Un sito dedicato alla cultura Western tra mito e realtà
Home Page - Album - News - Il Cavallo - Informazioni - Gli Amici - Le Dediche - Forum - Chat
 
GROOMING:
Prepariamo il cavallo
Prapariamo il cavallo -
La martingala: per evitare che alzi troppo la testa - La cuffietta
Indietro
GROOMING - Prepariamo il cavallo
di Susi Cottica - Cavallo Magazine
Il cavallo è per natura un abitudinario: tutte le operazioni che facciamo intorno a lui devono seguire regole precise e svolgersi sempre nelle stessa successione. Solo così potremo educarlo.

  Preparare il cavallo significa, nel linguaggio equestre, mettergli tutta la bardatura necessaria per montarlo. Qundi sella, con relativo sottosella, testiera e protezioni per gli arti. Tutto ciò richiede una serie di operazioni stabilite, che devono seguire un ordine preciso ed essere fatte in modo molto scrupoloso per evitare spiacevoli inconvenienti. Infatti, conseguenze immediate di un errato modo di sellare il cavallo sono le fiaccature, tumefazioni ed escoriazioni spesso dolorose, causate dallo

sfregamento della bardatura sulle zone più delicate del cavallo, come il garrese o la regione delle cinghie, dove passa il sottopancia. Anche una testiera malmessa può causare irritazione, così come paracolpi troppo stretti o incrostati di fango. La prima cosa da fare, quindi, è verificare che il cavallo sia ben pulito, soprattutto nelle parti interessate, e al tempo stesso controllare tutta la bardatura, che non deve avere incrostazioni o residui di fango e terra. Per essere agevolati nelle varie operazioni, leghiamo il cavallo in scuderia oppure nel box. Per alcune convenzioni stabilite dalle regole tradizionali dell'addestramento, tutte le operazioni si svolgono, in linea generale, dal lato sinistro del cavallo.

COME SI METTE LA SELLA - La copertina sottosella.
Si posiziona appunto sotto la sella e ha la funzione di "cuscino" ammortizzatore oltre che di protezione del mantello del cavallo, per evitare il contatto diretto con il cuoio.
Inoltre ha il compito di assorbire il sudore prodotto dal cavallo durante il lavoro. Alla copertina possiamo aggiungere un ulteriore sottosella di protezione, un gel in materiale sintetico, che serve in particolare ad ammortizzare i colpi che la schiena del cavallo spesso riceve durante il lavoro montato. Appoggiamo la copertina posizionandola più avanti del

necessario, oltre il garrese verso il collo, per farla scorrere nella posizione corretta seguendo il verso del pelo, per non provocare irritazione. Nel caso in cui utilizzassimo anche il gel, appoggiamolo sopra la copertina e verifichiamo che entrambi siano ben centrati sul dorso del cavallo.
Afferriamo la sella per l'arcione con la mano sinistra e per il seggio con la mano destra e appoggiamola delicatamente sul cavallo. L'arcione deve trovarsi sopra al garrese e i due cuscini laterali appoggiano ai lati. Afferriamo la parte anteriore di copertina e gel con la mano sinistra e solleviamoli fino a farli aderire all'arcione della sella, in modo che il garrese sia completamente libero da pressioni.
Infatti tra garrese e arcione ci devono passare almeno tutte le dita di una mano, perché con il peso del cavaliere lo spazio si riduce ulteriormente, rischiando di creare un contatto che può provocare lesioni e traumi. Una volta posizionata la sella, lasciamo cadere il sottopancia e passiamo dal lato destro del cavallo per controllare che non ci siano pieghe o che non sia arrotolato. Torniamo a sinistra, afferriamo le cinghie del sottopancia e fissiamolo con delicatezza, senza stringere troppo.
Infatti, il sottopancia deve essere stretto gradualmente, dopo che il cavallo ha fatto qualche passo in avanti e ha di conseguenza allentato il respiro, che abitualmente trattiene nel momento in cui sente stringere le cinghie. Solo quando saremo in sella potremo "tirare" l'ultimo buco.
Il sottopancia può essere costituito da una cinghia sola o da due. Le due cinghie garantiscono maggiore sicurezza in quanto se se ne rompe una la sella rimane comunque fissata grazie alla presenza dell'altra. Un buon suggerimento per evitare che la pelle resti raggrinzita nella zona del sottopancia è quello di "tirarla" afferrando un anteriore alla voltae stendendolo in avanti. Controlliamo inoltre che la copertina e l'eventuale altro sottosella non abbiano pieghe e siano perfettamente centrati. Verifichiamo infine che la pelle, molto delicata, nella regione delle cinghie sia ben distesa e non raggrinzita, per evitare l'insorgenza di fiaccature.
VAI ALLA PAGINA DI RIFERIMENTO

COME SI METTE LA TESTIERA - Sganciamo il cavallo dalla lunghina, o dalle corde se è legato ai due venti, e per prima cosa, quindi prima di levare la capezza, mettiamogli le redini sul collo in modo che, una volta tolta la capezza, il cavallo non sia completamente libero di andarsene ma possiamo controllarlo attraverso le redini. Afferriamo la testiera per il sopracapo con la mano destra, facendo passare il braccio sotto la testa del cavallo, mentre con la sinistra ben aperta teniamo l'imboccatura e la appoggiamo delicatamente alla bocca del cavallo.
Se il cavallo oppone resistenza, invitiamolo ad aprire la bocca infilando il pollice sinistro nella commessura delle labbra. Quando il cavallo ha aperto la bocca e accolto il ferro, con le due mani facciamo passare il sopracapo sulla nuca. Controlliamo la lunghezza dei montanti: L'imboccatura deve appoggiare alla commessura delle labbra senza esercitare trazioni. La capezzina: si stringe intorno al naso del cavallo al di sotto degli zigomi.

Deve aderire senza stringere eccessivamente. Se è munita di "chiudi bocca", posizioniamolo al di sotto dell'imboccatura con la fibbia lontana dalla bocca, per evitare di ferirla, e allacciamolo in modo che svolga la sua funzione di "tenere chiusa la bocca del cavallo", ma, anche in questo caso, senza stringere troppo. Il sottogola: deve essere lasciato sufficientemente largo, in modo che tra la gola del cavallo e il sottogola stesso ci sia lo spazio di una mano. VAI ALLA PAGINA DI RIFERIMENTO

Inizio
LA MARTINGALA: PER EVITARE CHE ALZI TROPPO LA TESTA
È considerata un aiuto sussidiario. Composta da un collare e da una forchetta munita di anelli, attraverso i quali passano le redini, serve a evitare che il cavallo alzi eccessivamente la testa, sfuggendo così al controllo del cavaliere. Deve essere regolata in modo da non limitare i movimenti naturali del cavallo: la forchetta deve arrivare all'altezza del garrese. Infiliamo il collare appoggiandolo alla base del collo del cavallo, e poi facciamo passare il sottopancia nell'occhiello che compone la parte terminale della martingala; se il sottopancia è composto da due cinghie infiliamo nel passante solo la seconda; infine facciamo passare le redini attraverso i due anelli della forchetta e allacciamole con la fibbia. Per evitare che gli anelli della martingala si aggancino incidentalmente alle fibbie delle redini, si usa applicare delle "olive", occhielli in cuoio o in gomma di forma ellittica, che servono a fermare lo scorrimento delle redini negli anelli.
LA CUFFIETTA
Il paraorecchie, o cuffietta, si utilizza in particolare in estate per proteggere il cavallo dagli insetti, ma viene anche usato durante tutto l'anno con cavalli particolarmente sensibili al rumore e infastiditi dagli agenti esterni. Si mette sotto il sopracapo, in modo che resti fisso. La parte che ricopre le orecchie è in tessuto di cotone, mentre la falda che scende sulla fronte è realizzata in cotone traforato. Realizzato in diversi colori lo si trova in tutti i rivenditori di attrezzature equestri.
Inizio
Copyright © LoredanaWebmaster: Loredana
lokomac@libero.it