LA CLASSE VIRTUALE

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La virtual classroom come spazio sociale

 

Secondo Rowntree (1995) molte esperienze di insegnamento e di apprendimento in rete evidenziano un duplice modello di interazione:da un alto si tende a privilegiare l’azione attiva del singolo studente, puntando sulla sua interazione con le risorse e i materiali, variamente assistita da un tutor; dall’altro si tende, al contrario, a enfatizzare l’aiuto reciproco che si auspica possa “scattare” nel momento in cui l’esperienza punta sull’apprendimento  collaborativo o, più semplicemente, tende a connotare un gruppo di lavoro che può essere definito self-help. E’ l’insieme dei due momenti che, al di là di qualsiasi metafora, contribuisce a connotare lo spazio virtuale di apprendimento. Nella classe tradizionale lo schema delle relazioni che si instaurano tra gli attori coinvolti tende a mettere al centro della scena la figura del docente, mentre l’accesso alle risorse si configura come prevalentemente individuale (fig.1.1).

 

 

Fig.1.1 Relazioni in una classe tradizionale.

 

Nella classe virtuale, per contro, il centro dello scenario è occupato dal discente, o meglio, dal gruppo dei discenti e della costante interazione tra ciascuno di essi e gli altri discenti e tra il gruppo che apprende, nel suo complesso, con una molteplicità di altre figure, ciascuna delle quali entra in rapporto con la classe in forma diretta o indiretta, attraverso la mediazione delle tecnologie di comunicazione o delle risorse utilizzate nel processo (fig.1.2).

 

Fig.1.2 Relazioni in una classe virtuale.