I primi giradischi LESA mod. VE1 furono prodotti nel
1940 e nel 1948 il primo cambiadischi mod. CADIS, entrambi con la sola
velocità 78 giri/min.
Nel 1950 furono prodotti i giradischi PS1 che davano la possibilità
di selezionare una delle tre velocità 33.1/3, 45 e 78 giri/min
mediante la sostituzione manuale di apposite puleggine calzate sull’albero
motore e in dotazione all’apparecchio.
I giradischi più diffusi furono senz’altro gli MT3 con cambio
velocità realizzato mediante l’albero motore gradinato che
furono immessi sul mercato nel 1952 unitamente al cambiadischi CD1.
Questo cambiadischi, pur essendo dotato di un cinematismo con la massima
affidabilità, non soddisfò interamente le aspettative in
quanto relativamente molto ingombrante sopra e sotto la piastra. Risultava
quindi molto costosa la spedizione specialmente all’estero e richiedeva
molto spazio nei fonografi. Il CD1 fu infatti proposto al mercato americano
che, tramite una ricerca effettuata dalla LESA of America richiese, oltre
ad un appropriato design (vedi Cap. 8 - meccanismi), la riduzione delle
dimensioni d’ingombro. Tenendo conto di queste esigenze, fu progettato
il cambiadischi mod. CDE, la cui produzione iniziò nel 1960. Il
cinematismo del cambiadischi CDE fu utilizzato anche per versioni Hi-Fi,
come per esempio il PRF-6 che ebbe ottimi apprezzamenti da laboratori
e riviste specializzate.
La LESA ebbe molto successo anche con i cosiddetti “mangiadischi”
per i soli dischi 45 giri/min e con alimentazione a pile, la cui costruzione
quasi interamente automatizzata, consentiva un conveniente prezzo di vendita.
Il mercato dei registratori a nastro di tipo economico, nel 1950 in
Italia, era già ampiamente occupato da GELOSO. La LESA si collocò
nella classe superiore con la serie di apparecchi RENAS ed ottenne un
buon successo di vendita.
Negli anni seguenti si presentò sul mercato con un meccanismo
“mangianastri” per cassette Philips, sviluppando anche direttamente
una serie di apparecchi da istallare a bordo di autovetture.
|