La Chiesa dell'Annunziata di campagna
La
chiesetta dell'Annunziata si trova al confine tra Bitonto e Palese, da
quando nel 1928 un'ampia fetta di territorio (kmq 13,5) fu sottratta a
Bitonto per essere annessa, insieme a Palese e Santo Spirito al
capoluogo. Essa
era situata presso un importante crocevia rurale tra la Via Bitonto-Bari
e la Via Modugno-Giovinazzo, nelle vicinanze, senza tuttavia farne
parte, del casale di Cammarata. La chiesa in aperta campagna, circondata
dagli ulivi, è raggiungibile dalla strada aeroportuale.
|
Il Prospetto principale della Chiesa
|
Secondo gli studiosi Castellano e Spera sarebbe l'antica Santa Maria de Staginisio, citata in un documento dell'agosto 1190 (CDB, Le Pergamene di San Nicola di Bari. Periodo Normanno (1075-1194) vol. V doc. n. 156, pagg. 266-268), chiesa che, invece, altri autori (Potenza, Del Vescovo LoSpalluti) ritengono andata distrutta e distinta da quella dell'Annunziata. Negli immediati paraggi sorgevano altre chiesette, oggi non più esistenti: San Andrea (di cui rimane solo il ricordo in un toponimo e nel termine confinario apposto nel 1585 nella località "Terris Scaccanae "); San Martino di Balice (distrutta nel corso del XVII secolo, il culto passò nella chiesa del Crocifisso all'imbocco di Via Balice a Bitonto) e San Giovanni "de cameris"; di queste chiese si ha notizia in un atto dell'ottobre 1141 (CDB, Le Pergamene del Duomo di Bari (952-1264) vol. I doc. 46, pagg. 87-88); San Benedetto, a ridosso di una zona boschiva citata in un atto del maggio 1106 conservato presso l'Archivio della Basilica di San Nicola (CDB, Le Pergamene di San Nicola di Bari. Periodo normanno (1075-1194), vol. V doc. n. 45, pag. 81); Sant'Angelo in Camerata, situata lungo la sponda sud di Lama Balice, era ricavata in una grotta naturale e sulle pareti interne vi erano affreschi del XIII secolo, è citata in due documenti rispettivamente del 1093 e del 1148. | |
La pianta della Chiesa
|
La
chiesa dell'Annunziata, risalente al periodo romanico, viene citata nel
1488 nel Libro Rosso dell’Università di Bitonto assieme alla chiesa
rupestre di San Angelo in Camerata. Essa fu rifatta completamente
nell'alzato intorno al 1585, anno in cui furono realizzate le
monumentali edicole confinarie (dette Titoli) tra Bari e Bitonto. Un
ulteriore rifacimento risale al 1805 per munificenza di Michelangelo
Maffei appartenente a una notevole famiglia bitontina, amministratore
della città e cavaliere dell'Ordine Gerosolimitano di Malta. Una lapide
reca l'iscrizione: AEDEM HAC VIRGINI DICATAM JOSEPH MAFFEUS EQ. HIEROSOL APPOSITO JURIS PATRONATO
SIGNO FAMILIAE SUAE RESTITUIT A. D. MDCCCV.
|
Affreschi presenti all'interno
|
|
All'interno sulle pareti, sotto strati di scialbo, è emerso un ampio e interessante corredo decorativo dal punto di vista demologico, preziosa testimonianza di devozionale cultura popolare. Diversi quadri votivi indicano committenze di Modugno e Bitonto (al margine del dipinto di San Giuseppe si legge che esso venne commissionato nel 1586 da Isabella de Agrestis nobile di Bitonto). Freschi e tempere sono collocati dalla pietà popolare senza alcun criterio iconografico, vi troviamo: la Natività, San Michele Arcangelo, l'Adorazione della Croce, San Giuseppe. Di una certa importanza demologica è il ciclo del Giudizio Universale che occupa il retrospetto e la parete sinistra vicino al vano porta tompagnato. Il tutto è circondato da una fascia ornamentale di chiaro stampo rinascimentale. Nel Giudizio Universale possiamo osservare il Seno di Abramo, la barca di Caronte, la Risurrezione dei Morti, la Pesa delle Anime e il Giudizio Finale (Cristo in Gloria con la Vergine, gli Angeli e diversi Santi popolari in Puglia). Opera di pittori locali (il dipinto più antico è il ciclo del Giudizio Universale, gli altri sono dei secoli XVI - XVIII. Si legge il nome di un maestro Ruggiero Bruno), la decorazione, sia sul piano formale che quello cromatico, è conducibile al manierismo tardo rinascimentale con intense reminiscenze del Medioevo che sono positive testimonianze di culto. |
Affreschi presenti all'interno |
L'altare
|
Nell’interno,
la chiesa è pavimentata in pietra “a chianche” di semplicità
contadina. Dietro l'altare settecentesco, ove oggi è posto un piccolo
crocifisso, nell'apposito spazio a forma rettangolare, si trovava un
pluteo, con un antico quadro in rilievo su pietra raffigurante la
Madonna con il Bambino, trafugato da ignoti negli scorsi anni,
circondato da un affresco dell’Annunciazione. Un locale attiguo alla
chiesa, in passato adibito a stalla, mostra il carattere rurale
dell’insediamento. A
non molta distanza dalla chiesa, sul ciglio della strada per Bitonto, si
trova una piccola edicola votiva con la data del 1875.
|
Prospetto della chiesa (foto Enzo Varricchio) |
Particolare del campanile (foto Enzo Varricchio) |
Affreschi presenti all'interno (foto Enzo Varricchio) |
Affreschi presenti all'interno (foto Enzo Varricchio) |
A
non molta distanza dalla chiesa, sul ciglio della strada per Bitonto, si trova
una piccola edicola votiva con la data del 1875.