Matrimonio di valerio e Rosella

 

    "Era una notte buia e tempestosa..."

    Chissà, forse sarebbe stato meglio...

    Invece era un'afosissima giornata d'inizio estate.

    ROMA, nonostante fossero ormai le 13:00, si muoveva con sonnolenza, ovattata da una bassa coltre di nubi bianche ed umide come lenzuola appena stese dopo il bucato.

    In un'atmosfera irreale e velata di fiabesco tutto sembrava muoversi al rallentatore. Il traffico, i passanti, il Tevere, i volo dei gabbiani, i fedeli di San Pietro, i turisti di Castel Sant'Angelo, i portantini del Santo Spirito, le ambulanze. Persino l'incessante rincorrersi delle lancette dell'orologio aveva scemato il frenetico ritmo.

    Erano evidenti e sotto gli occhi di tutti. Si manifestavano i segni che qualcosa stava per accadere.

    Ma dal suo rassicurante regno d'alabastro non se ne poté accorgere...

    Poi fu un attimo.

    Svanì ogni certezza, lo abbandonò ogni riferimento.

    Una luce accecante gli folgorò gli occhi filtrandogli fino al cervello ed il frastuono caotico dell'antica Babele gli si riversò con violenza nelle orecchie.

    Sentì un freddo gelido sulla pelle e non riusciva a respirare. Gli sembrò di affogare e per istinto cercò di nuotare. Le braccia e le gambe non trovarono ostacoli e si mossero senza controllo. Non era più rinchiuso, ma non aveva mai cercato di uscire. Non era più prigioniero, ma non aveva mai anelato alla libertà.

    Poi un'aria polare penetrò dalla bocca, essiccò la gola e gli scavò i polmoni lanciando infiniti spilli infuocati nei bronchi.

    Si sentì perduto. Era certo che non ce l'avrebbe fatta.

    Credette di morire.

 

 

E INVECE...

È nato un romanista: fiocco  giallorosso .
Benvenuto da mamma e papà, Francesco Romolo Volpi !!!

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