Nei giorni 2 e 3 novembre 2002 il Grande Coro Insieme ha affrontato la trasferta di più ampio respiro (finora) della sua esistenza. I cinque pullman che hanno trasportato i coristi, i musicisti e gli accompagnatori sono partiti la mattina presto di sabato due novembre e, dopo un viaggio di circa cinque ore, hanno raggiunto Assisi per poi protarsi a Villa Pitignano, il centro così duramente colpito dal terremoto.
Questa pagina è destinata a raccogliere le immagini e le testimonianze di questa straordinaria esperienza, che ha permesso al Coro di portare la sua solidarietà alle vittime del terremoto, esibire i brani del suo repertorio, recare il proprio messaggio di fraternità e amore.
Il materiale finora raccolto trova spazio qui di seguito, in modo - per il momento - disordinato. Tutti coloro che sono in grado di recare un contributo per arricchire il resoconto di quelle memorabili giornate sono pregati di farlo. Un giorno, quando il Coro sarà composto da mille e più voci (ci arriveremo, vedrete!) sarà bellissimo rievocare i giorni di Assisi con l'ausilio di questa documentazione.
Assisi - 2/3 novembre 2002
Brevi note di una capo-pullman (24 piedi)
Scrivo sull’onda vicina delle emozioni potenti, vorrei fermare il ricordo dell’intensa bellezza di questigiorni passati in vera fraternità.
Scrivo anche perché la piccola Chiara Gasparini mi ha chiesto come mai è durato così poco questo viaggio, e quando ha saputo che chissà, forse se ne farà un altro, mi ha raccomandato che duri almeno almeno almeno un mese!
Quello che dicono i bambini è vero. (Hanno detto che fanno un po’ schifo i piedi di Francesco quando scalzo si reca dal Papa a Roma, e che dovevano puzzare tanto quando il Papa glieli ha baciati, E’ vero.). Anche loro sono stati felici. Allora è stato bello davvero.
Il pullman delle famiglie è stato certamente molto pittoresco, specialmente in alcune situazioni-tipo, ad esempio lo schieramento per la pipì sul ciglio dell’autostrada, con le bambine debitamente sorrette da un adulto-sostenitore, il cambio dei pannolini ripieni tra l’esultanza di vapori all’interno del pullman, le barzellette raccontate dai bambini, l’avventura della carrozzina di Elia, il più piccolo fra i giovani e forti (chi volesse sapere l’accaduto chieda ad un qualsiasi abitante di Assisi), la malattia dell’autista e di buona parte dei Nastasio, le efficienti adunate dei Simeoni e dei Gasparini, i canti, i disegni...
Essere capo-pullman per un gruppo così è davvero invidiabile, per fortuna me ne avete dato l’incarico.
In risposta i trasportati mi incaricano di ringraziare chi ha lavorato per questo viaggio, con quell’attenzione tutta particolare rivolta alle famiglie, perché si è sentita la cura , la dedizione e la simpatia riservata loro da tutti.
Facendo questo tramite di messaggi (è la mia specialità di segretaria di alto concetto), mi è capitato di stare con i più piccoli per raccontare "la vera storia di Chiara e delle sue sorelle". Questo era un compito dato dal diretto superiore (d.M.), ma probabilmente funziona che il Capo Supremo ci metta lo zampino quando i piccoli sentono parlare dell’amore per lui, perché la loro attenzione e curiosità sono state esagerate e la loro simpatia incitava a moltiplicare le puntate dei racconti.
Non ce n’è uno che non sappia cosa mangiavano Chiara e le sorelle, come vestivano e dormivano e perché volevano essere povere.
Mi hanno detto che pane e olio deve essere proprio buono , che andare sempre scalzi fa venire il raffreddore, che tagliarsi i capelli fa venire i brividi, che un sacco addosso fa passare tanta aria, che almeno per il compleanno sicuramente avranno messo le candeline sul pane per festeggiare, che a pensarci bene almeno un monopattino avrebbero potuto inventarselo, che Chiara e Francesco si volevano proprio bene e che Dio ama sempre quelli poveri.
Quando Jean Efrem ha chiesto di spegnere la TV perché era meglio ascoltare le puntate di Chiara, l’amica Eva si è chiesta dove era capitata e dove erano finiti i bambini normali...
Anche io mi sono chiesta dove ero, forse già in paradiso, quando abbiamo cantato l’Alleluja nella bellissima Chiesa di S. Chiara dopo la Messa.
Un’unica emozione ci ha avvolti tutti: un poverello piccolino ci ha chiamati in Assisi e nella bellezza del canto ci ha regalato la vera gioia.
Lucia- 24 piedi-
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
Ce ne sono altre in arrivo... pazientate ancora un po'
Per tornare alla presentazione:
Per tornare all'elenco concerti: