Dichiarazione mutoide numero uno

I mutoidi credono nella bocca pelosa della conoscenza; i mutoidi reclamano la beatificazione di Santa Barilla, nostra signora dei sughi; i mutoidi si scambiano le facce prima di uscire per non farsi riconoscere; i mutoidi ascoltano la musica da "dentro"; i mutoidi amano gli elefanti in imbuti da sera (lycra); i mutoidi sanno che anche le cose che si comprano fanno male; i mutoidi paralizzano il traffico con una epidemia di saluti gratis; i mutoidi buttano via i soldi ma non i fazzoletti da naso; i mutoidi difendono l'ambiente perché si nutrono di rifiuti. La più grande aspirazione di un mutoide è innaffiare giardini rossi con tubi verdi; i mutoidi amano la mortadella masticata; i mutoidi sono generosi per principio, quando vedono una scarpa che non sa allacciarsi, l'aiutano; i mutoidi quando cadono da una finestra che avevano (disegnata) in tasca da una settimana, imparano a volare; i mutoidi sanno divertirsi e se ne fregano degli altri che non sanno capire tanta estasi. Il più delle volte il mutoide ubriaco finisce sotto una farfalla. I mutoidi non si chiedono mai "mi conviene". I mutoidi hanno molte scorte di "stop", a tinta unita o a righe; i mutoidi con le loro braccia enciclopedeiche tengono ancora alto il sole - e tutti finiscono per applaudire -. I mutoidi non sono schiavi delle chiavi, né di cerniere od orologi: nella casa del mutoide il portafoglio è pieno di fiammiferi, il frigorifero di libri, la zuccheriera piena dei soliti soldi colorati, il pianoforte pieno di canditi o zucchero o il viceversa di viceré, e ancora l'elenco telefonico di cuori piegati, il letto pieno di petali maturi, l'armadio di scheletri di marzapane, i campi pieni di tennis...

I mutoidi sono il futuro del pianeta, noi siamo i mutoidi.

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