Dopo
aver cercato tracce di fregatura sulle parti esterne, andiamo ad
analizzare il "cuore" del nostro potenziale acquisto ...
Togliamo la capottina e
curiosiamo un pò.
Il numero
di serie.
Il grasso va messo e deve
esserci solo dove serve, ovvero snodi e leveraggi.
Non deve per esempio esserci
sopra la targhetta della matricola.
Quest'ultima deve presentarsi
integra e leggibile. Eventuali sdentellature sul bordo del dischetto
in alluminio testimoniano tentativi di rimozione o un trasferimento
della stessa da un blocco ad un altro.
Se per qualsiasi motivo
la targhetta mancasse ( precedente furto o accidentale distruzione),
deve comunque essere presente sul blocco il numero di serie ripunzonato
a cura della Motorizzazione. E' facilmente riconoscibile per via
del particolare simbolo (una "I" sovrastata da una "M")
punzonato all'inizio e alla fine del numero stesso. La ripunzonatura
deve inoltre essere indicata nel libretto.
Attenzione perchè
punzonature di tipo diverso o "artigianali" non vengono
riconosciute valide e possono esser causa di contestazioni in caso
di controlli.
Gli smontaggi
Accertate le "generalità"
del motore, passiamo senza indugio ad esaminare le teste dei bulloni,
alla ricerca di scrostature che testimoniano un disassemblaggio.
Sulle viti che fissano
la testata è normale che ci siano, se non altro per la prassi
del serraggio "delle trenta ore" eseguito a cura del concessionario.
Idem dicasi per quelle
che fissano il carburatore.
Viceversa le viti che fissano
tra loro le due metà del monoblocco devono presentarsi intonse.
Un disassemblaggio del blocco indica interventi di una certa gravità,
specialmente se riscontrato su motori recenti.
Esaminiamo i leveraggi
di cambio ed acceleratore; non devono presentare giochi anomali.
L'innesto delle marce ( motori con leva manuale) deve essere secco
e sicuro. Ad onor del vero quasi tutti i motori moderni presentano
il selettore di innesto nel piede, per cui eventuali giochi hanno
meno peso di un tempo, quando potevano verificarsi inserimenti involontari
delle marce o, al contrario, le stesse venivano "sputate"
in corsa....
Il gruppo
supporto
Prestate attenzione allo
sterzo indurito. Ad un moderato indurimento si rimedia con l'ingrassaggio,
ma un "quasi-bloccaggio" indica penetrazione di sale nel
canotto di sterzo, rimediabile solo con un ( costaso) disassemblaggio
e pulizia del complesso. La cosa è peggiorata dal fatto che
ormai quasi sempre l'astina delle marce transita dentro il canotto
stesso, per cui bisogna togliere pure blocco e piede...
Una rapida verifica della
fuunzionalità dei morsetti di fissaggio allo specchio di
poppa (troppo lasco sul filetto è un brutto segno al pari
del bloccaggio) e dei gommini di supporto antivibrazione ( una spinterella
al"testone" non deve innescare spostamenti troppo pronunciati)
completano l'opera .
Fate attenzione in particolare
ai supporti a disco tipo "dyna-float" usati dai piccoli
Mercury e Selva. Dato che lavorano a taglio e non hanno perni passanti
di ritegno, se si induriscono e "tagliano", (soprattutto
gli inferiori), c'è il concreto rischio di perder giù
il motore.
Torniamo ora ad interessarci
del blocco termico vero e proprio.
Il Gruppo
termico
Togliamo le candele, verificando
anche in questo caso che le filettature si presentino precise e
senza giochi. Se provando a rimontare una candela appena tolta questa
tende a reimboccarsi "storta", il filetto della testa
è probabilmente danneggiato. la cosa è seria soprattutto
per i motori con testa integrale, come i Mercury Superamerica e
20 Master o i piccoli monocilindrici Yamaha e Tohatsu.
In questi casi, infatti,
è necessario rilavorare il blocco e, soprattutto se a presentare
problemi è il cilindro inferiore, spesso a staccarlo dal
gambale.
Tolte TUTTE le candele,
mettiamo il pollicione in sequenza su ciascun foro e facciamo fare
a mano libera un giro al volano.
Per tutti i cilindri dovremo
avvertire chiaramente una spinta quando il pistone sale ed un"risucchio"
quando scende, di entità uguale per tutti.
Se un pistone presenta
un effetto molto minore degli altri, si è sicuramente verificato
un grippaggio a suo carico... e bene non è!
Provate a muovere il volano
radialmente e verticalmente. Se verticalmente è tollerabile
un modesto spostamento ( tradito da un "tloc... tloc"
e non certo visibile ad occhio nudo), in senso radiale non si deve
muovere assolutamente.
Parti elettriche
Le bobine esterne non devono
presentare segni evidenti di ruggine sul traferro, e tanto meno
crepe o scheggiature sull'isolante.
I cavi elettrici non devono
presentare segni di invecchiamento come ragnatele, crepe i tagli.
Le centraline esterne non
devono presentare segni di locali forti riscaldamenti. Inevitabilmente
le saldature dei vari componenti interni ne avranno risentito, dando
origine a quei malfunzionamenti " a macchia di leopardo"
che inevitabilmente mandano in bestia il proprietario e fanno venir
meno la sua fiducia nell'affidabilità del mezzo..
Infine un'occhiata al serbatoio.
Il tubo del carburante sui vecchi OMC inevitabilmente si irrigidiva
dopo un paio d'anni. E' fisiologico del tipo di materiale utilizzato
e pazienza. Idem per il bulbo del primer. Su Mercury e Yamaha la
durata nel tempo è senz'altro migliore.
Viceversa l'eventuale serbatoio
metallico va osservato accuratamente a livello del fondo, internamente
ed esternamente. La ruggine all'interno si elimina difficilmente
ed è eterna fonte di problemi per via delle scaglie e del
polverino che, staccandosi, vanno continuamente ad intasare pompe
e carburatori.
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