Euclide Visse intorno al 300 a.C. ad Alessandria dEgitto dove fondò una scuola di matematica. Una delle sue opere più importanti è rappresentata dagli Elementi, divisa in 13 libri. I primi sei contengono le proposizioni fondamentali della geometria piana e la teoria generale delle proporzioni fra grandezze; i libri VII, VIII, XI trattano dei numeri e delle loro proprietà; il X dà in forma geometrica una classificazione dei numeri irrazionali; gli ultimi tre studiano la geometria solida. Lopera si apre con un elenco di concetti fondamentali ai quali seguono i postulati (tra i quali enuncia il postulato delle parallele la cui negazione diede origine alle geometrie non euclidee), le proposizioni o assiomi e infine la serie dei teoremi: uno dei più famosi teoremi attribuiti allo stesso Euclide stabilisce che in ogni triangolo rettangolo, il quadrato costruito su un cateto è equivalente al rettangolo che ha per base un lato uguale allipotenusa del triangolo iniziale, e per altezza la proiezione del cateto sullipotenusa. A questo famoso teorema, Euclide ne fece seguire un altro il quale, con dimostrazione pressappoco analoga, afferma che in ogni triangolo rettangolo, il quadrato costruito sullaltezza relativa allipotenusa è equivalente al rettangolo che ha per dimensioni le proiezioni dei cateti sullipotenusa. Nelle sue opere è inoltre presente la semplice ma geniale dimostrazione dellinfinità dei numeri primi. La grandezza di Euclide non deriva tuttavia dalloriginalità delle sue opere ma dalla capacità di aver organizzato tutto il sapere matematico del tempo in unopera completa e sistematica, dotata di unimpalcatura logica e rigorosa. |