Viticcine
(Spiranthes spiralis)


Sono 5 domeniche, a volte anche piovose, del periodo a cavallo fra settembre e agosto, che mi reco nel parco nazionale d'Abruzzo per cercare qualche orchidea autunnale senza successo. Non ho trovato alcuna orchidea se non delle "tracce" o meglio una pianta secca di Cephalenthera damasionum. Casualmente, oggi, martedì 29 settembre trovo nel giardino della cooperativa Soracasa, in cui abito, la Spiranthes spiralis. E' un'orchidea molto caratteristica di cui la principale curiosità è proprio il modo in cui sono disposti i fiori nell'infiorescenza: a spirale (lo dice anche il nome scientifico). I fiori, di colore bianco-verdastro, abbastanza piccoli con sepali e petali lanceolati hanno un labello dentato e leggermente curvo verso il basso. La parte mediana di quest'ultimo è verde sia esternamente che internamente. Le foglie sono brevi, ellittiche, formano una rosetta alla base. Fusto con guaine (foglie che avvolono interamente il fusto come se questo fosse in un calice) bratteriformi. Foglie basali, ovate, appena appuntite all’apice, lunghe circa 3 cm e larghe 2. La pianta è alta in media 20 cm, il fusto è ricco di peli nella parte superiore. Fiorisce da metà settembre a fine ottobre pertanto è l’orchidea più tardiva fra quelle italiane. La possiamo trovare in tutta l’Italia. Presso dei campi incolti che circondano uno stagno, ne ho trovate più di trenta che formavano un prato lago 3m x 3m ca. Pseudo-bulbo tipico delle orchidee che vive in simbiosi con un fungo.

IL VOLGO L’HA CHIAMATA ANCHE: ORCHIDEA SPIRALE, SPIRALETTA BIANCA

Di Pede Antonio


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