Poeti della Luce |
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Ma cos’è per te la velocità? - di Ormedelcaos |
Mi muovo lento mentre molto veloce sto correndo da te. Una strana sensazione attraversa l’immagine tra il lento e il veloce, come quella di un essere seduti accanto al finestrino di un treno in corsa e guardare il paesaggio fuori mentre il controllore sta per obliterare, tentando cioè di fare un foro al mio biglietto di cartone e si sofferma a guardare se tutto è regolare prima di ritualizzare questo suo gesto quotidiano. Ora, invece a distanza di mezz'ora, mi trovo nel vagone ristorante, e non ho mai smesso di correre da te, e sto ancora attendendo il cameriere che mi porti il primo, e aspetto che lo sospenda in aria sulla sua sicura, e certa, mano destra. Cibo questo ancora da trovarsi sul tavolo dove sono adesso seduto, e che è stato prenotato con non certo fredda scrittura negli appositi spazi delle richieste dell'utenza alle 18 in punto di oggi, e da servire alle 20,15; e di cui lo chef avrà senz'altro preso a cuore la puntualità, oltre alla bontà, ma che pur dandosi eventualmente molto da fare, per il dovere che il suo alto compito gli affida su di un treno molto veloce come questo, ancora non giunge qui da me e sto pertanto nell’attesa versando un vino rosso novello annata 2003 nel bicchiere di cristallo che è situato tra la mia condividente il tavolo e me, mentre lei sta guardando annoiata fuori dal finestrino, e, io con molta delicata pacatezza, le chiedo: Mi scusi, ma cos’è per lei la velocità? e lei, senza mai girarsi, risponde: Io non vado mai di fretta. |