|
Calcola
il
Tuo
Rischio
Cerebrale
|

DIURETICI
|
Principio
Attivo
|
Nome
commerciale
|
Pos
Min-Max
mg/24
h
|
N°
Somm.
/24
h
|
Effetti
Collater.
|
|
DIURETICI
|
|
|
|
DIURETICI
|
|
Diuretici
Tiazidici
|
|
|
|
Aumento
Colest
|
|
Clortalidone
|
Igroton
|
12,5---25
|
1
|
Aumento
Trigl.
|
|
Idroclorotiazide
|
Esidrex
|
6,25--25
|
1
|
Aumento
Glicemia
|
|
Indapamide
|
Ipamix
|
1,25--55
|
1
|
Dimnuzione
K
Na
|
|
Diuretici
dell'ansa
|
|
|
|
Aumento
K
(Risp)
|
|
Ac.
Etacrinico
|
Edecrin
|
25--100
|
2--3
|
Aumento
Uricemia
|
|
Bumetanide
|
Fontego
|
5,4
|
2--3
|
Ginecomastia
|
|
Furosemide
|
Lasix
|
25--300
|
2--3
|
Attacco
dI
Gotta
|
|
Risparmiatori
di
K
|
|
|
|
|
|
Canreonato
di
K
|
Kanrenol
|
25--100
|
1
|
Impotenza
|
|
Canrenone
|
Luvion
|
25--100
|
1
|
|
| Spironolattone |
Aldactone |
25--100 |
1 |
|
|
Alcune
associazioni |
| Beta
bl
+
Diuretici |
|
|
|
|
| atenololo/clortalidone |
Tenoretic |
|
|
|
| Bisoprololo/idrocl
6,25
mg |
|
|
|
|
| Nadololo/bendroflumet |
|
|
|
|
| Metoprololo/idroclor |
Igroton-Lopresor |
|
|
|
| ACE-Ini/Diuretici |
|
|
|
|
| Enalapril/Idroclorot. |
Vasoretic |
|
|
|
| Sartani
e
Diuretici |
|
|
|
|
| Losartan
/idroclorot |
Losazid |
|
|
|
| CA
e
ACE-inibitori |
|
|
|
|
| Amlodipina/benazepril |
|
|
|
|
| Diltiazem/enalapril |
|
|
|
|
| Verapamil/trandolapril |
|
|
|
|
| Felodipina/Enalapril |
Loniten |
|
|
|
| |
|
|
|
|
|
Linee
Guida
JNC
e
WHO/ISH |
|
PER
LA
SCELTA
DEL
FARMACO
ANTIPERTENSIVO |
| FARMACI |
JNC
VI |
WHO/ISH |
| Diuretici |
|
|
| Ipertensione
sistolica
isolata |
++
(nell'anziano) |
++ |
| Scompenso
Cardiaco |
++ |
++ |
| Ipertesi
anziani |
|
++ |
| Osteoporosi |
+
(tiazidici) |
|
| Diabete |
+
(dosi
basse)
=
(dosi
alte) |
+ |
| Dislipidemie |
=
(dosi
alte) |
= |
| Insufficienza
renale |
=
(risparmiatori
di
potassio) |
|
| Uomini
attivi
sessualmente |
|
= |
| Atleti
e
soggetti
molto
attivi |
== |
== |
| Gotta |
= |
== |
| ISA:
attività
simpaticomimetica
intrinseca;
++:
indicazione
primaria; |
| +
:
indicazione
possibile;
==:
controindicazione
primaria;
=:
controind.
possibile |
I
Diuretici
sono
ancora
tra
i
farmaci
più
frequentemente
prescritti
nel
trattamento
dell'ipertensione
e
rappresentano,
in
minor
misura
con
i
betabloccanti
e
i
calcioantagonisti
le
sole
classi
di
farmaci
che
hanno
sperimentalmente
dimostrato
di
ridurre
globalmente
la
morbilità
e
la
mortalità
Hanno
il
vantaggio
di
essere
più
economici.
I
Diuretici
si
differenziano
per
la
struttura
e
per
il
sito
d'azione
principale
a
livello
del
nefrone.
Tali
differenze
determinano
la
loro
efficacia
relativa,
espressa
come
massima
percentuale
di
sodio
filtrato
che
viene
escreta.
La
terapia
viene
di
solito
iniziata
con
un
diuretico
tiazidico,
se
la
funzione
renale
è
gravemente
compromess
(ovvero
in
presenza
di
una
creatinina
serica
superiore
a
2,5
mg/dl),
si
rende
necessario
un
diuretico
dell'ansa
.
Efficacia
Quando
utilizzati
in
monoterapia,
i
diuretici
tiazidici
hanno
un'efficacia
analoga
a
quella
di
altri
classi
di
farmaci.
I
neri
e
gli
anziani
rispondono
meglio
ai
diuretici
rispetto
ai
non
neri
e
ai
soggetti
più
giovani.
I
diuretici
potenziano
l'effetto
di
tutti
gli
altri
ipertensivi(
associazioni)
per
la
contrazione
del
volume
di
liquido
che
inducono
e
per
la
prevenzione
dell'accumulo
di
liquidi
che
spesso
si
associa
all'impiego
di
altri
farmaci
antipertensivi
Dosaggio
La
dose
giornaliera
di
tiazidici
consigliata
è
andata
progressivamente
riducendosi:
negli
ipertesi
con
buona
funzionalità
renale
la
maggior
parte
dell'effetto
antipertensivo
si
ottiene
con
dosaggi
di
6.25--12,5
mg
e
con
minor
incidenza
di
ipopotassiemia
e
di
altri
effetti
collaterali.
Dosaggi
superiori
non
aumentano
l'efficacia
terapeutica,
anzi
provocano
un
maggior
numero
di
effetti
collaterali
e
l'ipopotassiemia.
In
conclusione
la
maggior
parte
degli
ipertesi
risponde
col
tempo
a
piccole
dosi
di
diuretico
tiazidico
(ossia
12.5--25
mg
di
ICTZ)
e
che
il
modesto
effetto
aggiuntivo
che
si
ottiene
aumentando
la
dose
giornaliera
al
di
sopra
di
25
mg
si
paga
a
caro
prezzo
in
termini
di
effetti
collaterali.
Nelle
associazioni
possono
essere
sufficienti
anche
dosi
di
6.25
mg.
Pazienti
resistenti
La
resistenza
all'azione
natriuretica
può
manifestarsi
o
per
un
eccessivo
apporto
di
sodio
nella
dieta
o
per
una
compromissione
della
funzionalità
renale
(creatinina
>2.5
o
con
clerance
della
creatinina
<30
ml/min)
perchè
gli
acidi
organici
endogeni
che
si
sviluppano
nell'insufficienza
renale
competono
con
i
tiazidici
per
il
trasporto
nei
nel
tubulo
prossimale.
Altro
fattore
che
riduce
l'efficacia
dei
diuretici
è
l'utilizzo
di
FANS.
Effetti
collaterali
Quanto
più
lunga
è
la
durata
d'azione
del
diuretico,
tanto
più
frequenti
sono
le
complicanze.
Ipopotassiemia
I
diuretici
inducono
perdita
di
potassio
con
le
urine
,
l'entità
dell'ipopotassiemia
è
dose-dipendente
Le
conseguenze
della
ipopotassemia
sono
debolezza
muscolare,
poliuria
e
tendenza
alle
aritmie
fino
alla
tachicardia
ventricolare
la
Digitale
potenzia
l'effetto
aritmogeno
della
ipopotassiemia.
L'ipopotassiemia
può
innescare
numerosi
processi
in
grado
di
aumentare
la
PA,
tra
cui
un
peggioramento
dell'insulino-resistenza.
Prevenzione
dell'ipopotassiemia
Può
essere
effettuata
riducendo
l'apporto
alimentare
di
sodio
e
aumentando
il
consumo
di
alimenti
ricchi
di
potassio
e
utilizzando
la
dose
minima
indispensabile
di
diuretico
Se
la
prevenzione
non
è
sufficiente
il
deficit
di
potassio
può
essere
compensato
con
supplementi
di
K+
:
cloruro
di
K+
oppure
Citrato
di
K+
(nei
pazienti
che
assumono
il
tiazidico
per
prevenire
i
calcoli
renali).
La
somministrazione
di
supplementi
di
potassio
richiede
cautela
nei
pazienti
che
assumono
ACE-inibitori
o
Sartani
,
nei
diabetici.
e
nei
pazienti
con
insufficienza
renale.
Iperuricemia
L'iperuricemia
indotta
dai
tiazidici
non
richiede
trattamento
fino
a
quando
non
compaiono
calcoli
renali
o
un
attacco
di
gotta.
Se
si
decide
di
somministrare
una
terapia,
la
scelta
logica
è
il
probenecid
per
aumentare
l'escrezione
renale
di
acido
urico.
L'allopurinolo
dovrebbe
essere
usato
solo
nei
pazienti
iperuricemici
per
un'eccessiva
produzione
di
acido
urico,
non
correlata
all'impiego
di
diuretici.
Iperlipidemia
Tali
effetti
indesiderati
sul
colesterolo
potrebbero
diminuire
i
vantaggi
della
terapia
antipertensiva
sulla
malattia
coronarica
e
devono
essere,
pertanto
essere
seguiti
nel
tempo
ed
evitati.
Intolleranza
al
glucosio
e
insulino-resistenza
Nei
pazienti
che
assumono
tiazidici
sono
stati
osservati
insulino-resistenza,
alterata
tolleranza
al
glucosio
e
comparsa
di
diabete
conclamato.
Un'analisi
retrospettiva
di
759
diabetici
trattati
ha
evidenziato
un
tasso
di
mortalità
notevolmente
superiore
nei
soggetti
che
assumevano
tiazidici.
I
diuretici
andrebbero
quindi
utilizzati
con
cautela
e
a
basse
dosi
nei
diabetici.
Impotenza
L'impotenza
può
essere
più
frequente
con
i
diuretici
che
con
altri
farmaci.
In
conclusione
i
diuretici
tiazidici
possono
provocare
numerose
alterazioni
metaboliche.Questi
effetti
indesiderati
sono
dose-dipendenti
e
molto
meno
preoccupanti
a
dosi
adeguatamente
inferiorei,
6.25
mg
di
ICTZ
nelle
associazioni
e
12,5
mg
di
ICTZ
in
monoterapia.
DIURETICI
DELL'ANSA
Sono
più
potenti
e
hanno
una
latenza
d'azione
più
breve
rispetto
ai
tiazidici.
Non
sono
più
efficaci
nel
ridurre
i
valori
pressori
e,
se
somministrati
in
dosi
equivalenti,
inducono
effetti
collaterali
con
analoga
frequenza.
Sono
impiegati
soprattutto
nei
pazienti
con
insufficienza
renale
Un'indicazione
all'impiego
di
un
diuretico
dell'ansa
è
costituita
dai
pazienti
in
trattamento
con
litio,
nei
quali
il
tiazidico
può
causare
un
incremento
dei
livelli
serici
del
litio.
Furosemide
Bumetanide
la
più
utilizzata
è
la
furosemide
Torasemide
Acido
etacrinico
RISPARMIATORI
DI
POTASSIO
I
risparmiatori
di
potassio
prevengono
la
perdita
di
potassio,
uno
(lo
spironolattone)
come
antagonista
delll'aldosterone,
gli
altri
(triamterene
e
amiloride)
come
inibitori
deiretti
della
secrezione
di
potassio.
Tutti
e
tre
sono
efficaci
nel
ridurre
la
deplezione
potassica
indotta
dai
diuretici.
La
loro
somministrazione
in
presenza
di
insufficienza
renale,
situazione
in
cui
può
verificarsi
iperpotassiemia
richiede
cautela
a
causa
della
ridotta
capacità
di
eliminare
potassio.
Spironolattone
:
a
dosi
moderate
è
dotato
di
per
sè
di
un
significativo
effetto
antipertensivo
(100
mg
in
monosomministrazione)
Gli
effetti
collaterali
principali
sono
l'impotenza
e
la
ginecomastia.
Triamterene
Il
suo
effetto
antipertensivo
è
inferiore
a
quello
delo
spironolattone
L'impiego
contemporaneo
di
triamterene
dell'inibitore
delle
prostaglandine
indometacina
può
causare
insufficienza
renale
acuta
reversibile.
Amiloride
Potenzia
l'effetto
del
diuretico
tiazidico
attenuando
la
deplezione
del
potassio
E'
ampiamente
utilizzata
(5
mg)
in
associazione
con
L'ICTZ
50
mg
MODURETIC
.
Gli
effetti
collaterali
più
frequenti
sono
la
nause,
la
flatulenza
e
le
eruzioni
cutanee,
mentre
quello
più
grave
è
l'iperpotasiemia.
Nei
pazienti
anziani
si
verificano
numerosi
casi
di
iponatriemia.
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