Poeti della Luce |
Poeti e scrittori per passione |
.: ORIZZONTI - I segni dell’Amore…. - a cura di Skydos |
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RABINDRANATH TAGORE:
Credo d'averti visto in sogno
RABINDRANATH TAGORE:
Quando la notte vado sola al mio appuntamento d'amore, gli uccelli non cantano, il vento non soffia, le case ai lati della strada sono silenziose. Solo i miei bracciali tintinnano a ogni passo e io me ne vergogno. Quando siedo al balcone e ascolto giungere i suoi passi, non c'è stormire di foglie sui rami, l'acqua del fiume è ferma, come la spada sulle ginocchia d'una sentinella addormentata. Solo il mio cuore batte con violenza e io non so come tranquillizzarlo. Quando il mio amore arriva e siede vicino a me, quando il mio corpo freme e le mie palpebre s'abbassano, la notte s'oscura, il vento spegne la lampada e le nuvole velano le stelle. E' allora che il gioiello sul mio seno scintilla, e io non so come nasconderlo.
NAZIM HIKMET
Amo in te Ma non la disperazione Ti amo come se mangiassi il pane Ti amo come se mangiassi il pane spruzzandolo di sale come se alzandomi la notte bruciante di febbre bevessi l'acqua con le labbra sul rubinetto ti amo come guardo il pesante sacco della posta non so che cosa contenga e da chi pieno di gioia pieno di sospetto agitato ti amo come se sorvolassi il mare per la prima volta in aereo ti amo come qualche cosa che si muove in me quando il crepuscolo scende su Istambul poco a poco ti amo come se dicessi Dio sia lodato son vivo.
MARINA IVANOVNA CVETAEVA
INDIZI Come spostando pietre: geme ogni giuntura! Riconosco l'amore dal dolore lungo tutto il corpo. Come un immenso campo aperto alle bufere. Riconosco l'amore dal lontano di chi mi è accanto. Come se mi avessero scavato dentro fino al midollo. Riconosco l'amore dal pianto delle vene lungo tutto il corpo. Vandalo in un'aureola di vento! Riconosco l'amore dallo strappo delle più fedeli corde vocali: ruggine, crudo sale nella strettoia della gola. Riconosco l'amore dal boato - dal trillo beato - lungo tutto il corpo!
DINO CAMPANA:
In un momento Sono sfiorite le rose I petali caduti Perché io non potevo dimenticare le rose Le cercavamo insieme Abbiamo trovato delle rose Erano le sue rose erano le mie rose Questo viaggio chiamavamo amore Col nostro sangue e colle nostre lagrime facevamo le rose Che brillavano un momento al sole del mattino Le abbiamo sfiorite sotto il sole tra i rovi Le rose che non erano le nostre rose Le mie rose le sue rose
HERMAN HESSE
Occhi scuri oggi in questa notte calda dolce come il profumo di fiori esotici, svegliati ad una vita che scotta. La mia nostalgia ed il mio amore è tutta la mia fortuna e sfortuna è scritta come una muta canzone nel tuo sguardo oscuro da fiaba. è la mia nostalgia ed il mio amore, sfuggito al mondo e ad ogni suo rumore, si è costruito nei tuoi occhi oscuri un segreto trono da re.
ANNA ACHMATOVA
PAUL VERLAINE:
Passeggiata sentimentale |
I SEGNI DELL'AMORE
ATTRAVERSO IL TEMPO E LO SPAZIO, NEL VENTO.... - di Armida Pratesi alias Skydos:
L'amore, come si può prescindere dall'amore quando si parla di poesia? E come si può dimenticare la poesia quando si parla d'amore? Attraversa il tempo e lo spazio insieme al vento, come fosse un polline primigenio, questo sentimento così universale, così umano, così misterioso eppure semplice. Lo descrivevano i popoli ed i poeti antichi, lo hanno descritto quelle figure tormentate che mai lo hanno realmente vissuto se non per brevi attimi, intensi e folgoranti, lo hanno descritto coloro che lo hanno vissuto più volte e a volte anche calpestato, lo abbiamo provato tutti così come lo hanno provato loro, ed è davvero ciò che, insieme al cibo, alll'aria, al sole, al freddo e al caldo, ci accomuna tutti in un unico sentire, tutti noi lo abbiamo sognato, sperato, trovato, perso, poi di nuovo ritrovato, in tante delle sue forme e manifestazioni, ma qui troverete quelli che sono i segni che ce lo fanno riconoscere, che ci fanno davvero capire che si, è lui, è l'amore, non possiamo sbagliare, lo sentiamo dentro, sulla pelle, lo vediamo negli occhi dell'amato, nel suo sorriso, nel suo pianto, lo accettiamo oppure lo rifiutiamo, ne andiamo fieri o ce ne vergogniamo, ci rende tristi o malinconici, lieti, saggi o folli, ma è lui, sempre lui. L'amore. |
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SAFFO:
A me pare uguale agli dei chi a te vicino così dolce suono ascolta mentre tu parli e ridi amorosamente. Subito a me il cuore si agita nel petto solo che appena ti veda, e la voce si perde sulla lingua inerte. Un fuoco sottile affiora rapido alla pelle, e ho buio negli occhi e il rombo del sangue alle orecchie. E tutta in sudore e tremante come erba patita scoloro: e morte non pare lontana a me rapita di mente.
CATULLO:
Viviamo, mia Lesbia, e amiamo Viviamo, mia Lesbia, e amiamo e ogni mormorio perfido dei vecchi valga per noi la più vile moneta. Il giorno può morire e può risorgere, ma quando muore il nostro breve giorno, una notte infinita dormiremo. Tu dammi mille baci, e quindi cento, poi dammene altri mille, e quindi cento, quindi mille continui, e quindi cento. E quando poi saranno mille e mille nasconderemo il loro vero numero, che non getti il malocchio l'invidioso per un numero di baci così alto.
Li Po Tre cinque sette parole Leggero vento autunnale
ELIZABETH BARRET BROWNING:
E se mi devi amare per null'altro sia che per amore. Non dire "L'amo per il suo sorriso, il suo sguardo, il modo gentile di parlare, per le sue idee che si accordano alle mie e che un giorno mi resero sereno": Queste cose possono Amato, in sé mutare, o mutare per te. Così fatto un amore può disfarsi. E ancora non amarmi per la pietà che le mie guance asciuga. Può scordare il pianto chi ebbe a lungo il tuo conforto, e perdere così il tuo amore. Ma amami solo per amore dell'amore, che cresca in te, in un'eternità d'amore!
EMILY DICKINSON:
Cosa darei per vedere il suo volto? Darei - darei la mia vita - ovviamente - ma questo non basta! Aspetta un minuto - lasciami pensare! Darei il mio bobolink più grande! Così sono due - lui - e la vita! Sapete chi è Giugno - ecco, darei lui - rose colte ieri a Zanzibar - e calici di gigli come pozzi - miglia e miglia - di api - canali blu che flotte di farfalle - traversarono - e valli screziate di margherite - Poi ho obbligazioni in banche di primule - doti di giunchiglie - azioni profumate - domini - ampi come la rugiada - sacchi di dobloni - che api avventurose mi portarono - da mani di firmamenti - e porpora - peruviana - Ora - l'ho comperato- Shylock? Rispondi! Firma il contratto! "Giuro di pagare a lei - che ciò promette - un'ora - del viso del suo sovrano"!
PABLO NERUDA
Toglimi il pane, se vuoi, toglimi l'aria, ma non togliermi il tuo sorriso. Non togliermi la rosa, la lancia che sgrani, l'acqua che d'improvviso scoppia nella tua gioia, la repentina onda d'argento che ti nasce. Dura è la mia lotta e torno con gli occhi stanchi, a volte, d'aver visto la terra che non cambia, ma entrando il tuo sorriso sale al cielo cercandomi ed apre per me tutte le porte della vita. Amor mio, nell'ora più oscura sgrana il tuo sorriso, e se d'improvviso vedi che il mio sangue macchia pietre della strada, ridi, perchè il tuo riso sarà per le mie mani come una spada fresca. Vicino al mare, d'autunno, il tuo riso deve innalzare la sua cascata di spuma, e in primavera, amore, voglio il tuo riso come il fiore che attendevo, il fiore azzurro, la rosa della mia patria sonora. Riditela della notte, del giorno, della luna, riditela delle strade contorte dell'isola, riditela di questo rozzo ragazzo che ti ama, ma quando apro gli occhi e quando li richiudo, quando i miei passi vanno, quando tornano i miei passi, negami il pane, l'aria, la luce, la primavera, ma il tuo sorriso mai, perchè io ne morrei.
NIZAR QABBANI
Se il demone fosse uscito dalla lampada
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