Il Santo
di Pietrelcina ebbe molti nemici e accusatori, che non intaccarono mai la fede
popolare
Padre Pio, una vita travagliata
Francesco Forgione, frate col nome di Padre Pio, nacque a Pietrelcina, in provincia di Benevento, il 25 delmaggio del 1887. Entrato in noviziato a 16 anni, il 10 maggio del 1910 venne ordinato sacerdote a San Giovanni Rotondo, presso Foggia. Durante la prima guerra mondiale fu cappellano militare. La mattina del 20 settembre 1918, sta pregando a San Giovanni Rotondo, nel coro di Santa Maria delle Grazie. Fu lui stesso a raccontare: " Apparve un misterioso personaggio con le mani, i piedi e il costato che grondavano di sangue. Ciò che sentii in quell'istante non saprei dirvelo. La vista del personaggio si ritirò ed io mi avvidi che mani, piedi e costato erano traforati e grondavano di sangue".
Così ricevette le stimmate, che per i credenti sono il simbolo della Passione. Il corpo del frate comincia a sanguinare; lo notano i suoi confratelli e Padre Pio dovrà informarne i superiori. Comincia ad essere circondato da fama di santità e da grande devozione popolare, che diventa i gruppi di preghiera e si traduce anche in forti somme di denaro che arrivano da tutto il mondo. Ma le stimmate che gli hanno procurato ovunque fedeli e amici, gli procurano anche nemici, tra i quali padre Agostino Gemelli, fondatore dell'’Università Cattolica, che lo definì "psicopatico, autolesionista, imbroglione". Altre accuse ne seguirono, fino a che il Sant'uffizio emanò, tra il 1922 e il 1931, una serie di disposizioni che impedivano a Padre Pio ogni contatto con i fedeli.
Cominciavano anche le contestazioni sulla gestione delle grandi somme di denaro che arrivavano e che il frate voleva destinare alla costruzione dell'ospedale "Casa sollievo della sofferenza". Lo accusano di maneggiare “denari senza il permesso dei superiori". Papa Pio XII fu tra i più convinti difensori di Padre Pio. Nel 1953 lo esonera dai voti di povertà e di obbedienza ai superiori affinchè, rispondendo solo al Papa, possa guidare i gruppi e realizzare l’ospedale, che viene inaugurato tre anni dopo. Con Papa Giovanni XXIII ripresero le ispezioni, ovvero "visite apostoliche”. Rischia di venir coinvolto in uno scandalo finanziario nel 1960, lo ‘scandalo Giuffrè’, 'il finanziere di Dio', che, offrendo interessi altissimi, raccoglieva fondi soprattutto in ambienti religiosi che vengono coinvolti nel successivo crack. Arriva a S. Giovanni Rotondo ancora un’ispezione: il 'visitatore apostolico', monsignor Carlo Maccari, scriverà conclusioni durissime contro il frate: "In lui regna il demonio dell'impurità”, e ancora: "La sua vita è un sensualismo mistico". Il rapporto al Papa viene smentito dal segretario di Stato, cardinal Tardini, che richiama a Roma Maccari.
Tutto ciò non intacca minimamente la devozione popolare: non hanno mai smesso di aumentare i fedeli che vanno da Padre Pio. Uomo dal carattere energico, fa anche profezie sulla vita delle persone e non di rado caccia qualcuno che cerca di accostarsi al suo confessionale, quando non riscontra un pentimento sincero. Lo vanno a visitare personalità di tutto il mondo. Una voce che non ha mai trovato conferma ufficiale afferma che nel '47, tra i tanti, c'è anche un giovane prete polacco, Karol Wojtyla, al quale avrebbe predetto: "Tu diventerai Papa, ma io vedo anche sangue e violenza su di te". Papa Paolo VI nel 1963 annulla tutti i provvedimenti contro Padre Pio. Il frate, stanco e provato, muore cinque anni dopo, il 23 settembre del 1968, 50 anni dopo la comparsa delle stimmate, come egli stesso aveva predetto. Al momento del trapasso le stimmate scomparvero, senza lasciare, recita la perizia medica, "nè ferite nè cicatrici" sulla pelle divenuta "morbida ed elastica". Il 20 marzo 1983 prendeva il via il processo di canonizzazione.