Quotidiano piacentino LIBERTA' 27 novembre 2000
Egregio direttore,
le scrivo alcune mie riflessioni sullinquietante vicenda
della "mucca pazza". Già nel 1923, in una conferenza
tenuta a Dornach, Rudolf Steiner mise in guardia sulle
conseguenze di un regime alimentare a base di carne per i bovini.
Cito testualmente dalla rivista "Kairòs, giornale per la
fraternità nelleconomia", n. 3, 1997: "
Immaginate
ora che a questo bue venga in mente di dirsi: che scocciatura
pascolare e dover brucare questa erba. Potrei procurarmi il cibo
prendendolo da un altro animale: mi mangio direttamente questo!
Bene: il bue inizierebbe dunque a mangiare
carne. Ma esso è anche in grado di produrre carne! Porta in sé
le forzo per farlo. Che cosa accade se
invece di brucare erba mangia direttamente carne? Così facendo
il bue lascia inattive tutte quelle forze che in lui possono
produrre carne! Immaginate per un momento di avere una fabbrica
con cui dovreste produrre qualcosa e non producete nulla,
mettendola comunque in piena attività; che spreco di energie!
Andrebbe certamente perduta un'enorme quantità di forza. La
forza che però va perduta nel corpo animale non si può
semplicemente perdere. Il bue viene, alla fine, del tutto
riempito di questa forza, che compie in lui qualcosa di diverso
dal produrre carne dalle sostanze vegetali. Questa forza rimane
in lui, c'è di fatto, e compie qualcos'altro. E ciò che essa
compie genera in lui ogni sorta di putridume. Invece di venir
prodotta carne si generano sostanze nocive. Se il bue iniziasse
quindi improvvisamente a comportarsi come un carnivoro, si
riempirebbe di ogni sorta di sostanze nocive. Si riempirebbe
cioè di acido urico o dei suoi sali. Ora, questi sali dell'acido
urico hanno pure una loro particolare caratteristica, che è
quella di ingenerare una debolezza proprio a carico del sistema
nervoso e del cervello. Se il bue si cibasse direttamente di
carne, in lui verrebbe a prodursi un'enorme quantità di sali
urici; questi andrebbero al cervello e il bue impazzirebbe. Se
noi potessimo fare un esperimento: alimentare di punto in bianco
una mandria di buoi con dei colombi, quel che otterremmo sarebbe
una mandria di buoi completamente pazzi. Questo è quello che
accadrebbe. Nonostante i colombi siano così miti, i buoi
impazzirebbero
"
In quel periodo, Steiner parlò anche della triarticolazione
dellorganismo sociale, che considerava la strutturazione
della società umana in modo da permettere lo sviluppo armonico
di tutti gli uomini con tutte le loro facoltà. A me pare che
questa sua visione sociale, che attraverso conferenze diffondeva
già nel primo dopoguerra, sia oggi più attuale che mai, nella
mancanza di prospettive in cui ci troviamo.
Come non si è tenuto conto della pericolosità
dellalimentazione bovina a base di carne, in base a
mancanza di lungimiranza, mi pare che lo stesso atteggiamento si
possa ravvisare nella gestione del potere politico generale: i
governi sono tutti fantocci, siano essi di destra o di sinistra,
nella misura in cui il dio trino è sostituito dal dio quattrino
o dal potere delle banche, rispetto alle quali i politici non mi
sembrano altro che dei camerieri. Se infatti facciamo la
necessaria analisi logica, ci accorgiamo che la mancanza del
rispetto delle leggi spirituali dellarmonia del cosmo,
oltre che portare a catastrofi ecologiche sensibilmente
percepibili, genera delle vere catastrofi sociali:
disoccupazione, povertà, miseria, inflazione, ecc. Tutti sanno
che occorrerebbe cambiare strada e prendere una nuova direzione,
abbandonare la vecchia via burocratico-partitocratica e basarsi
sulla centralità dellessere umano (via antropocratica), ma
pochi sanno come fare e molti considerano ciò unutopia. Un
uomo che lavora, se in armonia con se stesso, svolge il lavoro
per cui ha talento e non perché vi è costretto. Il lavoro non
dovrebbe essere considerato merce, bensì ciò che è: attività
spirituale. Un mondo del genere non è unutopia e oggi vi
sono i presupposti perché si realizzino le trasformazioni
pratiche in tale direzione. Invito dunque a visitare il sito
antropocratico www.bellia.com per avere dati concreti e concrete
"istruzioni per luso".