bambini a esperimenti (gemelli e menomati fisici). Ad Auschwitz sono state condotte anche prove di applicazione di nuovi farmaci e preparati: venivano sfregate sostanze tossiche sull'epidermide dei detenuti, venivano effettuati innesti di pelle, ecc. Centinaia di uomini e donne perirono durante gli esperimenti e coloro che sopravvissero, riportarono danni seri alla salute e mutilazioni permanenti.

Blocco 11