Dozulè

 

DA 1   A  10  MESS

 

DA 11  A 20 MESS

 

DA 21 A 40 MESS

 

DA 41 A 50  MESS

 

 

 

Maddalena Aumont  

"Da quel 12 aprile 1970, per me, è la resurrezione. ""Una presenza che non è di questo mondo." 
Il 29 marzo 1970, per l’insistenza di sua madre, che visse fino a 94 anni, dopo Maddalena decide di confessarsi e comunicarsi per la Pasqua, cosa che aveva tralasciato da quattro anni perchè nella chiesa di Putôt-en-Auge non vi era più il sacerdote.La domenica dopo Pasqua, dopo essersi comunicata, tornando ad inginocchiarsi "mi accade qualche cosa che non sapevo spiegare ... provavo un senso di debolezza ... ero ebbra di gioia, di felicità. Mi pareva di scoprire un altro mondo." Tutto questo si è protratto sino al suo ritorno a casa. Era il 5 aprile. La domenica seguente, 12 aprile 1970 "questa gioia interiore mi riempì, ma questa volta sentivo una presenza che non era di questo mondo ... la presenza di Gesù, dello Spirito Santo, una forza soprannaturale mi possedeva, presenza dolce ...
 

 

 

 
 
il mondo non esisteva più. Il mio corpo non esisteva più, non restava che Dio in me e io in Dio."La terza domenica dopo Pasqua, 19 aprile, "questa gioia meravigliosa si riprodusse ancora." Decise di confidarsi col Parroco, poiché: "Non sono più io che vivo, è Gesù che vive in me." Il sacerdote le concede la facoltà di comunicarsi anche durante la settimana, "è così lunga l’attesa da una domenica all’altra... niente può sostituire una messa. E' Gesù-Ostia che mi ha salvata dal dubbio, ed in ogni messa vedo veramente Gesù attraverso il sacerdote, nei suoi gesti della vigilia della Passione e vedo lo Spirito di Dio venire sull’Altare per donarsi a tutti noi.""Tutto si trasforma se si offre tutto a Dio ogni mattina per "amore di Lui" che ha donato la Sua vita per ciascuno di noi. Cristo è Riesuscitato ed è veramente vivo: tutti i giorni io vivo questa risurrezione ... Non lasciate mai trascorrere una giornata senza pregare, senza pensare a Gesù, a tutti coloro che soffrono, che piangono ... La preghiera ci unisce a Gesù e ci dona la gioia spirituale che nessun bene materiale può sostituire ... nè la scienza, nè la saggezza umana, nè le belle parole che possono dirvi, hanno il potere di aprire il cuore di un incredulo a Dio. La conversione non è opera dell’uomo, bisogna che sia Dio ad attirarlo con il Suo Spirito. Senza lo Spirito Santo, l’uomo è nulla e non può nulla. Bisogna pregare "per amore" poiché senza lo Spirito di Dio noi siamo niente. Egli veglia su di noi in ogni momento, ditelo a tutti: Dio veglia su di noi in ogni istante e, se lo sappiamo e l’abbiamo ben compreso, noi possiamo dire grazie a Dio. Solo Dio può trasformare così il cuore dell’uomo, ma per ricevere delle grazie dal Signore bisogna pregare molto, con fiducia, con fede.""Nel mio spirito, tutto canta la lode del Signore, i fiori, il loro profumo, gli alberi, la rugiada del mattino, tutto quello che esiste, tutto quello che vive, è il soffio di Dio, poiché qui, su questa terra, tutto canta le lodi del Signore ... Prima, dubitavo dell’esistenza di Dio, la mia vita non aveva alcun interesse, lugubre, cinque figli da allevare, la mancanza di denaro ... ma da quel 12 aprile 1970, per me è stata la risurrezione del mio spirito, della mia anima, le preocuppazioni materiali sono sparite, questa pace interiore si eleva al di sopra di tutto quello che esiste su questa terra... Il cielo è lo scopo della nostra vita terrestre..."
 
 
 

PRIMA APPARIZIONE 

"Farete conoscere questa Croce e la porterete" 

Martedì 28 marzo 1972 ore 4.35 del mattino. Haute Butte. 

Ecco il martedì della settimana santa 1972.Mio marito ripartiva per andare a lavorare alle 4.30 del mattino. Come la vigilia e le giornate precedenti, mi sono alzata, e sono scesa a chiudere la porta, dopo la sua partenza. Sono risalita in camera ed ho aperto la finestra. Il cielo era coperto da grosse nubi che andavano veloci da Nord-Ovest a Sud-Est. C’era un forte vento. Non pioveva ed era abbastanza chiaro. Doveva esserci la luna. Guardavo il cielo, quelle grosse nubi che passavano veloci.Mi accingevo a recitare la preghiera alla Santa Trinità. Non avevo ancora iniziato la prima parola.Improvvisamente, scorgo in fondo all’orizzonte, un po’ a destra, un chiarore abbagliante che illumina tutto l’orizzonte come quando vi è un lampo durante un temporale. Ma questa luminosità rimaneva, mentre quella di un lampo non dura che un attimo.Ho avuto paura.Ho spinto la finestra e mi sono ricoricata. Mi sono coperta per non vedere più nulla.Otto o dieci minuti dopo, mi sono sollevata sul letto. Non vi era più il chiarore alla finestra. Era talmente abbagliante che l’avrei visto senza muovermi.Mi sono dunque alzata e sono ritornata alla finestra. Non vi era assolutamente niente.E qualche istante dopo, di nuovo, vedevo qualche cosa formarsi nel cielo, nel punto dove avevo appena visto quella luce. Tutto si formava contemporaneamente, così: La base, i bracci, la parte superiore si formavano insieme lentamente congiungendosi al centro della Croce.Quando questa Croce fu formata, era immensa, meravigliosa, più brillante del giorno, tutta semplice, tutta diritta, un po' più grande della Croce del calvario di Dozulé quando la vedo da vicino.Era impressionante ma meravigliosamente bella, dolce da guardare sebbene fosse di una luminosità abbagliante.Oh! com’era bello sulla piccola collina davanti alla mia casa, il martedì 28 marzo tra le ore 4.30 e 4.50 del mattino. Non vi era che la Croce. Il Cristo non c’era.E sulla piccola collina, l’insieme aveva la forma del calvario.Qualche secondo dopo, ho udito queste tre parole: "Ecce Crucem Domini." (Ecco la Croce del Signore)Queste tre parole risuonavano come in una chiesa. Riecheggiavano, erano sonore. Mi sembrava che fossero dette al mondo intero e che il nostro globo avrebbe tremato al suono di questa voce grave.Questa immensa Croce, questa voce nel mezzo della notte, erano impressionanti.Poi ho fatto il segno della Croce.La meravigliosa Croce era sempre presente davanti a me, immensa e bella. Oh! com’era bella, per la sua luminosità. Ho mai visto nulla di così bello e di così luminoso.Ho poi sentito qualcuno che parlava vicino a me. Questa voce era così dolce, nessun essere su questa terra mi ha mai parlato così lentamente, così dolcemente.Ho pensato che fosse Gesù.Ho udito: "Farete conoscere questa Croce e la porterete" Ancora qualche secondo, poi tutto è sparito in un attimo.Quando è apparsa, si è formata a poco a poco, ma è sparita in un attimo, poi non ho visto più nulla.E' il Giovedì Santo, durante la confessione, che l’ho detto al Signor Parroco.Egli ha un po' insistito per sapere; gli avevo chiesto, tre giorni prima, cosa volesse dire: "Ecce Crucem Domini."Se non avesse insistito per sapere, credo che non glielo avrei detto così presto. Ma doveva pur saperlo. Senza alcun dubbio, erano destinate a lui quelle tre parole e gli dovevo dire tutto. Non dubitavo della sua discrezione. Un sacerdote deve mantenere il segreto. E credo, pure, che tutti avrebbero dovuto saperlo.Il Signore non si è mostrato e fatto intendere per una sola persona.Sul momento, avevo detto a Don L’Horset (Parroco di Dozulé nel 1972) di non parlarne a nessuno. Ma un po' più tardi gli ho detto: "Vi lascio libero di parlarne a chi voi crederete necessario, ma che non sia rivelato il mio nome."Se non desidero che il mio nome venga rivelato, non crediate innanzi tutto che sia per vergogna, per scrupolo, per pudore, no. Ma tutto questo mi è stato donato da Gesù l'Onnipotente. Io non possiedo nulla in me stessa, non ho alcuna capacità, alcun potere, il mio nome non è niente. Non è a me che bisogna guardare in tutto questo. E' Dio, Gesù, lo Spirito Santo che è tutto, che può tutto. Io temo che mi si guardi per la strada come un fenomeno, un essere straordinario che si segna a dito e di cui si dica: "E' colei che ha visto la Croce di Gesù, che ha udito quelle parole..."Io non c’entro per nulla. Io sono una creatura molto semplice, perciò non voglio che questa cosa sia resa pubblica per il mio nome che non è niente."Farete conoscere questa Croce." 

... Senza dubbio, per mezzo delle mie parole, ricordare alla gente che incontro che Gesù ha sofferto per salvarci; che si ricordino: - Che la Sua Croce è un trionfo,- Che la Sua Croce è la nostra unica speranza,- Che la Sua Croce deve essere sempre presente in noi, nei nostri cuori,- Che la Sua Croce è sempre innalzata sull’universo. 

Oh! Croce adorata di Gesù che fu macchiata di sangue per salvare tutti gli uomini! Credetemi, è con il cuore e con fede che parlerò di GESÙ e della SUA CROCE. E inoltre : "Voi la porterete."Talvolta è molto difficile portare la croce. Intendo dire accettare tutte le miserie, tutte le tristezze, tutte le preoccupazioni, tutte le difficoltà di ogni giorno, tutte le sofferenze. Sì, è molto difficile.Ma quando si ha la certezza che Gesù esiste, che Egli è vivente, che Egli è presente in ogni momento della nostra vita, che la Sua presenza si fa talmente sentire, questo deve addolcire tutte queste miserie, tutte queste tristezze, tutte queste preoccupazioni, tutte queste sofferenze.Gesù stesso non ha sofferto per tutti noi?E quali sofferenze ha subìto, moralmente e fisicamente. E’ stato picchiato, schernito, Gli hanno sputato in faccia, Gli hanno dato da bere aceto, e in questo stato pietoso, ha detto: "Padre, perdona loro, essi non sanno quello che fanno."Chi di noi avrebbe il coraggio, in un simile momento, di perdonare il suo carnefice? Bisognava che fosse Gesù ad accettare tali sofferenze per salvare l’Umanità.A questo pensiero, ci verrebbero le lacrime agli occhi.Eppure, quanta gente ignora Gesù, dimentica Gesù.Nessuno pensa alla Croce di Gesù, che domina il mondo, questa immensa Croce, meravigliosa, risplendente di luce che appare all’orizzonte. Simbolo della potenza, la Croce domina il nostro globo.Questo globo deve essere molto piccolo paragonato alla Potenza di Dio.Dovremmo tutti tremare davanti a un tale spettacolo.Tutto ciò che esiste su questa terra è nulla, paragonato a quello che ho visto e udito il 28 marzo alle 4.35 del mattino.

 
 
SECONDA APPARIZIONE 
"E' tempo di salvare tutti quei peccatori che non amano Gesù." 

Mercoledì 8 novembre 1972 ore 4.35 del mattino, alla Haute Butte. 

Durante la settimana di lunedì 6 novembre, mio marito lavorava al mattino alle 4.30.A quell’ora non manco di ringraziare Dio mettendomi alla finestra, le braccia in croce, di fronte al luogo in cui avevo visto questa meravigliosa Croce.Pensavo, d’altronde, che non l’avrei mai più rivista.Il mercoledì 8, mi metto alla finestra con le braccia in croce. Qualche minuto dopo, quando ero ancora in questa posizione, questa Croce meravigliosa si forma di nuovo davanti a me, come la volta precedente. Le quattro estremità della Croce si formavano ravvicinandosi verso il centro.Qualche secondo dopo, ho udito questo: "Penitenza, penitenza."Qualche secondo più tardi: "E' tempo di salvare tutti quei peccatori che non amano Gesù."(Nel momento in cui ero immobile per l’ammirazione, ho ricevuto un segreto concernente una minaccia prossima per l’umanità.)Questa voce mi parlava molto dolcemente e sembrava molto triste.Questa Croce è meravigliosamente bella, di una chiarezza e di una limpidezza che non sono paragonabili a nessuna luce di quaggiù, nè alla luce del sole, nè alla più bella luce elettrica che esista.Questa luce celeste non fa male agli occhi, essa non abbaglia che lo spirito. Quando mi lascia, divento tutta triste. Mi sembra, poi, di essere nelle tenebre anche se splende il sole.Desidererei morire per trovarmi in questa luce di Dio, per poterla contemplare per sempre.Oh! Voi tutti che leggerete queste righe: Fate penitenza, purificatevi, è tempo di salvare il proprio spirito,è tempo che vi volgiate verso Gesù.Vi supplico, Gesù ve lo domanda.Non dite : "E' troppo tardi."Non dite : "Sono troppo avanti negli anni, ho rovinato la mia vita."Non dite : "Ho troppo peccato."Non dite : "Tanto peggio, si vedrà."Non è mai troppo tardi per volgersi verso Gesù.Gesù è buono, Lui vi perdonerà, anche all’ultimo minuto della vostra vita.Ma non aspettate.E’ oggi, è subito, Dio ve lo chiede.E’ quasi un S.O.S. che Dio domanda poiché Lui dice: "E’ tempo di salvare tutti quei peccatori che non amano Gesù."Voi, Signor Canonico (Girès), che leggerete queste pagine, d’ora in avanti predicate la penitenza a tutti coloro che vi avvicineranno, e dite a tutti coloro che hanno la fede, di fare penitenza, per salvare tutti quei peccatori che non amano Gesù, che non hanno mai avuto uno sguardo verso Gesù, che non vedono che le cose superficiali - il denaro, il lusso, il benessere.Dite loro di far penitenza per salvare tutta questa gente che non ha cuore, che non ha carità.Ma quando si ha veramente la fede, tutto è così diverso.La vita monotona che prima vivevo con tante le preoccupazioni, si è trasformata in un solo istante.Io vedo Gesù in tutto.Poiché la più piccola cosa su questa terra, è Gesù che ce l’ha donata.Tutto ciò che vive, tutto ciò che respira, è il Soffio di Dio, e senza questo Soffio quaggiù è il nulla.Tutti dimenticano questo.Chi pensa alla Croce di Cristo?Il mondo è così sconvolto per il crescente progresso, che ha dimenticato il Creatore: Dio. Tuttavia, è per mezzo della Croce che Gesù è venuto a liberarci dal peccato. E’ per mezzo della Croce, quella che io ho visto con i mei propri occhi, che Gesù verrà ban presto a salvare il mondo. E’ per mezzo di questa Croce Gloriosa che avranno fine tutte le tristezze, tutte le sofferenze, tutte le miserie.Allora sarà la fine, sarà la pace, la felicità immensa.Noi scopriremo tutte queste meraviglie di Dio nella luce celeste che non avrà sera. 

Ma per ottenere tutte queste meraviglie che Dio ci ha annunciato, bisogna convertirsi, è ora di fare penitenza, penitenza.Mi chiedevo come avrei fatto a raccontare l’accaduto al Signor Parroco.Come poteva credermi dato che questa volta non avevo un messaggio per lui?Ma sono certa che è la provvidenza che ha agito, e poiché Dio mi aveva detto questo, bisognava che Don L’Horset lo sapesse.Mi sono recata alla messa come d'abitudine, quel mercoledì mattina, giorno in cui non vi è scuola, e quando sono uscita dalla cappellina del pensionato San Giuseppe, anche il Signor Parroco è uscito, cosa che non fa mai dopo la messa.Mi ha chiesto: "Perchè siete cosi triste?"Mi sono chiesta come aveva fatto ad accorgersi che ero triste.Questa Croce è cosi imponente, cosi meravigliosa, cosi impressionante, che dopo non posso non piangere e non riesco ad addormentarmi.Il Signor Parroco ha letto questo sul mio viso. Ma non gliel’ho detto subito, d’altra parte, avevo fretta di rientrare a casa per dare la colazione ai miei bambini e a mia madre che è inferma nel suo letto e ripartire per andare poi a fare il catechismo alle 9.30.Sono andata a trovarlo il giorno dopo per dirgli tutto.So che il Signor Parroco non dubita della mia parola.Io stessa, se non avessi visto questa meravigliosa Croce, mi domanderei se non sia un incubo, un’illusione, un sogno. Ma no, sò benissimo che questa Croce è presente poiché quello che non inganna sono le parole così distinte e così dolci: E' la parola di Gesù, la Parola di Dio.

 
 
TERZA APPARIZIONE 
"Dite al sacerdote di far innalzare in questo luogo la Croce Gloriosa e, ai suoi piedi, un Santuario." 

Giovedì 7 dicembre 1972 ore 4.35, alla Haute Butte. 

Ho visto di nuovo la Croce meravigliosa, si innalzava nel cielo, nello stesso modo, come le due volte precedenti, alla stessa ora ed esattamente nello stesso posto. Quando questa meravigliosa Croce fu formata, ho udito:  

"Audivi vocem de caelo dicentem mihi..." (Ho udito una voce dal cielo che mi diceva): 

"Dite al sacerdote di far innalzare in questo luogo la Croce Gloriosa e, ai suoi piedi, un Santuario. Tutti verranno a pentirsi e a trovarvi la pace e la gioia."

 
 
QUARTA APPARIZIONE 
"Vedrete questa Croce ancora tre volte." 

Martedì 19 dicembre 1972, ore 4.35, alla Haute Butte. 

La meravigliosa Croce mi è apparsa di nuovo e ho udito:  

"Vedrete questa Croce ancora tre volte."

 
 
QUINTA APPARIZIONE 
"Dite al sacerdote che la Croce Gloriosa,innalzata in questo luogo, sia paragonabile a Gerusalemme." 

Mercoledì 20 dicembre 1972, ore 4.35, alla Haute Butte. 

Come il giorno prima, ho visto la Croce allo stesso modo delle volte precedenti, alla stessa ora, nello stesso posto, e ho di nuovo udito:  

"Dite al sacerdote che la Croce Gloriosa, innalzata in questo luogo, sia paragonabile a Gerusalemme."

 
 
SESTA APPARIZIONE 
"Trovate tre persone e recitate insieme il rosario per l’elevazione della Croce Gloriosa, qui, al limite del territorio di Dozulé." 

Giovedì 21 dicembre 1972, ore 4.35, alla Haute Butte. 

Terzo giorno consecutivo che la Croce mi appare, nello stesso posto, alla stessa ora, nello stesso modo. E mentre ero, come le volte precedenti, con le braccia in croce, ho udito una voce dolce che sembrava essere al mio fianco:  

"Abbiate la bontà di dire alla curia vescovile che il sacerdote non deve lasciare la sua Parrocchia prima di aver adempiuto il compito che gli è stato chiesto. 

Trovate tre persone e recitate insieme il rosario per l’elevazione della Croce Gloriosa, qui, al limite del territorio di Dozulé."(1) 

Questa volta, la Croce Gloriosa mi è apparsa per un tempo più lungo, dai 15 ai 18 minuti circa.  

Nessuna luce su questa terra è paragonabile a questa luce del cielo. Questa luce meravigliosa non fa male agli occhi, eppure è più abbagliante del sole, ma non abbaglia gli occhi, essa non abbaglia che lo spirito. Quando la si vede, la morte sarebbe auspicabile per poter vivere sempre in questa meravigliosa luce celeste. 

1- Don l'Horset e le suore B. e M. lo fecero ogni giorno, ma nella cappella chiusa a chiave!

 
 
SETTIMA APPARIZIONE 
"Non abbiate paura, Io sono Gesù di Nazarethil Figlio dell’Uomo Risuscitato." 

Mercoledì sera 27 dicembre 1972 (2), ore 19, nei pressi della chiesa Festa di San Giovanni Apostolo. 

Mi restava dunque una sola volta per vedere questa Croce; ero impaziente di arrivare alla settimana del 1° gennaio, settimana in cui mio marito parte alle 4.30 del mattino, per mettermi nuovamente con le braccia in croce e aspettare, forse in quella stessa settimana, un’ultima apparizione. 

Sono venuta per vedere il Signor Parroco mercoledì sera. La direttrice del pensionato San Giuseppe, suor B. mi aveva chiesto di prepare la chiesa per un matrimonio che doveva aver luogo il sabato successivo.Sono dunque venuta in sacrestia con il Signor Parroco mercoledì sera 27, erano esattamente le 19. Lo attendevo davanti alla porta della sacrestia mentre chiudeva la porta a chiave.In quel momento, la Croce si è presentata davanti a me, come al solito, sembrava più alta nel cielo, ma meno grande e non al medesimo posto. Qualche secondo dopo, ai piedi della Croce, si è formata una nuvola ovale che fungeva da piedistallo. La Croce è sparita. Una forma umana ha preso il Suo posto e i piedi poggiavano su questa nuvola.Non ho mai visto nulla di così bello, la Sua testa era inclinata e le Sue mani tese verso di me come per accogliermi.Ho udito una voce molto dolce che mi diceva : "Non abbiate paura, Io sono Gesù di Nazareth, il Figlio dell’Uomo resuscitato."Qualche secondo dopo, la stessa voce mi ha detto: "Abbiate la bontà di ripetere questo: O Sorte Nupta Prospera Magdalena! Annonciate virtutes ejus qui vos de tenebris in admirabile Lumen Suum vocavit." (O Maddalena che una sorte felice ha fatto sposa! Annunciate le meraviglie di Colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla Sua ammirabile luce.)Ho potuto ammirare questa meraviglia ancora per qualche istante, poi tutto è scomparso in un attimo.Mi sembrava di ritrovarmi nelle tenebre.Se voi sapeste come il mio cuore è pieno d’amore per Gesù che si è degnato di visitare me, povera creatura indegna. Fino al mio ultimo giorno su questa terra, resterò abbagliata da questa meravigliosa visione, questa presenza di Gesù in quella sera del 27 dicembre.Non mi rimane che un solo desiderio: rivederLo, rivedere Gesù di Nazareth, il Figlio dell’Uomo resuscitato. Sarebbe stato dolce per me morire in quell'istante. Aveva le mani aperte come per accogliermi, ma è durato così poco tempo.Avrei voluto che tutto si fermasse, che il tempo si fermasse, che non ci fosse più il tempo, affinché tutto il mondo, tutta l’umanità potesse vederLo, come io L’ho visto. 

Vorrei poterLo contemplare per sempre nel suo splendore, contemplare questa meravigliosa luce, questo Gesù d’amore pieno di dolcezza, di bontà, risplendente di luce.Tutto è così meraviglioso, così grande che non riesco a esprimere ciò che ho sentito fino alle estremità del mio corpo, del mio spirito. In tutta la mia persona sento Gesù pieno d’amore, di dolcezza, di luce.Che meravigliosa bellezza, che luce limpida, che tesoro, che grandezza hanno visto i miei occhi quella sera del 27 dicembre. Quale gioia, quale piacere avremo quando potremo contemplare : "Gesù per l’eternità."Se il mondo sapesse, se il mondo avesse visto, se il mondo vedesse. E il mondo vedrà un giorno non molto lontano. E quel giorno tutta la faccia della terra sarà totalmente abbagliata, vedendo : "Gesù di Nazareth, il Figlio dell’Uomo"risplendente di luce, come io L’ho visto con i miei stessi occhi, venire su di una nuvola in tutta la Sua grandezza. Sì, tutti Lo vedranno, è per questo che è tempo che vi convertiate.E’ il tempo di alzare la testa. Potete ancora essere salvati.Gesù è amore, Gesù è buono, Egli perdona. Pentitevi nel profondo del cuore, fate una breve preghiera, Gesù sarà contento.Abbiate uno sguardo verso di Lui e vedrete che sarete molto felici, il vostro spirito sarà in una estrema gioia, una gioia che non potrete definire, poiché questa gioia spirituale è più bella di tutte le gioie materiali.Su questa terra noi non troviamo mai la perfetta felicità. Proprio quando si crede di raggiungerla tutto crolla. Ma la gioia spirituale che noi troviamo nella persona di Gesù, quella gioia, quando la si possiede è veramente inesauribile.Oh mio Gesù, come siete risplendente di bellezza in questa meravigliosa luce; come siete buono, Voi siete amore, come sono dolci le Vostre parole; mai nessuno mi ha parlato così dolcemente.La luce e le parole di Gesù sono incomparabili per dolcezza e bellezza.Per tutta la mia vita proclamerò questa meraviglia, nella quale bisogna vivere continuamente, dalla mattina alla sera, dalla sera alla mattina; da quando mi sveglio, Gesù è con me, in me.Bisogna vivere sempre con Gesù, come una fiamma interna che non si spegne mai.Oh mio Gesù, com’è dolce vivere sempre con Voi, in Voi.Quale gioia meravigliosa donate a coloro che Vi amano.Non pensate assolutamente che io sia privilegiata da Dio.  

Dio ama tutte le Sue creature.E’ Lui che ci ha donato la vita.Senza il soffio di Dio non saremmo niente, sarebbe il nulla.Ma lo Spirito Santo è presente e ci rialza, ci ama. Dio ama tutte le Sue creature, senza eccezione.Dio ci chiama tutti, ma pochi L’ascoltano. Riflettete, ritiratevi soli un istante. Ammirate dunque questa natura, questi fiori, questo profumo, la rugiada del mattino, e potrete ben dirvi che tutto ciò non si è fatto da solo.Tutto ciò che cresce, tutto ciò che si forma, tutto ciò che vive, è il soffio di Dio.La natura è un miracolo costante del Creatore, ma noi non vi prestiamo attenzione, perchè vi siamo abituati.E’ quando si è soli che si trova la presenza di Gesù, quando ci si raccoglie, quando si ammira questa natura, la meraviglia della Creazione.E’ in tutto questo che si trova il Creatore, Dio, Gesù, lo Spirito Santo, il volto di Cristo.Quando un’anima vede un raggio della luce di Dio, vorrebbe morire per poterLa vedere eternamente.Ho potuto ammirare questa meraviglia ancora per qualche istante, poi tutto è sparito in un attimo. 2- Il 27 dicembre 1673, Gesù apparve a Paray-le-Monial.

 
 
OTTAVA APPARIZIONE 
"Far erigere la Croce Gloriosa e il Santuario della Riconciliazione." 

Martedì 12 giugno 1973 ore 19, nella cappella. 

Mi trovavo nella cappella con le suore del pensionato San Giuseppe e il Signor Parroco, avevamo appena terminato di recitare il rosario e i vespri; d'improvviso ho sentito un vento sfiorarmi il viso; pensavo che si fosse aperta la porta e questo avesse provocato una corrente d’aria con la piccola finestra, ma non era stato così. Mi sono quindi avvicinata al Signor Parroco che sedeva davanti a me; gli ho chiesto se lui avesse sentito il vento, poiché questa cosa mi sembrava poco normale. Mi ha risposto di no, poi d’improvviso è apparso un bagliore al posto del tabernacolo, e subito è apparso Gesù come L’avevo visto la prima volta, le mani tese verso di me, come per accogliermi. Era meravigliosamente bello; questa luce era risplendente di bellezza.Gesù mi dice: "Abbiate la bontà di avvicinarvi fin qui."Mi sono quindi avvicinata. Gesù mi dice: "Dite questo ad alta voce.""Io sono il Primo e l’ultimo e il vivente, e Tutto ciò che vi è stato dato:Io sono l’amore, la pace, la gioia, la resurrezione e la vita.Baciate le persone qui presenti per amore e carità verso il prossimo."Ho quindi baciato le persone presenti.  

"Abbiate la bontà di ripetere questo: "Attendite, quod in aure auditis, praedicate super tecta. Per te Magdalena civitas Dozulea decorabitur per Sanctam Crucem. Et aedificet Sanctuarium Domino in monte ejus. Terribilis est locus iste." (Attenzione! Ciò che sentite all’orecchio, proclamatelo sui tetti. Tramite voi, Maddalena, la città di Dozulé sarà ornata dalla Santa Croce. E che edifichi un Santuario al Signore sulla Sua montagna. Terribile è questo luogo!) (3)"Baciate la terra tre volte per penitenza a causa dell’iniquità." 

Quando ho rialzato la testa, Gesù aveva un’espressione molto triste. Ha guardato a lungo le tre persone presenti e mi ha detto: "Dite questo ad alta voce, alle persone che dicono il rosario con voi" :"Affrettatevi ad annunciare al mondo ciò che avete visto e sentito in Mio nome. Date l’ordine alla curia vescovile di annunciare la Mia legge, allo scopo di far elevare la Croce Gloriosa e il Santuario della Riconciliazone nel posto preciso dove Maddalena l’ha vista sei volte, e veniteci tutti in processione."Gesù ha poi alzato le braccia, le mani rivolte verso di me, e ha detto: "Quando questa Croce sarà innalzata da terra, Io attirerò tutto a Me." 

Quando Gesù ha detto questo, il Suo sguardo era lontano, quasi levato al cielo.Poi ha rimesso le Sue braccia e le Sue mani come per accogliermi e mi ha detto: "Abbiate la bontà di venire qui ogni primo venerdì del mese, Io vi visiterò fino all’elevazione della Croce Gloriosa." 

Poi è scomparso.

 
 
NONA APPARIZIONE 
"La serva del Signore avrà parlato una lingua che le è sconosciuta." 

6 luglio 1973, primo venerdì del mese, ore 19, alla cappella. 

Una luce, poi Gesù mi è apparso come la volta precedente, al posto del tabernacolo, le mani tese verso di me per accogliermi; il Suo sguardo è di una meravigliosa bontà e il Suo sorriso è dolcissimo. Tutto questo è difficile da descrivere, talmente è bello.Qualche istante dopo, Gesù alza il braccio destro verso di me, posa l’altra mano sul Suo petto. Dice: "Abbiate la bontà di ripetere questo" :"Misit Dominus Manum Suam et dixit mihi: Spiritus, Dominus docebit vos quaecumque dixero vobis." (Il Signore ha steso la Sua mano e mi ha detto: "Lo Spirito, il Signore vi insegnerà tutto quello che Io vi avrò detto.) Poi, sempre con il braccio alzato verso di me e la Sua mano sinistra sul petto, mi ha detto:  

"Andate a dire alla curia vescovile tutte la parole che Io vi ho dettato. E la serva del Signore avrà parlato una lingua che le è estranea."Non ricordandomi alcuna parola in latino che il Signore mi aveva detto dall’inizio, Gli ho detto: "Ma Signore, non me ne ricordo più." Egli mi ha detto:  

"Ricordatevi della Mia parola: Voi testimonierete a causa del Mio nome e non avrete bisogno di esercitarvi per sapere quello che dovrete dire perchè Io sarò con voi." Poi Gesù è scomparso.Bisognava dunque che mi recassi a trovare il vescovo e, sebbene Gesù mi avesse assicurato che non avevo nulla da temere, esitavo ad andarci e poi, quando sarei andata? Non lo sapevo proprio, però sapevo con certezza che dovevo andarci. Non potevo andarci sola, inoltre spettava al Signor Parroco decidere; non devo fare nulla di mia iniziativa. 

Primo venerdì del mese di agosto 1973. 

Quando furono le ore 18, nella cappellina, davanti al Santissimo Sacramento esposto, per questo primo vernerdì del mese, il mio spirito era in una grande pace e nella gioia.Attendevo con impazienza "Gesù", questo Gesù d’amore che si era degnato visitarmi il venerdì precedente. Quale tesoro, quale meravigliosa bellezza i miei occhi e il mio spirito scoprivano in Sua presenza! Ciò non durava che qualche minuto ogni volta, ma quando questi minuti in presenza di Gesù dureranno un’eternità, oh! come sarà dolce e meravigliosa questa eternità in questa "splendida" luce. Ma erano quasi le ore 19, i secondi mi sembravano interminabili. Ho atteso così fino alle ore 19.45, poi mi sono resa conto che Gesù non sarebbe venuto, era troppo tardi. Il mio cuore era molto triste, mi sembrava che tutto crollasse.Sono ripartita dalla cappellina piangendo come una bambina.Quando sono entrata in casa i miei bambini mi hanno chiesto che cosa avessi. Non ho loro risposto. Fortunatamente mio marito non c’era. In quella settimana lavorava il pomeriggio e rientrava alle 21.30. 

Quella notte non ho quasi dormito. Mi chiedevo cosa avessi fatto al Signore per far sì che Lui non fosse venuto a visitarmi, poiché Lui mi aveva detto: "Ogni venerdì, Io vi visiterò", e pensavo, tra me, che se Egli non mi aveva visitato era, forse, a causa di un signore che la mattina mi aveva parlato quasi ad alta voce, davanti al Santissimo Sacramento, e mi aveva detto delle cose che non avrebbe dovuto dire poiché, quanto mi diceva mancava di carità e, ne ero molto dispiaciuta a causa del Santissimo Sacramento che era là, davanti a noi; e in quel momento ho pensato che bisognava avere un grande raccoglimento e un grande rispetto davanti al Santissimo Sacramento.Poi ho anche pensato che, forse, era per il fatto che non avevo eseguito quanto il Signore mi aveva chiesto la volta precedente. Gesù mi aveva detto: "Andate a dire alla Curia tutte le parole che vi ho dettato" e questo non era stato fatto.L’indomani mattina sono andata a trovare il Signor Parroco, per dirgli che desideravo andare il più presto possibile a dire alla curia vescovile tutto quello che il Signore mi aveva detto di dire, era una missione che dovevo compiere poiché il Signore me l’aveva domandato e desideravo andarci al più presto, bisognava che facessi la volontà di Gesù.Sono dunque andata con il Signor Parroco e suor Bruno a incontrare un membro della curia vescovile, come Gesù mi aveva domandato.Non ricordandomi nulla del latino, vi assicuro che esitavo e mi domandavo cosa gli avrei detto e domando ancora perdono al Signore di aver esitato, poiché Egli mi aveva detto: "Io sarò con voi."In effetti, Gesù era proprio con me. Improvvisamente, mi sono ricordata di tutte le parole in latino che Gesù mi aveva dettato dall’inizio, lo Spirito Santo mi guidava, è Lui che mi ha fatto ricordare tutto.Ero tutta commossa e sorpresa di vedere come, all’improvviso, ho potuto dire tutte quelle parole sconosciute. Non ho alcuna istruzione, e voi potete ben immaginare come il latino per me sia una lingua del tutto sconosciuta.Non so se è stata volontà dello Spirito Santo, ma quando sono salita in macchina uscendo dalla curia vescovile, ho detto tutto a suor Bruno e al Signor Parroco, tutte le parole strane (in latino) che il Signore mi aveva detto dall’inizio. 

E’ lo Spirito Santo che mi ha fatto ricordare tutto.Senza di Lui, non sarei stata capace di profferire parola. E so che il Signor Parroco e suor Bruno si sono commossi entrambi nell’ascoltarmi. Ritornando da Bayeux ero in una grande pace.Ero soprattutto molto felice di aver compiuto ciò che Gesù mi aveva chiesto e ringraziavo lo Spirito Santo di avermi fatto ricordare tutto.Senza di Voi, Spirito Santo, nulla esiste, nulla è possibile, noi non siamo che tenebre. Ma quando Vi si possiede, tutto è gioia, tutto è amore, tutto è possibile.

 
 
DECIMA APPARIZIONE 
"Rallegratevi, rallegratevi incessantemente nel Signore, come la serva del Signore qui presente sovrabbonda di gioia nella luce che scopre." 

Venerdì 7 settembre 1973, ore 19.05, nella cappella. 

Vi erano alcune persone nella cappella davanti al Santissimo Sacramento esposto.Quando ho visto la luce, ma questa volta al posto del Santissimo Sacramento, non ho potuto trattenermi dall’esclamare ad alta voce, talmente ero felice: "EccoLa."Ero così felice, Gesù non mi aveva visitata il mese precedente.Subito dopo questa luce, Gesù appare come il solito. Mi sorride con un sorriso dolcissimo. Mi dice: "Fate la genuflessione e salutate." Poi Gesù mi dice: "Dite questo ad alta voce": "Rallegratevi, Gesù di Nazareth, il Figlio dell’Uomo resuscitato, è lì, davanti a me, circondato di luce. Le Sue mani e il Suo viso risplendono come il sole. Il Suo sguardo è amore e bontà. Ed ecco ciò che dice il Primo e l’ultimo e il vivente, a voi tutti che ne siete i testimoni:Rallegratevi, rallegratevi incessantemente nel Signore, come la serva del Signore qui presente sovrabbonda di gioia nella luce che scopre."Qualche secondo dopo: "Siate umili, pazienti, caritatevoli."Gesù, con lo sguardo più grave, dice:"Baciate la terra tre volte come penitenza per l’iniquità."Quando ho rialzato la testa, dopo aver baciato la terra, Gesù aveva lo sguardo molto triste. Guarda la gente nella cappella poi, lo sguardo sempre molto triste, guarda lontano come se vedesse il mondo.Gli ho chiesto perchè fosse cosi triste. Gesù mi ha risposto: "Sono triste a causa della mancanza di fede nel mondo, a causa di tutti quelli che non amano il Padre Mio."Poi Gesù dice: "Dite questo ad alta voce":"Andate tutti in processione nel luogo preciso dove la serva del Signore ha visto la Croce Gloriosa, e ogni giorno dite questa umile preghiera, seguita da una decina del rosario."Poi Gesù mi dice:"Dite il rosario per intero, così anche le persone che lo dicono con voi."Gesù mi dettava la preghiera, frase per frase, e il Suo sguardo era molto triste e molto lontano.Ecco la preghiera che Gesù mi ha dettato lentamente:  

"Pietà Mio Dio, per quelli che Ti bestemmiano, Perdona loro, essi non sanno quello che fanno.""Pietà Mio Dio, per lo scandalo del mondo, Liberali dallo spirito di Satana.""Pietà Mio Dio per quelli che fuggono da Te. Dona loro il gusto della Santa Eucarestia.""Pietà Mio Dio, per quelli che verrano a pentirsi ai piedi della Croce Gloriosa, che essi vi trovino la pace e la gioia in Dio nostro Salvatore.""Pietà Mio Dio, perchè il Tuo regno arrivi, ma salvali, c'è ancora tempo - poiché il tempo è vicino, ed ecco che Io vengo.Amen. Vieni, Signore Gesù." 

Poi ho recitato il rosario come il Signore me l'ha domandato. Gesù mi ha guardato con tristezza tutto il tempo in cui ho recitato il rosario. Dopo, alla fine del rosario, mi ha detto: "Signore riversa sul mondo intero i tesori della Tua infinita misericordia."Ho ripetuto questa frase per terminare la preghiera. Poi Gesù mi ha detto: "Abbiate la bontà di ripetere questo: "Vos amici Mei estis, si feceritis quae Ego praecipio vobis." (Voi siete Miei amici se fate ciò che Io vi comando.)"Ogni volta che renderete testimonianza nel Mio nome, abbiate la bontà di ripetere questo." 

Poi, con uno sguardo triste, Gesù mi ha lasciata ed è scomparso.

 
 
UNDICESIMA APPARIZIONE 
"Pietà mio Dio." "La Croce Gloriosa deve essere paragonabile alla città di Gerusalemme per la sua dimensione verticale (738 metri). Deve essere di una grande luminosità." 

Venerdì 5 ottobre 1973, ore 19, nella cappella. 

Il Signore si è presentato al posto del Santissimo Sacramento esposto, come la volta precedente.Gesù era al posto del Santissimo Sacramento, non vedevo più nè l’altare, nè il Santissimo Sacramento; la luce ne aveva preso il posto.Gesù mi appare molto vicino, leggeramente sollevato. I Suoi piedi sono posati su una pietra piatta, e vicino a questa pietra vi sono alcuni sassi. Il Suo piede destro è avanzato e scoperto quasi fino alla caviglia, il piede sinistro è nascosto dalla Sua veste, non vedo che l’estremità del piede. La Sua veste, di un bianco luminoso, è trattenuta in vita da un cordoncino, la scollatura è arrotondata e increspata, ma il collo è un po' libero. Le maniche sono abbastanza larghe, come quelle di un camice, non vi è alcuna apertura apparente per indossarla.I capelli, abbastanza lunghi, ricadono sulle spalle. Le Sue mani e il Suo viso sono molto luminosi - d’altra parte il Signore l’ha detto: "Le Sue mani ed il Suo viso risplendono come il sole" ed è proprio così. Tutto questo è meraviglioso. 

Il Suo sguardo è amore e bontà: questa frase la sottolineo, la riprendo da Gesù, è Lui stesso che me l’ha detta.Mi ha sorriso, le mani tese verso di me, come per accogliermi. Ho fatto la genuflessione, ho salutato, poi mi sono messa in ginocchio, ho fatto il segno della Croce. L’ho fatto macchinalmente senza che, questa volta, Gesù abbia avuto bisogno di dirmelo, ma è senza dubbio Lui che me lo fa fare - bisogna, senza dubbio, che io lo faccia. Non so se mi comprendete, ma ci sono cose difficili da spiegare.Gesù è rimasto qualche istante in silenzio. Io sono rimasta così ad ammirare questa meraviglia, aspettavo che Egli mi dicesse qualche cosa. Dopo qualche istante, Gesù mi ha detto: "Dite alle persone qui presenti che dicano con voi la preghiera che ho loro insegnato, seguita da una decina del rosario."Ho trasmesso il messaggio. Come la prima volta, il Signore mi ha dettato il messaggio molto lentamente, guardandomi; ho ripetuto ogni frase dopo di Lui."Pietà Mio Dio, per quelli che Ti bestemmiano.Perdona loro, essi non sanno quello che fanno.""Pietà Mio Dio, per lo scandalo del mondo.Liberali dallo spirito di Satana.""Pietà Mio Dio per quelli che fuggono da Te.Dona loro il gusto della Santa Eucarestia." 

Gesù si ferma un istante, e mi dice: "Colui che fa la volontà del Padre Mio e che mangia di questo Pane vivrà eternamente in questa luce."Poi riprende: "Pietà Mio Dio, per quelli che verranno a pentirsi ai piedi della Croce Gloriosa, che essi vi trovino la pace e la gioia in Dio Nostro Salvatore.Pietà Mio Dio, perchè il Tuo regno arrivi, ma salvali, è ancora tempo - poichè il tempo è vicino, ed ecco che Io vengo. Amen. Vieni, Signore Gesù." 

Poi Gesù ha detto con me la decina del rosario. L’abbiamo detta insieme, lentamente; aspettavo ogni "Ave Maria" per ricominciare con Lui. Era cosi commovente dire questo rosario con Gesù. Non l’avevo mai detto così lentamente in tutta la mia vita. Alla fine di questa decina del rosario, Gesù mi ha detto: "Signore, riversa sul mondo intero i tesori della Tua infinita misericordia."Credo di non aver ripetuto questa frase, assorbita com’ero dalla presenza meravigliosa di Gesù. Resterei per sempre, ad ammirarLo, senza dirGli senza domandarGli niente. D'altronde, non vi è nulla da domandare. Io sono come inchiodata sul posto. Qualunque cosa ci fosse non avrebbe importanza, fosse anche un fulmine, non sentirei nulla, non mi muoverei per niente, talmente questa presenza è meravigliosa.D’altra parte, quando Gesù è presente, io non sono più sulla terra. Non vedo e non penso più a nulla di ciò che mi circonda. E' una meraviglia degli occhi e dello Spirito che non si può spiegare, bisogna veramente esserci. Nessuna parola può spiegare quello che sento, neppure le frasi più belle. 

A tutti quelli che dubitano posso affermare che c’è veramente un altro mondo, oltre a quello che si vede.E il più meraviglioso è quello che non si vede, non lo si può neanche immaginare.Dopo la preghiera, Gesù mi dice, sempre continuando a guardarmi: "Dite questo ad alta voce: La Croce Gloriosa (in questo istante Egli ha Guardato i presenti con uno sguardo circolare) innalzata sulla Haute-Butte dev’essere paragonabile alla città di Gerusalemme per la sua dimensione verticale. I suoi bracci devono drizzarsi dall’Oriente all’Occidente. Essa deve essere di una grande luminosità." 

E con tono grave Gesù mi ha detto: "Così è il segno del Figlio dell’Uomo." 

Poi, qualche secondo dopo: "Fate scavare a 100 metri dal luogo della Croce Gloriosa, in direzione del suo braccio destro, ne uscirà dell'acqua. Verrete tutti a lavarvi in segno di purificazione." 

Gesù si è poi chinato verso di me e mi ha detto con discrezione, senza precisarmi di dirlo ad alta voce - non l’ho detto che domenica al Signor Parroco:"Siate sempre nella gioia, non lamentatevi del cataclisma generale di questa generazione, poiché tutto questo deve arrivare. Ma ecco che appare nel cielo il segno del Figlio dell’Uomo. E adesso deve compiersi il tempo delle nazioni. Tutti si batteranno il petto. Dopo l’evangelizzazione del mondo intero, allora Io ritornerò nella gloria." 

Gesù mi ha guardata ancora per qualche istante. Mi ha sorriso, poi è scomparso.

 
 
DODICESIMA APPARIZIONE 
"Dozulé è ormai una città benedetta e sacra." 

Venerdì 2 novembre 1973 ore 19 (commemorazione dei defunti), nella cappella. 

Mi è apparsa la luce, poi Gesù si è presentato come al solito, le mani aperte. Mi ha sorriso, poi ha alzato le due braccia a forma di Croce, la Sua testa era leggermente inclinata verso il lato destro come se stessero per crocifiggerlo, ma non vi erano le piaghe. D’altronde, non ho mai visto le Sue piaghe.Mi ha detto con un tono molto grave: "Dozulé è ormai una città benedetta e sacra. Voi vivete il tempo del supremo sforzo del Male contro Cristo. Satana è slegato dalla sua prigione. Egli occupa l’intera faccia della terra." 

Gesù mi parla sempre molto lentamente. Quel giorno, la Sua voce aveva un tono molto molto grave. Ero molto triste nel vederLo così. Poi, mi ha detto: "Gog e Magog, il suo numero è incalcolabile.Qualunque cosa accada, non vi inquietate. Saranno tutti gettati nel fuoco per i secoli dei secoli.Beato colui che non è sedotto che dal Dio Supremo." 

Poi Gesù ha abbassato le braccia e le mani. Ha ripreso la Sua posizione normale, cioé le mani tese verso di me, poi mi ha sorriso lungamente e mi ha detto: "Questo messaggio è per voi:Beato colui che non è sedotto che dal Dio Supremo, poiché Mio Padre non è che bontà. Egli perdona al più grande peccatore all’ultimo istante della sua vita.Dite ai morenti che si pentono che più grande è il peccato, più grande è la Mia misericordia. Nel medesimo istante in cui l’anima lascia il suo corpo, si trova in questa splendida luce. Ditelo loro.Parole di Gesù." 

In seguito, mi ha dato un messaggio molto grave per il vescovo, poi un messaggio molto personale che mi concerne e di cui devo mantenere il segreto per tutta la vita.Poi Gesù è sparito.Gesù mi aveva dato un segreto il 2 novembre 1973 e mi aveva detto di non dirlo mai a nessuno. Dunque di quello non ho parlato a nessuno." (Una intima sa solo che questo riguarda la sua morte.) 

Venerdì 7 dicembre 1973 

Questo primo venerdì del mese di dicembre, ho atteso per molto tempo. Poi, alle 19.45, ho lasciato la cappella. Avevo il cuore gonfio, le lacrime agli occhi. Gesù non è venuto.Pertanto so che anche senza vederLo Lui è lì. E’sempre presente, con noi, per tutti noi.Nella nostra vita di tutti i giorni, Gesù è lì, sempre presente. Ma vederlo è così bello, così meraviglioso; questa luce è di uno splendore!... poi il Suo viso, il Suo sguardo, la Sua grandezza!... questa grandezza ... tutto ciò è di una bellezza incomparabile. Tutto questo è unico, nient’altro, no, nient’altro ... nulla che Gesù soltanto.Mio Gesù, se Voi sapeste quanto Vi amo - e Lui lo sa.

 
 
TREDICESIMA APPARIZIONE 
"Perchè avete paura? Perchè dubitate? Io sono qui!" 

Venerdì 4 gennaio 1974, ore 16.15, nella cappella. 

Non ho potuto assistere alla messa quel mattino, con mio grande dispiacere, poiché era alle 8 e io devo preparare i miei bambini che conduco a scuola alle 8.30.Alle 9, mi sono recata a rendere visita al Santissimo Sacramento esposto. Sono ripartita verso le 11 per preparare il pranzo a mio marito, a mia madre, anziana, e ai due figli più grandi, che rientrano per il pranzo a mezzogiorno. Nel pomeriggio, ritornai al pensionato per stirare dalle suore. Tra due occupazioni, dovevo fare una visita al Santissimo Sacramento.Alle ore 14, arrivai alla cappella della scuola San Giuseppe. Vi sono rimasta fino alle 15 per adorare Gesù presente. Poi sono andata a telefonare nell’ufficio di suor Bruno, per fissare un appuntamento da un medico per mia figlia maggiore. Ma invece di ritornare a stirare, non ho potuto far a meno di ritornare alla cappella, come se qualcosa mi dicesse: "Bisogna andarci." E’ così bello, così dolce adorare Gesù presente; Gesù è così felice!Credevo di non poter lasciare il mio posto; mi sentivo inchiodata sul posto. Credo che vi sarei rimasta indefinitamente; in questi casi sento il mio spirito talmente unito a quello di Gesù.Ma l’ora avanzava senza che me ne rendessi conto.Tutt'a un tratto, sentii suonare alla chiesa le ore 16.15. Avevo ancora una decina del rosario da recitare, prima di ritornare a casa poiché i miei bambini sarebbero arrivati presto e bisognava che rientrassi per loro, poiché desiderano che io sia a casa quando ritornano dalla scuola.Cominciai dunque l’ultima decina del rosario. Improvvisamente cado in una completa oscurità. Se voi sapeste come avevo paura; non ho potuto trattenermi dal gridare. Ho dovuto chiamare il Signor Parroco per dirgli: "Non ci vedo più", perché ero completamente nelle tenebre. Mi sentivo disorientata, il mio cuore batteva molto forte dalla paura.Poi ho sentito il Signor Parroco avvicinarsi a me e mi ha detto con voce molto calma: "Non temete nulla, siate paziente, attendete qualche momento che passerà."Vedevo che non era inquieto (io dicevo a me stessa, si vede bene che non è lui al mio posto), poi ha detto a suor Margherita: "Presto, andate a cercare suor Bruno."Quando ho sentito qualcuno entrare, ho pensato che fosse suor Bruno. Le ho domandato se fosse lei, mi ha risposto: "Sì, sono io."Le ho chiesto di condurmi a casa. Ero inquieta, mi chiedevo cosa sarebbe stato di me. Ho pensato alla mia famiglia, ai miei bambini. Non vedere più. Com’ero triste, mio Dio!Gesù mi aveva detto che avrei sofferto per i peccatori, un giorno dopo una visita, ma non mi aveva detto che sarei diventata cieca. Gesù mi aveva detto ciò che sarebbe avvenuto del mio corpo, e più precisamente che avrei sofferto molto nello spirito, ma non mi aveva detto di dirlo. Se l’ho detto, è stato nella paura, quando mi sono trovata nelle tenebre.A quell’ora del pomeriggio, non pensavo neppure che ciò venisse da Gesù; non era l’ora, le altre volte erano le 19.Dopo questa terribile angoscia (di colpo nelle grandi tenebre degli occhi ma anche dello spirito), la gioia si impossessa di me. D’altra parte, il Signor Parroco me l’ha detto non appena se n’è accorto.I miei occhi avevano ritrovato la loro luminosità; la paura, la tristezza si sono trasformate in gioia immensa, in pace indescrivibile.Immagino che sia la stessa cosa per chi soffre sul letto di morte; quando l’anima lascia il corpo, non soffre più; poi, d’un tratto, si trova in questa dolcezza, in questa luce spirituale; è trasfigurato con Gesù.Non ero cieca, d’altra parte, credo di averlo gridato molto forte: "No, non sono cieca", avevo appena scoperto la luce. Sì la luce mi appariva nello stesso luogo, al posto del Santissimo Sacramento e mi sembrava ancora più bella, più luminosa, più limpida del solito.Mi sono inginocchiata nello stesso posto dove mi trovavo, in fondo alla cappella, di fianco alla mia sedia. Dovevo essere tutta sorridente talmente ero felice di ritrovare la luce... dalle grandi tenebre alla luce e quale luce, la più bella delle luci!Poi Gesù appare.Gesù è così buono. Avrebbe potuto lasciarmi così fino alla fine dei miei giorni. Ero nelle Sue mani, noi siamo tutti nelle Sue mani. Lui è Il Maestro. Egli fa di noi quello che vuole. Bisogna ringraziarlo per tutte le grazie che ci accorda.Se noi vediamo, se udiamo, se camminiamo, se abbiamo la salute, se siamo felici, è grazie a Lui, a Lui solo. Egli ci può togliere tutto questo in un solo istante.Ma se noi soffriamo, se abbiamo delle miserie quotidiane, è ugualmente Lui che lo permette, per guadagnarci il nostro cielo.Bisogna offrire tutto a Gesù: le nostre gioie, le nostre pene, e per Lui, con Lui, noi sopportiamo tutto.Questa volta, Gesù aveva la mano destra sul Suo Cuore e il braccio sinistro lungo il corpo. Mi sorrideva, poi mi ha detto: "Perchè avete paura? Perchè dubitate? Io sono qui."Ho detto a Gesù: "Signore, ho avuto paura, ho creduto di diventare cieca." (credo di averlo detto ad alta voce).Poi Gesù mi ha detto: "Dite loro che ogni uomo su questa terra è così nelle tenebre."Ho quindi ripetuto questo ad alta voce, poi Gesù mi ha detto: "Baciate la terra tre volte per penitenza per la mancanza di fede." 

Ho dunque fatto questo gesto, poi Gesù, con un gesto lento, ha tolto la mano dal Suo cuore e l’ha rivolta verso me per farmi segno di avvicinarmi. Nello stesso tempo di questo gesto, Lui mi ha detto: "Avvicinatevi fin qui e salutate."Sono dunque andata avanti, dal fondo della cappella dov'ero rimasta, fino all’altare, fino a Gesù. Ero vicinissima a Lui. Ho salutato come Gesù mi ha insegnato.Gesù aveva messo di nuovo la mano sul cuore. Io ero in ginocchio vicinissima a Lui ed Egli mi ha detto: "Abbiate la bontà di ripetere questo:Ecce Dominus Noster cum virtute veniet et illuminabit oculos servorum Suorum. Laetamini, laetamini in Domino, laetamini cum Magdalena. Paratum cor ejus: 'Speravi in Domino, ut se simplicitas prodit amabilis.' "(Ecco il Signore Nostro verrà con potenza e illuminerà gli occhi dei Suoi servitori. Rallegratevi, rallegratevi nel Signore, rallegratevi con Maddalena. Il suo cuore è pronto: "Ho sperato nel Signore, perchè l’amabile semplicità Lo rifletta.")Gesù mi ha detto queste frasi molto lentamente, nell’ordine in cui le ho scritte. Poi mi ha detto: "Ogni volta che ritornerete al vostro posto dopo ogni Eucaristia, posate la mano sinistra sul cuore e la mano destra incrociata sopra." 

Gesù ha fatto questo gesto mentre me lo spiegava; l’ho imitato. Gesù mi ha sorriso per qualche istante, poi è scomparso.Ho tenuto le mani in questa posizione finché sono ritornata al mio posto.  

Il primo venerdì del mese di febbraio 1974.Gesù non è apparso.
 
 
QUATTORDICESIMA APPARIZIONE 
"Rallegratevi poiché è vicino il tempo in cui il Figlio dell’Uomo ritornerà nella gloria." 

1° marzo 1974, ore 15.40, nella cappella.(Nella cappella sono presenti il sacerdote, tre suore religiose e quattro signore.) 

Ecco la luce.Gesù si è presentato nello stesso posto, come di solito, le mani tese verso di me come per accogliermi. Mi sorride, alza gli occhi al cielo, lo sguardo grave e lontano e mi dice: "Abbiate la bontà di ripetere questo:" Ha alzato le braccia in forma di Croce, ma più in alto.Gesù mi dice molto lentamente ogni frase che io ripeto una dopo l’altra: "Ecce cujus imperii Nomen est in aeternum. Quae videt Me, videt et Patrem Meum. Magdalena! Annuntiate virtutes ejus qui vos de tenebris vocavit in admirabile Lumen Suum. Nolite timere, Deum benedicite, et cantate Illi." (Ecco Colui il cui nome ha un regno eterno. Colei che mi vede, vede anche il Padre Mio. Maddalena! Annunciate le meraviglie di Colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla Sua ammirabile luce. Non temete, benedite Dio e cantate per Lui.). Gesù continua:"Io sono la luce del mondo e la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno compresa.""Penitenza, penitenza, penitenza. Baciate la terra tre volte per penitenza, per la mancanza di fede nel mondo."Poi Gesù riprende la Sua posizione normale:"Oggi, Gesù di Nazareth, il Figlio dell’Uomo resuscitato, mi visita per l’ottava volta. Le Sue mani, il Suo viso, risplendono come il sole, le Sue vesti sono di un bianco splendente, il Suo sguardo è amore e bontà.Amate il vostro prossimo come Io vi amo, che il vostro sguardo sia amore e bontà per ognuno di voi.Baciate una persona presente per amore e per carità." 

Ho dato un bacio alla prima persona che si trovava lì; era suor Maria dell’Assunzione, superiora generale di Blon.Gesù ha poi aggiunto:"Questo gesto è segno di amore e di riconciliazione per il mondo intero. Rallegrati, Maria, ha detto l’arcangelo Gabriele al concepimento del Figlio dell’Uomo."E con un tono molto grave: "In verità vi dico, oggi è la stessa cosa. Rallegratevi, perchè è vicino il tempo in cui il Figlio dell’Uomo ritornerà nella gloria.Rallegratevi, rallegratevi sempre nel Signore, che la vostra gioia sia conosciuta da tutti gli uomini a causa delle parole che avete appena sentito, a causa del Mio nome."Poi, qualche istante dopo: "Che ognuno di voi, nel silenzio del suo cuore, domandi a Dio la grazia che desidera; oggi stesso vi sarà data."Sono rimasta qualche istante in silenzio. Ho ascoltato le parole molto gravi che Gesù mi ha detto. Non osavo ripeterle a causa della loro gravità. Pensavo che solo il sacerdote o i sacerdoti dovessero saperle, poiché Gesù mi ha detto:"Dite alla Chiesa che rinnovi il suo messaggio di PACE al mondo intero, poiché l’ora è grave. Satana dirige il mondo, seduce gli spiriti, li rende capaci di distruggere l’umanità in qualche minuto.Se l’umanità non si oppone, Io lascerò agire e sarà la catastrofe, tale che non se n'è avuta ancora una dal diluvio - e questo prima della fine del secolo.Tutti quelli che saranno venuti a pentirsi ai piedi della Croce Gloriosa saranno salvati.Satana sarà distrutto e non resterà che pace e gioia." 

Poi Gesù è sparito.

 
 
QUINDICESIMA APPARIZIONE 
"La Croce Gloriosa rimetterà ogni peccato." 

Venerdì 5 aprile 1974, ore 15.40, nella cappella. 

Nella cappella di San Giuseppe, l’alone di luce si è formato al posto dell’Ostensorio, dopo vedo Gesù, le mani tese verso di me come per accogliermi. L’ho ammirato a lungo - é così meraviglioso. Mi sorrideva. Gli ho detto a voce alta: "Se Voi siete il Cristo, perchè non vedo mai le Vostre piaghe?" (Il Signor Parroco mi aveva incaricata di fare questa domanda.)Egli continuava a sorridermi. Quale inspiegabile dolcezza sentivo in quel momento, non mi sentivo più sulla terra.Gesù ha alzato la mano destra su di me e mi ha detto: "La pace sia con Voi.""Dite questo ad alta voce."Gesù prese la Sua posizione abituale e non sorrideva più: "Gesù domanda: perchè questo turbamento, perchè questi pensieri sorgono in Voi?Voi, i sacerdoti che avete l’incarico di compiere quanto Io vi domando, è più facile gridare al miracolo vedendo l’acqua sgorgare dalla montagna, che sentire la serva del Signore pronunciare parole che non conosce?Uomini di poca fede, ricordatevi della Mia parola."(La voce di Gesù era severa.)"Coloro che verranno nel Mio nome parleranno lingue a loro sconosciute."Dopo un momento di silenzio e senza precisare di ripeterlo:"Non abbiate alcun dubbio, alzatevi, toccate le Mie mani."Mi sono alzata. Gesù mi ha presentato la Sua mano sinistra, poi la destra; ho dunque preso ciascuna mano nelle mie due. Egli mi ha detto:"Non abbiate più dubbi, uno spirito non ha mani, non ha carne."Sono ritornata al mio posto, in ginocchio davanti a Lui ed Egli mi ha detto:"Dite loro questo": (L'ho ripetuto ad alta voce)"Non abbiate più dubbi, é veramente Gesù Risuscitato che vedo oggi per la settima volta. Gli ho appena toccato le mani."Ho poi chiesto: "Signore, dove bisogna scavare per avere dell’acqua?" Gesù mi ha risposto:"La Croce Gloriosa deve essere innalzata sulla Haute-Butte, vicinissimo al confine territoriale di Dozulé, nel punto esatto dove si trova l’albero da frutta, l’albero del peccato, perchè la Croce Gloriosa rimetterà ogni peccato.I suoi bracci devono elevarsi dall’Oriente all’Occidente. Ogni braccio deve misurare 123 metri e la sua altezza sei volte di più. E’ a partire da questi 123 metri, luogo occupato dalla Croce, che si devono misurare i 100 metri.Poi fate scavare un bacino di 2 metri per 1,50 e 1 metro di profondità. Fate un recinto. Ne uscirà dell’acqua."Poi Gesù aggiunge:"Se il vostro cuore è arido, vi sarà poca acqua e pochi saranno salvati."Poi dice:"Vos amici Mei estis si feceritis quae Ego praecipio vobis, dixit Dominus." (Voi siete Miei amici se fate quello che vi comando, dice il Signore.)Gesù aggiunge:"Mettete la mano sinistra sul cuore e la destra posata sopra."Poi Gesù è scomparso e così io sono ritornata al mio posto.Se voi sapeste com’ero felice. Per la prima volta da quando vedo Gesù, desideravo gridare loro la mia gioia. L’ho detto al Signor Parroco e ad una persona uscendo dalla cappella."Gesù è veramente vivo; io Gli ho toccato le Sue mani; queste sono mani di carne come le nostre, sono tiepide, E' stato meraviglioso."Gesù è veramente vivo, resuscitato nella sua carne. Piangevo dalla gioia; una gioia meravigliosa che inonda il mio spirito. Avevo voglia di cantare, del resto, ho chiesto di cantare il Magnificat, talmente la mia gioia era grande.Si deve obbedire ai sacerdoti, ai vescovi: ho l’ordine di non dire nulla, è questo che mi ha trattenuta; altrimenti avrei voluto gridare la mia gioia a tutti, per dare la gioia di Gesù risorto a tutti coloro che dubitano. (4)  

4- "Il venerdì 5.4.74 fu dettato: "ogni BRACCIO deve avere 123 m e la sua altezza 6 volte di più = 738 m". Tre progetti della Croce sono stati disegnati con delle larghezze di trave di 21 m, 42 m, 60 m." (Gérard Cordonnier, primo editore dei Messaggi). 

Venerdì Santo 12 aprile 1974.  

Nel pomeriggio, dopo l’accordo tra suor Bruno e il proprietario del prato, tre uomini scavarono il bacino. Faceva freddo e su un fornello ad alcool, nel fondo del bacino in corso di scavo, suor Bruno riscaldò del caffè per i volontari...

 
 
SEDICESIMA APPARIZIONE 
"Affrettatevi a far innalzare al suo posto la Croce Gloriosa." 

Venerdì 3 maggio 1974, dalle ore 17.10 alle 17.25, nella cappella. 

Appare la luce, poi Gesù si presenta le mani tese verso di me per accogliermi; mi sorride. Sono così felice, resterei indefinitamente alla Sua presenza. Egli dice :"Dite questo ad alta voce : Il sacerdote non è nell’errore, quell’albero inclinato è il simbolo del peccato.Sradicatelo prima che compaiano i frutti, e affrettatevi a far innalzare, al suo posto la Croce Gloriosa, poiché la Croce Gloriosa rimetterà ogni peccato." (5)Un istante dopo, Gesù ha messo le mani giunte sul petto. Mi ha guardato tristemente, ho visto due lacrime sgorgare dai Suoi occhi. Ho pianto in quel momento, Gesù era così triste. Mi ha detto:"Sventura all’Umanità intera se non ci sarà dell’acqua (6) in questo bacino entro i cinquanta giorni che seguiranno i lavori6, poiché Satana impedisce la purificazione di un più grande numero. Ricordatevi della Mia parola. Io lascerò agire a causa della mancanza di fede."Un momento dopo:"Dite alla Chiesa che invii dei messaggi nel mondo intero e che si affretti a far erigere, nel luogo indicato, la Croce Gloriosa e, ai piedi, un Santuario. Tutti verranno a pentirsi e vi troveranno la pace e la gioia. La Croce Gloriosa, o il segno del Figlio dell’Uomo, è l’annuncio del prossimo ritorno nella gloria di Gesù resuscitato.Quando questa Croce sarà elevata da terra, Io attirerò tutto a Me."Gesù aggiunge:"Trovate undici persone in questa città benedetta e sacra, saranno i Miei discepoli. Esse questueranno di porta in porta nel Mio nome per l’elevazione della Croce Gloriosa.Ed ecco i comandamenti che ogni discepolo deve rispettare: - Lavorate fino all’elevazione della Croce Gloriosa;- Siate umili, pazienti, caritatevoli, affinché riconoscano in voi i Miei discepoli;- Non cercate alcun interesse personale, unicamente quello di far erigere la Croce Gloriosa, poiché ogni uomo che sarà venuto a pentirsi sarà salvato."Poi Gesù mi ha detto, senza precisare di ripeterlo:"Dite al sacerdote che Io vi visito per la diciassettesima volta, poiché la Croce Gloriosa è anche Gesù resuscitato." (La visita del 12 aprile 1970 e 16 apparizioni fanno 17 visite di Gesù.)Poi Gesù scompare. 

5- Il sacerdote e Maddalena erano saliti assieme sulla Haute Butte per localizzare il luogo della Croce. Si aiutarono con torce elettriche puntate verso il cielo. Maddalena rimase alla finestra da dove aveva visto sei volte la Croce e dirigeva il sacerdote che faceva l'ascensione della Haute Butte. Egli finì sull’altura delimitata da un fosso che, precisamente, è al limite del territorio di Dozulé. Restava da situare il punto esatto dove il Signore domandava di impiantare la Croce. Il sacerdote pensava che questo poteva ben essere al posto del melo inclinato. Ma non era sicuro e la notte non dormì. Gesù conferma qui l'esattezza della sua (del sacerdote) opinione.  

Il bacino era stato scavato contando 223 metri con una corda. L’abbiamo arrotolata su un pezzo di legno. L’albero era sradicato e c’era la piccola croce (al millesimo. Nota della Redazione) che avevamo messo Gérard ed io. Gli affituari ce l’avevano permesso.  

Per quest'acqua che non veniva fu fatta una novena dopo la Pentecoste. Una notte, Maddalena e suor M. sognano che l'acqua è apparsa nel bacino e la mattina lo dicono al sacerdote che risponde:"Voi fate proprio dei bei sogni, suorella." Egli aveva constatato, la sera del giorno prima, che non c'era acqua nel bacino. Maddalena sale tutta sola alla Haute Butte e constata che l'acqua c’è molta: 30 cm di altezza. La stazione metereologica interpellata risponde che non ha piovuto la notte precedente e che una tale altezza non può venire ca una pioggia. 

6- L'acqua venne 77 giorni più tardi, il 19 luglio 1974.

 
 
DICIASSETTESIMA APPARIZIONE 
"Sono Michele l’arcangelo.""Sono Gesù di Nazareth, il Figlio dell’Uomo risuscitato dai morti.""Chiedete un cero. Deponetelo acceso.Che tutti quelli che verranno in questa cappella vi imitino." 

Venerdì 31 maggio 1974, dalle ore 9.45 alle 10.05, nella cappella. 

Non aspettavo una visita di Gesù perché non era il primo venerdì del mese. Ma tutte le mattine, dopo aver accompagnato i bambini a scuola, vado fino alla cappella per rendere visita a Gesù, poi il sacerdote mi da la Comunione.Quel mattino del 31 maggio, mi sono recata alla cappella come gli altri giorni. Il Signor Parroco non mi aveva ancora dato la Comunione quando suor Bruno è venuta a cercarlo per vedere un malato. Questo malato abita giusto a fianco e il Signor Parroco mi ha detto: "Non penso di assentarmi a lungo, vi darò la comunione al ritorno."In quel momento, ero dunque rimasta sola nella cappella. Improvvisamente, ho visto l’alone di luce presentarsi come al solito al posto del tabernacolo. L’alone era più ampio e sembrava meno alto delle volte precedenti. Ero sola e la luce sembrava attendere qualcuno. Mi sono precipitata verso il refettorio attiguo alla cappella. Ho detto a J., un’impiegata, di andare a cercare immediatamente suor Bruno che ho pensato essere nella sua classe a quell’ora.Sono ritornata subito nella cappella davanti alla luce che era sempre là, ma sola. Mi sono inginocchiata; in quello stesso istante è apparso qualcuno, ma non era Gesù.Quando suor Bruno è arrivata, le ho detto: "C’è qualcuno ma non è Gesù. E’ qualcuno che non conosco."Questa volta mi sentivo bene, nella cappella mentre le volte precedenti mi sentivo trasportata altrove, e quando suor Bruno è entrata me ne sono ben accorta, mentre le altre volte non udivo e non vedevo assolutamente nulla, ero totalmente assorbita dalla visione di Gesù.Questo personnaggio sconosciuto teneva una specie di bandiera, con in cima una piccola croce; questa, come l’asta, erano della stessa tonalità e brillavano come l’oro. Sotto la croce, un orifiamma che sembrava di tessuto, recava tre parole di cui ho creduto scorgere la prima e l’ultima: "QUIS... DEUS" (Chi è come Dio). L’asta terminava nella sua estremità inferiore con una piccola punta a forma di lancia o di picca. Il personnaggio pareva ricciuto, i capelli corti, sembrava un soldato. La sua tunica era corta, la mano destra teneva il centro dell’asta, una sorta di cinghia stringeva i suoi polpacci."Come mi ha guardata, gli ho chiesto: "Chi siete?"Mi ha risposto:"Vi saluto." (Mi ha salutato con il capo)."Sono Michele l’arcangelo, è Dio che mi manda. Voi vedrete i misteri del Redentore e ripeterete ogni frase una dopo l’altra man mano che io ve le detterò."Gli ho detto: "Se è Dio che vi manda, io vi obbedirò."L’arcangelo era sempre presente quando mi ha detto:"Per Mysterium Sanctae Incarnationis Tuae (7) ". (Per il Mistero della Tua santa Incarnazione.)In quel momento, scomparve. 

Poi ho visto qualcuno tutto vestito di bianco, in ginocchio. Ho pensato che fosse un Angelo. Guardava una giovane fanciulla, bella, con un fazzoletto in testa. Alla vista dell’Angelo, ella ha salutato ed è rimasta con la testa inclinata, ha posato le mani una dopo l’altra sul petto, nello stesso modo in cui il Signore me l'ha insegnato. Ho notato particolarmente questo stesso gesto che mi ha impressionato. Qualche secondo dopo tutto è scomparso.Poi rivedo l’arcangelo che mi dice:"Per Nativitatem Tuam" ("Per la Tua Natività.")L’arcangelo scompare. 

Vedo allora un bimbo in una culla di vimini o su della paglia a forma di culla; molta gente attorno, in lunghe vesti, sembrano guardarLo e ammirarLo ... poi tutto sparisce.Rivedo l’arcangelo allo stesso posto (d’altronde penso che sia sempre presente, sono io che non lo scorgo più, senza dubbio a causa dell’importanza del quadro vivente che mi si presenta.) Egli mi dice:"Per Baptismus et Sanctum Jejunium Tuum." ("Per il Tuo Battesimo e il Tuo Santo Digiuno.")L’arcangelo scompare dalla mia vista e vedo Gesù, accompagnato da un uomo grande, ma meno alto di Lui. E’ coperto da una specie di mantello che sembra essere di pelliccia a peli rasi.Vedo scorrere dell’acqua come un fiume e quest’uomo ne versa sulla testa di Gesù. Tiene una scodella per il manico, prende dell’acqua nel fiume e la versa sulla testa di Gesù.Qualche secondo dopo, Gesù si avvia per un sentiero in salita e, giunto in alto, si siede. Incrocia le mani, alza gli occhi al cielo come per pregare, poi tutto sparisce. 

Rivedo l’arcangelo che dice:"Per Crucem et Passionem Tuam." ("Per la Tua Croce e la Tua Passione.")L’arcangelo scompare e vedo Gesù che porta sulla spalla destra una croce che sembra molto pesante. La porta con fatica, camminando nel mezzo di un sentiero.Da ogni lato di questo sentiero, una folla di gente sembra ridere. Qualcuno alza la mano come per gettargli qualcosa.Gesù non è caduto malgrado il peso della Croce e ne sono rimasta sorpresa; a più riprese, ho creduto che Lui stesse per crollare sul sentiero. Povero Gesù.Poi l’immagine scompare.  

L’arcangelo si è mostrato di nuovo e mi ha detto:"Per Mortem et Sepulturam Tuam." ("Per la Tua Morte e la Tua Sepoltura.")Vedo Gesù sulla Croce, sembra morto, la testa inclinata in avanti, il torso nudo, una larga piaga sul lato destro e, sotto la piaga, un filo di Sangue coagulato, credo.Tre persone sono ai piedi della Croce - una da ogni lato, in piedi - guardano con tristezza il viso di Gesù. Quella al centro è in ginocchio ai Suoi piedi, stringe con le due mani il piede della Croce e sembra voglia baciare i piedi di Gesù.Sento le mie lacrime colare. I piedi di Gesù sono posati su di un supporto in legno. 

L’immagine scompare. Rivedo l’arcangelo che mi dice:"Per Sanctam Resurrectionem Tuam." ("Per la Tua Santa resurrezione.")In questo momento, rivedo Gesù vivente.Una gioia meravigliosa si è impadronita di me. Egli mi appare come la prima volta, la sera del 27 dicembre 1972, sorridente, le mani tese verso di me come per accogliermi. Mi sembra di vederLo per la prima volta.Dopo averLo visto morto sulla Croce, Lo vedo vivo - Gesù vivo, risuscitato dai morti.Egli mi dice:"Sono Gesù di Nazareth, Il Figlio dell’Uomo risuscitato dai morti.Guardate le Mie piaghe."Con la Sua mano destra, ha scoperto il lato destro della Sua veste (nonostante che essa sembri essere senza apertura).Ho visto allora una larga piaga che non aveva sangue.Sul dorso della Sua mano destra, ho intravisto un piccolo foro.Ho ugualmente intravisto un foro nel palmo della Sua mano sinistra, tesa verso di me, e un foro su ciascuno dei Suoi piedi.Quindi Gesù mi ha detto:"Avvicinatevi e toccate il Mio costato."Mi sono alzata, ho teso la mano destra e, con due dita (indice e medio), ho toccato il bordo della Sua piaga che sembrava profonda.Ero molto commossa ed ho detto: "Signore, avete tanto sofferto per noi."Ero triste al pensiero che Gesù avesse tanto sofferto per il mondo, per il peccato del mondo, per l’ingratitudine del mondo, per tutti noi poveri peccatori.Mi sono rimessa in ginocchio e Gesù ha ripreso la sua posizione abituale, cioè le mani tese verso di me. La Sua veste aveva ripreso la sua posizione normale.Poi Gesù mi ha detto:"Dite questo ad alta voce:"Gesù mi dettava ogni frase una dopo l’altra ed io la ripetevo, una dopo l'altra."Gesù domanda di annunciare al mondo intero la preghiera che Lui vi ha insegnato.Chiede che la Croce Gloriosa e il Santuario siano costruiti entro la fine dell’Anno Santo, poiché esso sarà l’ultimo Anno Santo."Che ogni anno sia celebrata una festa solenne nel giorno in cui Maddalena ha visto la Croce per la prima volta.Tutti coloro che, pieni di fiducia, saranno venuti a pentirsi, saranno salvati, in questa vita e per l’eternità.Satana non avrà più potere su di loro."Qualche istante dopo e con voce molto grave:"In verità Io ve lo dico, Mio Padre Mi ha inviato per salvarvi e per donarvi la pace e la gioia.Sappiate che Io sono amore e Compassione."Poi aggiunge:"Questa è la fine del Mio messaggio." 

Gesù era sempre la quando l’arcangelo, senza mostrarsi, mi ha detto le parole seguenti che io ho ripetuto:"Per Admirabilem Ascensionem Tuam." ("Per la Tua ammirabile Ascensione".)In quel momento Gesù ha alzato la mano su di me e mi ha detto:"Che la pace sia con voi e con tutti quelli che vi avvicinano."Gesù ha abbassato la mano, poi L’ho visto Salire lentamente e leggermente, poi scomparire. 

Rivedo l’arcangelo che mi dice:"Per Adventum Spiritus Sancti Paracliti" ("Per la venuta dello Spirito Santo Paraclito.")Questa volta, l’arcangelo non è scomparso; è rimasto e mi ha detto:"Gesù vi ha appena lasciata.Il Suo messaggio è terminato, ma Lo rivedrete."Ha aggiunto questo, che ho ripetuto:"Per cujus imperii Nomen est in aeternum, ab omni malo libera nos Domine." ("Per Colui il cui nome ha un regno eterno, da ogni male liberaci Signore. ")E senza precisarmi di ripeterlo, l’arcangelo aggiunge:"Questo vuol dire: Per Colui il cui nome ha un regno eterno, da ogni male liberaci Signore."Poi: "Dite questo ad alta voce:""Dio rimprovera ai sacerdoti la loro lentezza nell’adempimento del loro compito e la loro incredulità. Dio ha chiesto loro di annunciare al mondo le meraviglie di Colui che ha chiamato Maddalena dalle tenebre alla Sua ammirabile luce, poiché la Croce Gloriosa abbellirà la città di Dozulé. Essi non l’hanno fatto. Questa è la causa della mancanza d’acqua in questo bacino.Una grande calamità di siccità si abbatterà sul mondo intero. Che i sacerdoti leggano attentamente il messaggio e rispettino scrupolosamente quello che è stato loro domandato.Chiedete alla persona presente che vi dia un cero."Mi sono girata e ho chiesto a suor Bruno di darmi un cero.Quando l’ho avuto, l’arcangelo mi ha detto:"Deponetelo acceso nel punto in cui il Cristo vi ha lasciata. Che tutti coloro che verrano in questa cappella vi imitino."Un istante dopo :"Avete tutta la giornata per dirlo al sacerdote e alle persone che desiderano ascoltarvi; ve ne ricorderete, esse saranno sorprese dalla vostra memoria.Che il sacerdote trovi una persona che gli rilegga tre volte il messaggio e che lo ripeta: essa non ne sarà capace."L’arcangelo mi guarda e mi dice:"Scrivete quanto sto per dirvi quando rientrate a casa. Rimetterete questo scritto al sacerdote nello stesso istante in cui vi avrà detto: "Ho un appuntamento in curia vescovile la settimana del Sacro Cuore."Fate una novena che inizierete il giorno del Sacro Cuore.Questa novena si compone di un mistero al giorno, i misteri che vi sono stati insegnati.In seguito, andate dal vescovo. Gli direte che è Dio che vi manda. Dategli il messaggio completo, che ne prenda conoscenza. Le porte si apriranno, il cuore del vescovo si scioglierà."Ho dunque conservato preziosamente questo scritto a casa mia, in attesa che il Signor Parroco mi dicesse la frase annunciata. 

Il Signore fa bene le cose: mercoledì 12 giugno, il Signor Parroco è venuto a casa mia per dirmi: "Ho un appuntamento in curia vescovile la settimana prossima."Gli ho detto: "E’ la settimana del Sacro Cuore." Egli mi ha risposto: "Non ne so nulla..." "Ne sono certa..." "Perchè ?..." Gli ho dunque consegnato nello stesso istante lo scritto che mi aveva dettato l’arcangelo - ed era proprio durante la settimana del Sacro Cuore che il Signor Parroco aveva un appuntamento in curia vescovile.In seguito, abbiamo fatto una novena tutti insieme nella cappella. L’abbiamo iniziata il giorno del Sacro Cuore, come aveva domandato l’arcangelo.Questa novena terminava il sabato della settimana successiva e l’arcangelo aveva detto: "In seguito andate dal vescovo."Volevo andarvi, non il giorno dopo poiché era domenica, ma due giorni dopo. Mi sentivo trasportata, qualche cosa mi spingeva. Non avevo alcun mezzo di locomozione (pensavo di prendere il mio motorino), ma bisognava che vi andassi. Dio lo voleva, per mezzo dell'arcangelo me lo aveva fatto sapere. Uno slancio inspiegabile mi dava la forza di andare alla curia vescovile, con il mio messaggio completo.La mia delusione è stata così grande quando il Signor Parroco mi ha detto: "Ma non si può andare dal vescovo così, devo prendere un appuntamento; e poi, il vescovo forse non c’è, non vi riceverebbe così; bisogna obbedire, si deve sempre obbedire."Il mio slancio era così grande - il Signor Parroco me l’ha impedito - mi ha detto: "Bisogna obbedire."Eppure, avevo voglia di disobbedire poiché sapevo che è Dio che mi aveva dato questo slancio per andare dal vescovo a portargli questo messaggio che Dio mi aveva dato.Se vi dicessi che ho pianto; era una prova.Ma ho obbedito al Signor Parroco.Tuttavia, ero certa che il vescovo mi ricevrebbe, che le porte mi si sarebbero aperte.Ma per far piacere agli uomini, ho disobbedito a Dio.Credo che Dio me lo rimproveri. 

7- Testo latino delle litanie della Rogazione (o litanie dei santi), tra l'Ascensione e la Pentecoste. 

Primo venerdì del mese di giugno. Gesù non è apparso.
 
 
DICIOTTESIMA APPARIZIONE 
"Gesù appare." 

Venerdì 5 luglio 1974, nella cappella. 

Gesù appare ma resta silenzioso. 

Venerdì 19 luglio 1974. 

Scoperta dell’acqua nel bacino  

(molto più di cinquanta giorni dopo l’avvertimento del 3 maggio...)

 
 
DICIANNOVESIMA APPARIZIONE 
"Venite tutti in processione e non temete di lavarvi.Quest'acqua non è una sorgente. E un’acqua che esce dalla terra." 

Sabato 3 agosto 1974, nel giardino verso la Haute Butte. 

Ero nel mio giardino per vedere se la biancheria era asciutta. Rientrando in casa, ho sentito una voce abbastanza lontana provenire dal luogo della Croce:"Sono Michele, l’arcangelo, ascoltatemi."Mi sono inginocchiata, verso la voce:"Dite al sacerdote che faccia intonacare i tre lati del bacino, ma non il fondo. Sul quarto lato, nel senso della larghezza, alla fine della dimensione, fate ricoprire venticinque centimetri, poi fate fare tre gradini.Veniteci tutti in processione e non temete di lavarvi in quest’acqua polverosa *, poiché sappiate che siete polvere e che ritornerete in polvere. Ma il vostro spirito sarà purificato.Quest’acqua non è una sorgente. E’ un’acqua che esce dalla terra.Beato colui che verrà a purificarsi senza temere di sporcarsi." 

* Nr 5, 11-17-31.

 
 
VENTESIMA APPARIZIONE 
"Non lamentatevi." 

Venerdì 6 settembre 1974, nella cappella. 

Ho visto l’alone di luce. Suor Margherita Maria era sola con me e ho detto forte: "Ecco la luce." La mia gioia è così grande quando vedo apparire la luce, che non posso impedirmi di gridarlo. Poi, alla sinistra del Santissimo Sacramento (o piuttosto alla sinistra, in questa luce), l’arcangelo Michele si presenta come al solito e mi dice:"Io vi saluto."Mi inginocchio davanti a lui, un po’ a sinistra del Santissimo Sacramento, ma egli mi dice :"Non prostratevi davanti a me, ma davanti a Colui che venite ad adorare."Mi sono dunque alzata ed inginocchiata davanti al Santissimo Sacramento.In quel momento, ho visto dei raggi luminosi scaturire dall’Ostia; erano come vivi e si rinnovavano continuamente a partire dall’Ostia, come da una sorgente luminosa (è difficile da esprimere).San Michele, che era sempre là, un po' in disparte a sinistra, mi dice:"Non lamentatevi per gli occhi del piccolo David (8). Se Dio l’ha voluto così, perchè non è lui che ha gli occhi chiusi, ma sono i suoi genitori, che hanno gli occhi chiusi alla luce della fede.Deponete un cero nel posto dove il Signore vi ha lasciato l’ultima volta."Per tutto il tempo che l’arcangelo mi ha parlato l’Ostia Santa, non ha smesso di proiettare i Suoi raggi Luminosi. Poi tutto è scomparso. 

Primo vernerdì del mese di ottobre 1974 : Gesù non è apparso.
 
 
 

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