La classe mi presenta i lavori realizzati prima del'uscita: due bellissimi
"quadri" di alberi, un salice ed un olmo, che sono realmente
riconoscibili come tali e una scheda di rilevamento botanico lunga e
dattagliata.
Racconto, dopo essermi presentato, come si svolgerà l'attività.
Con i ragazzi ci avviamo al bosco ed iniziamo una esplorazione alla
ricerca di aceri e
sambuchi.
E' una ricerca che avviene, visto che ancora mancano le conoscenze per
potere individuare queste piante da soli, con piccole indicazioni, che
poco alla volta si sommano permettendogli di riconoscerle.
Una volta individuati sia gli aceri che i sambuchi, iniziamo ad osservare
le caratteristiche morfologiche generali come la dimensione, l'altezza,
la forma, dove sono presenti le foglie, la funzione delle parti della
pianta, e ci accorgiamo che molto di ciò che osserviamo dipende
dall'ambiente, anche una caratteristica - la forma della foglia - che
non dipende necessariamente dall'ambiente di crescita (le foglie di
acero si assomigliano tutte).
I rami in basso cadono perchè non servono più visto che
la luce è poca, data la sua difficoltà a filtrare tra
le chiome: le foglie sono in alto nel tentativo di catturare più
luce possibile.
Vediamo i segni sul tronco dei rami caduti.
Dell'albero guardiamo il suo intorno, notiamo che questi rami caduti
rimangono a terra sotto l'albero stesso, insieme alle foglie che cadono
in autunno.
Lavoriamo sulle foglie, la loro forma e la loro struttura, ed in questa
ricerca che porta i nostri occhi sul terreno, i ragazzi si accorgono
dei numerosi funghi ed anche del terreno dove avvengono i fondamentali
processi per la vita del bosco, della decomposizione.
Le foglie, i rami caduti servono per la vita dell'albero stesso: verranno
infatti decomposti e si trasformerranno prima in humus che a sua volta
rilascerà sali minerali utili alla vita del bosco.
I ragazzi hanno preparato a scuola una scheda di rilevamento, di classificazione
sulle piante, la illustrano e facciamo il punto delle osservazioni fin
qui raccolte.
Non compileremo le schede oggi, scegliamo solo i quattro alberi su
cui la clssse continuerà il lavoro a scuola: Acero, Sambuco,
Betulla, Biancospino.
Ci soffermiamo su alcune domande:
- Da dove proviene la pianta?,
- In quali ambienti può vivere?,
- Quanti anni ha?
Notiamo inoltre che gli aceri sono più vecchi ed i sambuchi
più giovani: i primi sono tutti in fila mentre i secondi crescono
in maniera casuale.
Infatti gli aceri sono stati piantati dall'uomo, i sambuchi rappresentano,
invece, un'evoluzione di quella prima piantumazione a bosco.
Proseguiamo la nostra attività continuando l'esplorazione del
bosco ed affrontando i concetti di adattamento, di piante autoctone
e non, di equilibrio dell'ecosistema.
Proseguiamo intanto sul sentiero di Anselmo e Greta alla ricerca dell'albero
e della sua stanza e come elemento per il riconoscimento della stanza
stessa scegliamo la maggior ricchezza in diversità.
Ci fermiamo così all'olmo 39, delimitiamo la stanza ed osserviamo
cosa contiene.
Alcuni alberi ora li sappiamo riconoscere e quindi diamo un nome alle
diverse piante presenti: sambuchi, biancospini, rose canine, rovi, olmi,
e vicino anche betulla e quercia rossa.
Facciamo degli schizzi della zona e raccogliamo materiale della stanza
della conoscenza.
Conclusa questa operazione la classe si dirige al bus.