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Britannia, V secolo. Diviso tra due patrie,
il giovane Uther, futuro padre di Artu',
deve raccogliere la sfida di diventare re.
Un macabro benvenuto attende Veronica Varro al suo arrivo in Cambria, regno del suocero Ullic.
Gabbie di legno sospese su un'enorme fossa di fuoco e all'interno di esse centinaia di uomini destinati a bruciare vivi tra le fiamme.
Gemiti, urla, odore di carne bruciata.
L'orrore di quella notte mette fine alla breve felicita' di Veronica e le strappa una muta promessa: avrebbe sottratto il figlio che portava in grembo a quella barbarie.
Cosi' l'infanzia di Uther, futuro padre di Artu', trascorre divisa tra Tir Manha, cuore dell'oscura e rude Cambria e Camelot, la patria materna, dove il ragazzo impara l'arte della guerra e apprezza i lussi di una corte raffinata.
Gli anni trascorrono tra giochi, amori e avventure in compagnia dell'inseparabile Merlino.
Ma, alla morte del padre Uric, di fronte al pericolo che minaccia la Cambria rimasta senza re, Uther dovra' scegliere tra la spensieratezza e il dovere e imparera' quanto e' lunga la strada per diventare uomo.
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Giudizio personale:
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Questo libro e il successivo ("La donna di Avalon"), nella versione originale dell'opera, sono usciti in un'unico volume.
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Il libro, a differenza di tutti gli altri, non e' stato scritto in modo tale che il racconto si sviluppi dai ricordi di un narratore.
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La storia narrata in questo libro, e' parallela all'infanzia e all'adolescenza di Caio Merlino Britannico, narrata nella prima parte del libro "La stirpe dell'aquila".
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