DICHIARAZIONE MUTOIDE NUMERO DUE

I mutoidi generalmente amano salvarsi la vita e alla prima occasione volano dietro le fandonie. I mutoidi sono precisi e giustizieri come il mito perchè scrivono sui vetri le 7 odissee del sapone di Marsiglia. I mutoidi usano solamente le parole concepite dalla ciniglia nella galleria del vento, e quando rompono le rughe piove per un mese tra le rapide piramidi di Parigi. I mutoidi attraversano le eterne equidistanze elastiche con i limoni automatici. I mutoidi strisciano nel mezzo della setta mazzo con i materassi scarichi, dove la nebbia mette sentimento. I mutoidi macinano solo miniature musicali e chi non sgranocchia si tolga dalle tenebre!

I mutoidi sono sempre contenti, proprio come la senape. I mutoidi fanno il bagno personalmente con i fiori secchi. I mutoidi bagnanti si asciugano le mani con le mani, i piedi con i piedi e la testa con una festa che appartiene a tutti e a nessuno, dove la gente si incontra quasi senza perdersi. I mutoidi raccolgono sui letti matrimoniali i capelli solitari e i testimonials di coppie di unghie vissute. I mutoidi non sono mai tristi, come capita a volte alla senape nel deserto, neppure quando cercano il Peloponneso perduto da Cenerentolo nell' uovo di quell' alba d' Egitto. I mutoidi bruciano nelle piazze le pizze alle cipolle indugianti, i punti di corsi, concorsi e ricorsi a premi del Mulino Bianco o i CD dei Nomadi di domani. I mutoidi, ancora loro, chiaro, rispondono ai telefonini che sono cresciuti loro con le dita delle bolle di sapone. I mutoidi aggressivi cacciano, a calci d’ interpunzione sul velluto a coste, i pregiati citofoni senza erre.

I mutoidi anonimi richiedono il riscatto alla ricotta. I mutoidi pacifici si cullano al ritmo delle onde e dei venti dei loro pensieri custoditi nei mappamondi: e questo gli basta.

I mutoidi d' inverno si vestono con i letti, mentre d' estate lo fanno con le galanti piscine da sera. Nei giorni pari i mutoidi escono in automobile con le speciali contronature bisessuali morte, in quelli dispari, con i quadri a due gambe e le automobili li seguono con i pneumatici fasciati di calze a rete. Nei giorni zero spaccano tutto perchè le cose importanti finiscono sempre MALE come la senape. I mutoidi soffrono le scariche di logorrea e le epidemie di pericolose confluenze.

I mutoidi testardi riempiono le automobili di trappole per tropi adulti e purtroppi adulterati. Altrui mutoidi fanno rifiorire le automobili di ombrelli. Altri all' ancora dai tempi di Noècioè, vanno disordinatamente a piedi come uomini all' olio, ovunque.

I mutoidi sono fortunatamente incoscienti: corrono sui miliardi, giocano con i biliardi e pescano i triliardi e prima di cucinarli, li lasciano scappare.

I mutoidi scambiano i rifiuti nuovi per il denaro. I rifiuti vecchi non fanno mai confondere i mutoidi perchè sono il loro patrimonio familiare. Non è un caso che i mutoidi chiamino i rifiuti per nome e lottino per innalzarsi alla loro nobiltà cagandoli sull' attenti!

Ogni volta che un mutoide da solo o in coppia anche non doppia o in terno su un treno che fa il bis-ciò, incontra la copia di una "cosa", inorridisce perchè non tollera la riproducibilità degli oggetti.

I mutoidi lottano ancora per l' indipendenza della fragola verde, oramai estinta anche sui libri delle storie per i bambini.

I mutodi amano loro stessi come gli animali. I mutoidi non intendono il concetto di "lavoro". Tutt' al più potrebbero accettare di fare i pedicure alle tartarughe o correggere la scaglia spuntata di una iguana. I mutoidi partecipano ai concorsi per cani perchè sono aperti a tutte le razze e non è raro che un mutoide ostenti il fegato destro di un piede vincitore di un concorso di bellezza.

Essendo per vocazione regicidi, i mutoidi ingiustiziano i princìpi a colpi di fusilli; trasformano gli Adami in amidi; strapazzano duova e barometri con un miocardio di fuoco per aprire la porta sulle 7 o 77 meraviglie della dittatura del cuore, al di là di tutte le guerre e le patrie.

Dio podio! I mutoidi amano il colore marrone, il morboso colore medievale del prezioso orifizio - bella, la fiera della vanità del buco! - e del brodo, cieco tunnel sambatico della salsapariglia. E via ma dove e con chi? Ma con l' ozio d' America ritornato libero proprio nei campi di congelamento, oltre le miniere piene di rubinotti degli idraulici cacciati a colpi di amarchici conti di cvassa del Quaternario dodecasillabo erbivoro!

Quando gli ultimi dell' anno saranno i primi, i mutoidi odieranno il muto bleu di Prussia, spia responsabile del tradimento della conformista Macchia Nera. I mutoidi apprezzano anche il giallo marcio, colore della senape fresca con cui si spalmano il corpo alla notte prima di calarsi nelle scatole dei cioccolatini dove cercano il sonno perduto dagli altri.

I mutoidi avari riservano il massaggio ai soli condemoni, e i coni ai solisti dell' Orso caraibbico e del Toro siberiano. I mutoidi generosi riempiono le loro case dei palloncini colorati che non riescono più a volare in pace oltre le nuvole dei treni di panna eternamente in corsa.

Il mutoide esce dagli altri con due paia di scarpe perbene, una coppia per i piedi e l' altra per le mani. Il mutoide tipico non esiste. Il mutoide atipico è un costrutto teorico simile al maiale, perchè di lui "non si butta via mai niente". Per esorcizzare il pathos della parola "morte", il mutoide infreddolito indossa un maniglione antipanico.

Il mutoide è costretto dalla sua immoralità a camminare a volte con le mani, salutando con i piedi e sventolando la fodera della microgonna pentagrammatica di una banconota con la tosse.

I mutoidi non stanno mai fermi. I mutoidi escono ancora vestiti da letto preferibilmente quando languria lirica sembra di vetro filato. E tutto diventa una enorme tetta tripla o in lungo, a scelta delle voci dei fuori campo.

Anche i secondi vengono tristemente dati in affitto, come l' aria da bere o l' acqua da respirare, fuori dalla dimensione mondiale del mutoide. E' per questo che i mutoidi lottano per un' altra mondanità.

Quando si accorgono di avere i piedi sporchi, i mutoidi fanno l' amore con le mutande calate sugli occhi. I mutoidi amano le case vuote, arredate dalle rugiade che coprono le tele dell' Uomo Ragno. I mutoidi escono implacabili per la terza volta in un giorno a cavallo dei carammelli a molle di San Marino e foderati di alpacca con la gobba piena di miele, e lungo la giungla giugolare piena di pericoli e di incanti oltre il regno del mitico Autan, abiurano la loro presunta immortadellità.

I mutoidi non sono oramai altro che loro stessi, come i chiodi. Tutti lo sanno: anche i tempi in cui il ferro era uguale per tutti sono finiti!

MUTOIDE CHE TU VENGA DAL CIELO O DALL' INFERNO, COSA IMPORTA? ANCHE PER TE MUTOIDE, CHE HAI DATO LA TUA VOCE A UNA SIRENA E LA TUA ANIMA AD UNA BESTIA.

Novembre 1997

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