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CENNI SULL’ORGANIZZAZIONE DELLA “LESA”


Si debbono, in gran parte, a questa organizzazione i successi di quaranta anni di lavoro. Si è voluto sempre contemperare il rigore organizzativo con le necessità della dinamica funzionale eliminando, il più possibile, le bardature formali e responsabilizzando al massimo i preposti ad ogni compito.
Le numerosissime riunioni dopo le ore di lavoro, presenti tutti gli interessati di qualunque livello attorno ad un determinato problema, costituivano pratica preziosa per l’informazione e la formazione. E’ stato questo, sempre, un lavoro molto defatigante ma ritenuto indispensabile.

I quattro Direttori Centrali, oltre ai compiti loro propri, formavano un organo consultivo permanente (Co.Di.Ce.) della DIREZIONE GENERALE.
I dati statistici venivano continuamente esaminati.
Le seguenti principali funzioni venivano così svolte:
RICERCHE DI MERCATO – Le ricerche di mercato e quelle di ogni altro genere costituivano un lavoro eccezionalmente curato. Ritenendosi la LESA impresa di avanguardia nel suo campo e in concorrenza mondiale, come avrebbe potuto raggiungere i suoi traguardi senza la più vasta e approfondita RICERCA in ogni senso?
Tutto il settore commerciale, specialmente la parte operante all’estero, era continuamente impegnata anche in tal senso. Altrettanto facevano i tecnici raccogliendo informazioni, specialmente visitando altri centri di lavoro in Italia e all’estero e seguendo attentamente la letteratura tecnica e tecnico-commerciale. Le mostre e le fiere, in gran parte internazionali, venivano visitate e analizzate anche a questo scopo da parte di gruppi di operatori particolarmente indicati per la ricerca di mercato e la ricerca in genere. Riunioni e relazioni fissavano i responsi.
Questo grosso impegno, la ricerca, non poteva essere affidato ad un organo specifico (sarebbe stato troppo poco), doveva costituire un responsabile compito di tutte quelle forze congiunte in grado di fornire apporti validi.
Di ricerca di mercato e di ricerca in genere e del come realizzarla, molto si è sempre parlato alla LESA. La materia era ritenuta troppo importante e indispensabile per non essere seguita con la più grande attenzione.
PIANI DI LAVORO – Dato il lungo ciclo per la messa in marcia di ogni programma di costruzione, l’esame fondamentale della programmazione veniva effettuato ogni anno, prima dell’inizio dell’esercizio e con molte riunioni degli interessati. Le risultanze venivano riesaminate e aggiornate collegialmente dopo sei mesi, ma anche ogni mese ricevevano una nuova messa a punto. Il tutto veniva verbalizzato e consacrato in documenti impegnativi dalla DIREZIONE ORGANIZZAZIONE E SVILUPPO (D.O.S.).
Per i programmi di progettazione il lavoro era continuo con riunioni, ricerche, costruzione di prototipi, prove in laboratorio ed anche presso i principali clienti tra i più esperti e fidati. Tutto un lavoro lungo ed estremamente laborioso per giungere ad una conclusione accettabile.
APPROVVIGIONAMENTI – Venivano realizzati dalla apposita Direzione sulla base dei programmi in vigore la quale operava anche in stretto contatto con il settore delle costruzioni per risolvere i casi urgenti e per mantenere al meglio il ritmo produttivo.
CONTROLLI E COLLAUDI – Costituiva un lavoro di grande impegno sia sulla linea produttiva, anche con sopralluoghi dei tecnici di laboratorio, e sia con prelievi per essere esaminati nel laboratorio medesimo. I prodotti finiti a magazzino venivano sottoposti a periodici controlli statistici. Tutto era eseguito sotto la responsabilità di un organo preposto.
REGOLAMENTO INTERNO – Era considerato sempre il documento fondamentale sulla linea del quale si doveva ognora marciare. Tale REGOLAMENTO doveva essere sempre strettamente aderente alle realtà operanti, per cui veniva rivisto e riaggiornato periodicamente. Fra una edizione e la successiva, a fronte di necessità emerse all’evidenza, veniva integrato da documenti chiamati COMPLETIVI AL REGOLAMENTO. L’ultima edizione del regolamento interno era datata 1° novembre 1969. Del regolamento faceva parte l’ORGANIGRAMMA e quello al 1° novembre 1969 viene riportato in calce
Esistevano le NOTE DELLA PRESIDENZA le quali, oltre dare chiarimenti vari, dettavano norme regolamentari da sottoporre a concreta esperienza. Se la pratica convalidava tale esperienza veniva redatto un COMPLETIVO AL REGOLAMENTO.
Quanto di regola era nell’uso corrente e quanto altro risultava dal REGOLAMENTO INTERNO doveva essere sempre rigorosamente rispettato. Regole sorpassate o non praticamente osservabili venivano modificate o abolite perché tutto doveva aderire alla realtà funzionale.


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