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Data ultimo aggiornamento

28/12/2004

Ecco come era la mia moto appena acquistata.

Una dei motivi per cui ho scelto l'SV è il fatto che, costando relativamente poco, avevo la possibilità di spendere ancora parte del mio budget per modifiche o personalizzazioni. Comincia così l'evoluzione della moto per trasformarla dalla normale SV alla "MIA" SV.

Fin dove ho potuto ho lavorato artigianalmente, per risparmiare e personalizzare più possibile il mezzo, mentre per diversi particolari ho dovuto dare fondo al portafoglio.

La trasformazione è cominciata a settembre 2002 ed è finita a aprile 2003. Comprende modifiche estetiche ed alleggerimenti, regolazioni assetto, freni e motore. In particolare:

Estetica

- Viteria in ergal rossa per carene, motore, tappo serbatoio, dado cannotto di sterzo, tappo olio motore e tutti i particolari del telaio che non richiedessero un fissaggio ad alta resistenza (visto che la coppia di serraggio delle viti in ergal è molto più bassa di quelle in acciaio).

- Bilancieri semimanubri in alluminio torniti artigianalmente.

- Retine di alluminio modellate a mano e fissate con colla a caldo in alcuni punti strategici: fianchetti sottosella (eliminando le alette di plastica), carter pignone e parafango anteriore (tagliando delle finestre sagomate), fori carenatura laterale.

- Fianchetti sottosella in carbonio.

- Paratacchi pedane in alluminio 

- Carter catena in alluminio artigianale lavorato totalmente a mano. Da poco sostituito con uno in fibra di carbonio.

- Frecce anteriori e posteriori, con supporti in alluminio.

- Cupolino doppia bombatura Fabbri.

- Specchietti piccoli a goccia.

- Puntale Barracuda con scritta Suzuki.

- Verniciatura cerchi rossi.

Telaio

- Paratelaio ER racing.

- Particolari rifatti in materiale più leggero: supporto serbatoio olio freni ant. e supporto vite minimo(titanio), piastrine regolazione tensione catena (titanio), fascette tubi freni (alluminio).

- Distanziali ruote in alluminio torniti artigianalmente.

- Portatarga in titanio disegnato da me, tagliato a laser e piegato con piegatrice industriale. Per montarlo ho tagliato quello originale mantenendo il sottocodone,  ho messo un carter in alluminio per proteggere la centralina e ho isolato il tutto con guarnizioni e profili in gomma. Ho inoltre adattato la luce targa del piaggio Liberty con un supporto in alluminio.

- Spessori per abbassare semimanubri e per alzare serbatoio in alluminio torniti artigianalmente.

Motore

- Scarico GPR con terminale in titanio ovale a passaggio alto con fondello aperto. Il sound è eccezzionale

- Kit carburatori Dynojet. Per la carburazione mi sono rivolto ad un vero professionista del settore.

- Filtro aria K&N.

- Montato un interruttore per escludere il limitatore in 2° e 3° marcia. La soluzione più semplice è staccare i due fili sotto il serbatoio. Io ho preferito mettere un interruttore sotto la sella passeggero, tagliando i fili prima di farli entrare nella centralina.

Assetto e freni

- Pompa radiale Discacciati da 19 mm (spettacolo!!!).

- Pinze Brembo Serie oro a 4 pistoncini. Ho trovato su internet il disegno delle pinze con le quote di lavoro utile delle pastiglie, e sono riuscito a disegnare e tagliare a laser una piastra sp. 6 mm in acciaio per adattarle.

- Kit tubi in treccia di kevlar Frentubo. All'anteriore ho voluto montare due tubi diretti dalla pompa alle pinze e l'unico kit in commercio per la SV con questa configurazione è quello della Spiegler. Ho avuto avuto diversi problemi per ordinarlo, quindi l'ho sostituito con il Kit per R1 2002 della Frentubo, perfettamente compatibile sia come lunghezza tubi che come inclinazione dei raccordi.

- Kit trasformazione forcella K-Service. Costituito da molle lineari e pompanti a cartuccia. Permette la regolazione del precarico molla e del freno idraulico in compressione.

- Mono ammortizzatore Sachs Boge con regolazione precarico molla, freno idraulico in estensione e compressione e serbatoio olio separato. E' stato prodotto in 10 esemplari da un ingegnere della Sachs appositamente per la SV. Alza il posteriore di circa 10 mm rispetto all'originale

- Leveraggi mono posteriore più corti di 3 mm per alzare il posteriore di altri 10 mm circa. Tagliati a laser e sottoposti a trattamento di fosfatazione.

- Gruppo pedane in alluminio completamente artigianale. E' stato il lavoro più importante che ho fatto. Progettate e disegnate da me e ricavate dal pieno con alesatrice a controllo numerico e tornio. Hanno 4 regolazioni per la posizione, le leve sono fissate su bronzine e ruotano su boccole in acciaio per una migliore lubrificazione e una minore usura. Per utilizzare il contatto per la luce stop originale, ho realizzato una piccola leva regolabile che aziona la molla e un supporto per fissarlo alle viti della pompa.

Ecco come si presenta la mia Suzuki SV650s oggi. Tanto lavoro ed una gran soddisfazione.

   Ultimo Aggiornamento

Avevo voglia di nuove emozioni, di una moto più comoda e di rimettermi in gioco con nuove modifiche importanti. Mi sono accordato con un ragazzo che aveva la versione naked dell'SV e voleva montare i semimanubri per scambiarci i pezzi ed il risultato è questo:

Nel dettaglio:

- Scambiato con l'altra SV piastre di sterzo, manubrio e semimanubri, cavi gas, aria e frizione, tubi freno anteriori, strumentazione e faro.

- Montato un gruppo ottico Acerbis Cyclope, fissandolo alla forcella con delle fascette in acciaio inox ricavate a mano da una lamiera da 1,5 mm di spessore. L'ho abbinato ad un cupolino dello scuter Aprilia D-Tech.

- Per fissare gli specchietti in ergal ed il serbatoio olio freni al manubrio Rizoma in ergal a piega bassa ho realizzato a mano dal pieno questi due blocchetti in alluminio, con filetti rinforzati in acciaio.

- Installato un sistema di scarico Arrow completo, adattando il terminale GPR con un raccordo inclinato in Acciaio inox tornito e saldato a Tig. Anche la staffa in alluminio è ricavata a mano da una lamiera da 5 mm di spessore.

- Eliminato l'air box montando dei filtri diretti e conseguente adeguamento della carburazione. I consumi sono aumentati parecchio, ma l'erogazione è fantastica.

- Rifatto il portatarga tagliato a laser in acciaio spessore 1,5 mm.

- Montato indicatori di direzione a led. Per ripristinare il corretto funzionamento dell'intermittenza (compromesso dai Watt più alti dei led), ho messo due resistenze in parallelo al circuito delle frecce. Dato che si scaldano parecchio le ho integrate in un blocchetto di alluminio per dissiparne il calore.

- Realizzato un copriradiatore in alluminio tagliato a laser. Ho anche spostato il clacson sotto il gruppo ottico con un supporto in acciaio per fissarlo alla piastra inferiore di sterzo

- Anodizzato vari pezzi realizzati artigianalmente come le piastre delle pedane, gli stabilizzatori per il manubrio, i blocchetti degli specchietti ed altre boccole, rondelle e distanziali vari.

- La chicca è la strumentazione. E' composta da due elementi separati Il contachilometri digitale della GPT, semplice da montare e molto funzionale. Il contagiri a led e le spie di servizio sono una realizzazione di Claudio: un piccolo mago dell'elettronica! L'ho inserito in una piccola scatola di plastica e l'ho sigillato ermeticamente, creando un blocchetto impermeabile. Il tutto è fissato ad un supporto tagliato a laser, sul quale si fissa anche il cupolino. Tutti i cablaggi sono saldati a stagno e ho predisposto la modifica di modo che sia completamente reversibile, dandomi la possibilità di poter rimontare la strumentazione originale.

Ringraziamenti particolari a:

- Mio cugino Sergio per avermi spinto a fare il grande acquisto e per tutti i particolari tagliati a laser.

- Il mio collega di lavoro Dario per la fresatura delle pedane.

- Matteo per la tornitura delle boccole in acciaio inox delle pedane.

- L'amico Vezzo che ha scambiato con me i pezzi per denudare la moto.

- Claudio il piccolo genio dell'elettronica che ha realizzato la strumentazione. Date un'occhiata al suo sito: http://digilander.libero.it/iz8dem/index.htm. Nella sezione "I miei circuiti di altro genere" troverete diverse cose interessanti.

- Cristian, un amico Essevuista che purtroppo non sta al meglio, per diverse dritte su varie personalizzazioni già testate sulla sua moto. Tanti auguri di pronta guarigione.

- Bruno Bergamelli, uno dei migliori professionisti del settore. Tanti anni di esperienza alle spalle (campionato mondiale Endurance con Suzuki GSXR 1000, Hornet Cup, ecc.), un'attrezzatissima officina ed un nuovo negozio di accessori e abbigliamento delle migliori marche. Se siete della zona andate a trovarlo. Non rimarrete delusi!

Bergamelli Racing

Via Valeria, 5

24020 - Villa di Serio

Bergamo

- Naturalmente il mio datore di lavoro per avermi permesso di utilizzare macchinari e utensili della ditta, indispensabili per la realizzazione di vari pezzi (officine Sabe).