CAMPO DI CONCENTRAMENTO DI AUSCHWITZ

LOCALIZZAZIONE

Il campo è collocato in un piccolo villaggio chiamato Blumenthal, che oggi fa parte della città di Brema.

Per cinque anni il campo di concentramento di Auschwitz suscitò una sensazione di terro-re tra le popolazioni dei paesi occupati dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il campo fu fondato nel 1940 per i prigionieri politici polacchi. Inizialmente doveva servire da strumento di terrore e di sterminio dei polacchi; successivamente i nazisti iniziarono a deportarvi gente di tutta Europa, principalmente ebrei provenienti da stati diversi, ma anche prigionieri bellici sovietici e zingari. Tra i detenuti c'erano anche cechi, jugoslavi, austriaci, tedeschi, ecc.
Durante tutto il periodo di esistenza del campo vi continuarono ad arrivare trasporti di prigionieri politici polacchi. Al termine della campagna di settembre 1939 la città di Oswiecim e le località situate nei sui dintorni furono annesse al Reich. Nello stesso tempo i nazisti cambiarono il suo nome in Auschwitz. Già verso la fine del 1939 nell'Ufficio del Comando Supremo delle SS e della Polizia a Wroclaw era nata l'idea di un campo di concentramento. La proposta di creazione di que-sto campo fu motivata con l'affollamento delle prigioni esistenti in Slesia e con la necessità di condurre una nuova ondata di arresti di massa tra la popolazione polacca della Slesia e dei dissidenti del Governo Generale. Alcune commissioni a tal fine appositamente scelte, iniziarono a cercare un posto adatto all'installazione del campo. La scelta cadde sulle caserme prebelliche abbandonate di O-swiecim. Esse si trovavano fuori del centro abitato, ciò dava la possibilità di ampliare ed isolare le costruzioni. Aveva un suo peso anche il fatto che Oswiecim disponesse di una buona rete di comunicazioni, essendo uno dei più importanti nodi ferroviari. L'ordine di fondazione del campo fu emanato nell'aprile del 1940, Rudolf Hoss ne fu nomi-nato comandante. Il 14 giugno 1940 la Gestapo condusse i primi prigionieri ad Auschwitz: 728 polacchi del carcere di Tarnòw. All'inizio nel campo erano presenti 20 edifici ( di cui 14 con il solo pianterreno e 6 con anche il primo piano). Negli anni 1941 - 1942, con il lavoro degli internati fu aggiunto un piano a tutti gli edifici a pianterreno e furono costruiti altri otto nuovi edifici. Complessivamente il campo disponeva di 28 edifici di un piano (senza conta-re le cucine e le baracche d'amministrazione). La quantità media di detenuti oscillava tra i 13.000 e i 16.000, superando una volta sola nel 1942 i 20.000; i prigionieri erano alloggiati nei blocchi, sfruttando anche le soffitte ed i seminterrati. Parallelamente all'aumento del numero degli internati aumentava l'area territoriale del campo, che si trasformò in un enorme complesso di sterminio. Nel 1941 ci si accinse alla costruzione di un altro campo di concentramento chiamato in seguito Konzentrationslager Auschwitz II - Birkeau, nel paese di Brzezinka a 3 Km. di distanza, e nel 1942 fu costruito un altro campo di concentramento a Monowice, vicino ad Oswiecim, sui terreni circostanti le officine della IG Farbenindustrie. Inoltre negli anni 1942 - 1944 sorsero circa 40 filiali del campo di concentramento di Auschwitz dipendenti dal Konzentrationslager Auschwitz III, collocate per lo più nelle vicinanze di fonderie, miniere e fabbriche che sfruttavano i dete-nuti quale manodopera a basso costo. I campi di concentramento di Oswiecim e di Brzezinka sono attualmente conservati quali musei e accessibili al pubblico. Al loro interno le cose più interessanti sono: a Brzezinka i resti dei quattro crematori, delle camere a gas e dei roghi, lo scalo ferroviario dove veniva-no selezionati i deportati al campo, lo stagno con le ceneri umane; a Oswiecim il "Blocco della Morte". Inoltre in entrambi i campi di concentramento sono conservati i blocchi e parte delle baracche carcerarie, i cancelli d'entrata ai campi, le garitte e le torrette delle SS ed il recinto di filo spinato. Alcune cose distrutte sono state ricostruite con gli elementi originali: ad es. i forni del cre-matorio I. Alcuni reparti furono completamente distrutti dai nazisti per cancellare le tracce dei loro crimini. In alcuni casi quando lo richiese l'importanza del problema, il museo li ha ricostruiti e collocati nei posti dove si trovavano durante il periodo di attività del campo di concen-tramento. Sono innanzitutto il "Muro della Morte" e la forca collettiva sul piazzale dell'appello. Nell'area della prima parte del campo di concentramento di Oswiecim nei blocchi carcerari si trova una mostra che presenta la storia del KL Auschwitz e delle esposizioni nazionali (vedi pianta). All'ex campo di concentramento di Auschwitz si accede per una porta sovrastata dalla scritta clinica "Arbeit macht frei" (il lavoro rende liberi). Per questa porta i detenuti si reca-vano e tornavano dal lavoro massacrante di tutti i giorni. Sulla piccola piazzetta accanto alle cucine l'orchestra del campo suonava delle marce che dovevano nazionalizzare il passaggio di migliaia di internati e facilitarne la conta da parte degli uomini delle SS.

Blocco 5, Blocco 6