Con la 2b ci avviamo verso l'ingresso del secondo lotto di rimboschimento.
Qui ci fermiamo e cominciamo a parlare di animali e temperatura.
Sul tema degli animali e del loro adattamento a determinate condizioni
ambientali la classe ha già lavorato a scuola:
hanno ipotizzato un "animale ideale"
corredato di ben precise caratteristiche biologiche.
Cominciamo però le nostre attività della mattinata con
le misure della temperatura ambientale e con le considerazioni conseguenti
a tali misure.
La prima misura che prendiamo tutti insieme è quella dell'aria
a noi circostante: otteniamo un valore di 5,5°C.
Quindi dividiamo la classe in 3 gruppi - ogni gruppo, con maestra e
termometro, andrà alla ricerca di eventuali luoghi più
caldi all'interno del bosco (ma anche all'esterno di esso).
Partono le misurazioni e, dopo circa mezz'ora, ci ritroviamo a discutere
i risultati ottenuti.
Utilizzando un criterio di scelta basato sulla singolarità del
luogo:
- fuori dal bosco, lungo la stradina - 6°C
- vicino ad una pianta sempreverde (tasso) - 4,4/5°C
- in mezzo ai cespugli - 5,3°C
- in mezzo all'erba - 5,2°C
- dentro ad un buco del terreno - 5,4°C
- vicino ad un fungo - 5,5°C
- dentro ad un tronco per terra - 5°C
- sotto le foglie, per terra - 3,9°C
- a contatto con il terreno nudo - 2°C
Utilizzando un criterio di scelta basato sulla lontananza o vicinanza
dall'albero:
- temperatura vicino all'albero - 5,3°C
- temperatura lontano dall'albero - 5,5°C
Utilizzando un criterio di scelta basato sulla altezza rispetto al
suolo:
- a 2 metri di altezza - 5,5°C
- a 1 metro di altezza - 5,8°C
- alla base - 5,6°C
Questi ultimi due criteri, se pure interessanti, non hanno dato differenze
apprezzabili di temperatura (se ci fosse stato il sole le cose sarebbero
state probabilmente diverse).
Più in generale si può invece dire che - oggi:
"spostandosi dal fuori al dentro del bosco il freddo aumenta"
Questo è vero - anche perchè sono i dati a rivelare ciò:
invito però i bambini a pensare a cosa potrebbe succedere di
notte, quando la temperatura si abbassa notevolmente.
Sicuramente la situazione ambientale misurata or ora verrebbe invertita,
ovvero le temperature misurate all'interno del bosco risulterebbero
più elevate rispetto a quelle esterne al bosco.
Per cui il bosco risulta essere un ambiente magari non particolarmente
caldo, ma sicuramente con temperatura abbastanza costante nel tempo,
quindi un ambiente più vivibile per gli animali.
Per i nostri amici animali - piccoli o grandi che siano - quello che
conta è soprattutto il fatto che non si verifichino grosse variazione
della temperatura ambientale: di fatto loro si addattano abbastanza
bene a freddo, anche pungente.
Valutiamo anche altre due misurazioni interessanti fatte nel frattempo:
- piccola pozza d'acqua dentro al bosco - 7,1°C
- piccola pozza d'acqua fuori dal bosco - 2°C
Questa significativa differenza conferma il fatto che all'interno del
bosco la temperatura rimane maggiormente costante in quanto l'acqua
mantiene meglio la "memoria" delle temperature di qualche
ora prima rispetto all'aria (per cui i 2°C della pozza fuori dal
bosco potrebbe essere la memoria della temperatura più "fredda"
ovvero all'aria aperta durante la notte, mentre quella pari a 7°C
potrebbe essere la memoria di quella del momento più freddo dentro
al bosco).
Dopo la merenda ci incamminiamo dentro al bosco, dove facciamo la conoscenza
di un piccolo albero "imbrogliato" dalle temperature tiepide
di questi ultimi giorni: il sambuco.
Questa pianta presenta ciuffi di piccole foglie verdi - addirittura
gemme appena aperte - segno di movimento vitale all'interno della pianta
stessa.
Che cosa è successo? evidentemente le condizioni ambientali -
all'interno del bosco e non fuori di esso - sono abbastanza simili a
quelle primaverili del risveglio, per cui l'albero, abbastnza sensibile
alle mutate condizioni esterne, pensava fosse giunto il momento di rimettersi
al lavoro.
Osserviamo parecchi sambuchi "imbrogliati".
Camminiamo ancora un po', quindi ci fermiamo
in corrispondenza del viale di pioppi cipressini: qui i bambini mi descrivono
come hanno immaginato potesse essere il loro animale idale - meglio
adattato all'ambiente.
Tale animale dovrà essere:
- piccolo
- tondo
- con la coda lunga
- con i baffetti tremolanti (per accorgersi dei pericoli)
- con le orecchie lunghe
- con le unghie forti
- con i denti piatti
- peloso
- con le zampe robuste
- con il naso proporzionato al viso
- dovrà mangiare foglie, corteccia d'albero (scorcia), bacche
e ghiande
Si dovrà chiamare LAKY.
Quale animale che conosciamo potrebbe avvicinarsi a questa descrizione?
dopo breve discussione decidiamo che potrebbe essere una sorta di topo.
Propongo che, se topo deve essere, che sia un arvicola.
Questo animale, in effetti, risponde abbastanza bene a quasi tutte le
condizioni sopra esposte; inoltre i bambini della 2b potrebbero andare
a trovare quelli della 4b per farsi raccontare del ritrovamento delle
borre di gufo...
Dopo questa interessante discussione mettiamo in evidenza come, in
inverno, un fattore limitante la vita degli animali, sia la mancanza
di cibo, più che il freddo.
Infatti molti animali vanno in letargo, oppure migrano, per questo importante
motivo: facciamo l'esempio della rondine, che non può cibarsi
in volo con i vari insetti presenti sospesi in aria.
Ecco riportati alcuni disegni: (clicca sulle picole
immagini per vederne l'ingrandimento )
Facciamo quindi la conoscenza con un animale che può rimanere
qui anche in inverno grazie al fatto che il suo cibo rimane facilmente
conservato al calduccio all'interno del legno del pioppo: il picchio
che si nutre delle larve del rodilegno rosso.
In particolare osserviamo la presenza dei buchi di alimentazione e quelli
di apertura del suo nido.
Ciao a tutti!