Come è bello, come dà gioia, che i fratelli stiano insieme. E come capita raramente, purtroppo, che questo avvenga.
Perfino chi è doppiamente fratello (perché cristiano e perché scout) e benché abbia il vizio di trovarsi spesso insieme in una sorta di generazione spontanea di riunioni e convegni non assapora sempre la gioia di cui il salmo parla.
Spesso ci si incontra di fretta... per fare od organizzare qualcosa... con la mente proiettata al futuro piuttosto che aperta ad accogliere il dono gratuito che Dio semina nell’attimo presente.
Eppure qualche volta questa letizia è donata.
Come a Piazzole, qualche settimana fa, durante la Festa di San Michele.
La gioia di trovarsi a Piazzole, finalmente senza attività da organizzare, liberi di respirare, incontrare, parlare, ricordare, vagabondare, riconoscere, cronoscalare, cantare, pregare... giocare. La gioia di riconoscere in tutto questo il gioco scout di sempre, poiché lo Scautismo è proprio questa libertà di incontro con la natura, con gli altri, con se stessi.
La gioia di ritrovare amici che un tempo hanno cacciato con noi, compagni d’Avventura e di Servizio dei quali avevamo smarrito la pista. La letizia di riconoscersi dello stesso sangue, di riprendere il discorso interrotto da anni come se fosse passata una settimana. Col pelo un po' più bianco, con qualche ruga che sembra modellata dalle antiche avventure, dai Campi e dalle Routes piuttosto che dal tempo trascorso.
La letizia di ritrovare amici che ora cacciano nel Branco dell'altra Zona, Sebino o Brescia che sia, territori così vicini eppure resi a distanza siderale dalla frenesia del nostro vivere.
La tranquillità del vagabondare fra le bancarelle della fiera, tra boomerang, pasta di sale, banca etica, aquiloni, maschere, libri, fotografie di attività, prodotti del mercato solidale, affido…
La gioia di veder crescere Piazzole, questa creatura dello Scautismo bresciano, così fragile ed esigente che, anno dopo anno, presenta un volto diverso: un bosco più curato, sentieri che portano in territori un tempo impenetrabili, un piano regolatore, un nuovo castagneto da frutto, un sentiero natura e soprattutto nuovi progetti che solo la ... burocrazia può rallentare. E gente! Tanta gente nei boschi e sul prato... forse Piazzole non aveva mai incontrato 700 persone nella stessa giornata.
La gioia di ritrovare Mario, ormai don Mario, dopo vent'anni a Piazzole. Col suo popolo gaudioso di centocinquanta tra coristi e strumentisti entusiasti del "grande coro insieme" per dirci coi fatti (lui che è di indole filosofica) quanto sia vero che: una volta scout si è sempre scout. Fa bene al cuore essere richiamati in questo modo al dovere scout del sorriso, della gioia, del gusto di fare le cose grandi e belle, dell'entusiasmo.
Chi non ha provato emozione, commozione, quando tutti in piedi per l'ultimo canto, ormai divenuti un unico coro, il sole tramontava proprio mentre intonavamo: Scende la sera...
E infine la gioia di scoprire, una volta ancora, che quelli scout non sono addii, ma arrivederci.
Arrivederci, allora! Confortati nel cuore attendiamo il prossimo autunno quando, al primo colorarsi delle foglie, intorno al giorno di S. Michele, ci ritroveremo a Piazzole per una nuova festa d'incontro.
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