Euclide visse ad Alessandria d'Egitto intorno al 300 a.C. ma non si sa molto di lui.
Due aneddoti: alla richiesta del re Tolomeo I di una facile introduzione alla geometria, Euclide replicò che "non esiste nessuna strada regia che porti alla geometria"; quando un allievo gli chiese che utilità avesse lo studio della geometria, Euclide ordinò al suo schiavo di dare una moneta all'allievo "perché ha bisogno di trarre guadagno da ciò che impara".
Gran parte dell'opera di Euclide riorganizza le scoperte dei matematici greci del periodo classico; oltre agli "Elementi" scrisse una dozzina di trattati dall'ottica all'astronomia, dalla musica alla meccanica, sino a un libro sulle sezioni coniche.