DIRIGENZA SCOLASTICA: IRRINUNCIABILI QUALITA'
E GIUSTIZIA
La "questione" dirigenza scolastica
suscita notevoli perplessità per il modo in cui sta
evolvendo, che prefigura un futuro non certo
condivisibile.
Si evidenziano, in particolare, tre aspetti
problematici, collocati su piani diversi, ma con un trend
comune.
-
- Il contratto. Non
averlo ancora chiuso, crea notevole disagio.
Tracciare con chiarezza anche contrattuale il
profilo del dirigente scolastico,
snodo importante nella scuola dell'autonomia, è
indispensabile per recuperare una certa
tranquillità, che è alla base di assunzione di
accresciuta responsabilità e di lavoro sereno e
promettente per l'unità scolastica. Occorre
giusto riconoscimento e chiaro inquadramento dopo
il tour de force dello scorso anno che ha visto i
"futuri" dirigenti coinvolti in un vero
pressing formativo da conciliare con l'attività
ordinaria.
-
- Bando di concorso. Le
"prime prove" che stanno circolando
ripropongono una sperequazione non da poco fra candidati,
sulla base della loro provenienza. Si prevede - e
ci auguriamo che, essendo ancora allo stato
provvisorio, venga rivisto - un trattamento
notevolmente privilegiato per i presidi
incaricati (riserva del 50% dei posti a
disposizione). Non c'è dubbio che il particolare
servizio prestato debba avere un riconoscimento
ed un "peso" quale credito anche in
vista della prova concorsuale, ma per
concretizzarlo possono e devono essere esperite
altre strade, alternative alla "riserva".
C'è da chiedersi, inoltre, perché non tener
conto anche del servizio prestato in qualità di
"vicario" nella scuola elementare? È
vero che le due funzioni, preside incaricato e
vicario, non hanno la stessa configurazione
giuridica dato che, per la scuola elementare, è
stato finora vigente listituto della
reggenza, ma guardando carico di lavoro e
responsabilità, l'ignorare del tutto i vicari
crea una non giustificabile differenziazione.
-
- Incarichi di presidenza.
L'ordinanza relativa agli incarichi di presidenza
per il prossimo anno scolastico esclude, senza
mezzi termini, i docenti della scuola elementare
e dellinfanzia, pur provvisti dei requisiti
richiesti, dalla possibilità di presentare
domanda. È decisamente discriminante. E
vero che si tratta di un incarico a tempo
determinato, ma è giustificato pensare, sulla
scorta delle esperienze pregresse, che l'incarico
possa facilmente far approdare, nel tempo, al
passaggio in ruolo. Ma non basta. Data la
soppressione dell'istituto della reggenza, l'ordinanza
prevede anche per i circoli didattici nei quali
risulti vacante la direzione, l'affidamento dell'incarico
a docenti di scuola media, essendo gli unici a
poter essere inclusi nella graduatoria degli
aspiranti. È reitrodurre una chiara
gerarchizzazione penalizzante la scuola
elementare ed i suoi professionisti in una
stagione, peraltro, che vede l'unità della
funzione dirigente.
L'Esecutivo nazionale Aimc, mentre denuncia
queste scelte sperequanti nei confronti dei docenti della
scuola elementare e ancor più nei confronti dei docenti
scuola dell'infanzia, sottolinea come l'orientamento che
la vicenda assume - e non servono grandi capacità
profetiche - porterebbe a registrare nel prossimo futuro
per il primo tratto del percorso scolastico (e qui non ci
interessa come si chiamerà: di base, elementare,
)
una sproporzionata presenza di dirigenti provenienti
dalla media e dalla secondaria, con influenza non certo
da sottovalutare sull'identità dello stesso primo ciclo
scolastico.
Ingiustizia, dunque, nei confronti dei docenti
che hanno le carte in regola come i colleghi, ma la
"colpa" di provenire dall'elementare; curvatura
impropria del primo tratto del percorso scolastico;
scuola dell'infanzia sempre e comunque al palo.
L'Associazione chiede con forza che si pongano
correttivi, visto che ancora i giochi sono aperti, per
farsi carico di una situazione che non può, così come
si prefigura, concorrere al ben-essere della scuola e che
appare palesemente ingiusta e lesiva della qualità e
della storia della scuola dell'infanzia ed elementare.
Roma, 18 maggio 2001
L'Esecutivo nazionale Aimc
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